15 Aprile 2009

24h Le Mans: al via la gara che vale una stagione

Scatta il Mondiale Endurance 2009 con la classica maratona della Sarthè

Le case passano, il fascino resta. La 24h Le Mans , giunta alla 32° edizione, aprirà questo fine settimana la stagione 2009 del Mondiale Endurance, con un calendario che toccherà le classiche francesi (il Bol d’Or e, appunto, Le Mans), il Sol Levante (8 ore di Suzuka) fino a trovare l’epilogo a novembre inoltrato a Doha, con la 8 ore sul circuito di Losail che è diventato un appuntamento fisso per la specialità. La maratona della Sarthè mantiene una propria identità: sarà per il palcoscenico del tracciato (forse) più famoso del mondo, saranno i 70.000 spettatori, sarà che qui ogni anno si danno battaglia tutte le case costruttrici, rappresentate dalle filiali nazionali francesi. Quest’anno in più sarà insieme al Bol d’Or l’unica occasione per vedere squadre e costruttori che non disputeranno tutte le prove del mondiale, per via della crisi economica che ha ridotto sensibilmente i budget a disposizione. Tra questi vi è la SERT (Suzuki Endurance Racing Team), struttura che da tre stagioni domina la scena tanto nel World Endurance quanto alla 24 ore di Le Mans. Dominique Meliand, “boss” della struttura transalpina, ha detto a chiare parole in che situazione si è dovuto ritrovare in questi mesi. “La Suzuki ha tagliato la metà del budget”, il che, tradotto, ha significato limitare la partecipazione alle sole maratone di Le Mans e Magny Cours con, oltretutto, una sola moto. L’equipaggio composto da Vincent Philippe, Guillaume Dietrich (bi-campione francese in carica) e Barry Veneman (pilota Suzuki nella Supersport) resta comunque di grande spessore e, come dimostrato dagli ultimi test collettivi, pronto a proseguire la striscia di successi consecutiva iniziata nel 2007. D’altro canto lo sviluppo della nuova GSX-R 1000 K9 ha proceduto a rilento, con qualche difficoltà emersa nelle ultime prove sempre sul tracciato Bugatti; SERT resta in ogni caso la squadra potenzialmente favorita, forse non al pari di Honda France. La notte di Le Mans Già, la filiale francese di Tokyo ha deciso, dopo anni di assenza, di tornare nell’Endurance dalla porta principale: gomme Michelin (con il Bibendum che, persa la MotoGP, ha destinato gran parte delle risorse alle gare di durata), una CBR 1000RR preparata e seguita dal team Ten Kate, un equipaggio inavvicinabile. Il bi-campione mondiale Supersport Sebastien Charpentier, il pluri-campione (4 volte) Endurance Matthieu Lagrive e Steve Plater, il quale ha rilevato la leggenda Jean Michel Bayle costretto a dar forfait per un infortunio in allenamento. La Fireblade della Honda France con preparazione Ten Kate Tuning è risultata velocissima, quasi irraggiungibile negli ultimi test, con un tempo… pazzesco siglato da Lagrive: 1’37″3. Naturalmente con coperture Michelin da qualifica, anche se il ritmo di 1’37” alto con gomme da gara resta ai limiti del paranormale, considerando che nell’edizione 2008 della 24 ore si girava al massimo in 1’38″7-1’38″8. Il livello si è notevolmente alzato per un pronostico che resta apertissimo. Honda France, con la rossa CBR contraddistinta dallo storico #111, resta la più veloce; SERT, la squadra più affiatata, costante e con una grande esperienza; GMT94, con la nuova missilistica Yamaha YZF R1, la possibile outsider, un pò come nell’edizione vinta a sorpresa nel 2005. Con David Checa, Sebastien Gimbert (che con questa squadra e moto ha vinto la gara di apertura del Campionato Francese Superbike) e l’ex tester Honda-Michelin in MotoGP Erwan Nigon la compagine di Christophe Guyot vuole tornare sul trono: ci riuscirà? Ci proveranno sicuramente, insieme ad altri equipaggi che nutrono forti ambizioni come Yamaha Austria (che conterà sulle gomme Michelin e piloti professionali quali Gwen Giabbani e Steve Martin) o Kawasaki France (con la nuova supervisione tecnica del Gilles Staffler Racing). Le caratteristiche soste ai box Insomma, sono queste le squadre attese protagoniste per la 24 ore di Le Mans 2009. Oggi sul tracciato della Sarthè sono scese in pista alcune squadre “private” che non hanno potuto disputare i test di metà e fine mese di marzo (complessivamente 4 giorni di prove), mentre da domani tutti saranno in pista per le prime qualifiche ufficiali. Nonostante la crisi, nonostante i programmi ridimensionati, il fascino e l’emozione della 24 ore di Le Mans Moto resta immutato. Alessio Piana

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