15 Marzo 2020

Dakar, “una pioggia di idee” per migliorare la sicurezza dei piloti

Dopo gli ultimi incidenti mortali nella Dakar, si è svolta una riunione con marche, piloti e FIM. Si cercano misure per garantire maggiore sicurezza.

dakar 2020

L’edizione 2020 del Rally Raid Dakar, la prima in Arabia Saudita, è stata funestata da ben due gravi incidenti, che hanno portato alla morte di Paulo Gonçalves prima e di Edwin Straver poi. Non i primi purtroppo, ma ancora una volta ci si pone il problema di migliorare la sicurezza dei piloti impegnati in queste durissime competizioni. Proprio per questo la scorsa settimana la FIM si è riunita a Lisbona con le principali marche, alcuni piloti ed il direttore della Dakar, David Castera.

La sicurezza è sempre difficile da garantire. Le tappe sono molto lunghe, gli elicotteri ed i mezzi di soccorso quindi devono coprire larghi tratti. Non semplice poi parlare anche degli incidenti, viste le differenti dinamiche che hanno portato alla scomparsa di Gonçalves e Straver. È sempre importante però parlare di questi fatti e di come diminuire il rischio: la riunione in Portogallo ha avuto come filo conduttore l’intenzione di elaborare una tabella di marcia tale da migliorare la sicurezza dei piloti.

Tante le idee portate alla luce nel corso di questo meeting, come il percorso da disegnare assieme ad un ex pilota di moto, oppure l’introduzione di un ‘ispettore del tracciato’, incaricato di spiegare il roadbook a tutti i partecipanti alla competizione. Si vuole poi continuare a mantenere tappe dalle differenti caratteristiche, un modo per aiutare a ridurre la velocità media, ma si parla di introdurre anche gli airbags. Queste sono alcune delle proposte uscite nel corso delle riunione, “una pioggia di idee” come l’ha definita David Castera.

“Abbiamo parlato con i team manager, i piloti e la FIM. È stato interessante ascoltare tutti” ha dichiarato il direttore della Dakar a Motorsport. “Tutti dobbiamo fare uno sforzo, altrimenti non si arriverà a niente di positivo. La mentalità è cambiata parecchio: in precedenza avevamo Coma e Despres molto veloci, ma capaci di rallentare quando serviva. Ora tutti vanno al massimo fin da subito. Certo, il rischio zero non sarà mai raggiungibile, ma serve applicare alcune misure per risolvere una situazione già segnalata.”

Conferma queste parole anche Jorge Viegas. “Sono soddisfatto di questa riunione molto costruttiva” ha detto il presidente FIM. “Proveremo qualche soluzione fin dall’inizio della stagione [il Mondiale FIM Cross Country 2020 inizierebbe il 20-26 marzo con Abu Dhabi Desert Challenge, ndr]. Seguiremo un programma fino alla fine, per capire così cosa sistemare. La partecipazione di molte marche e dei piloti Sunderland e Van Beveren ci ha permesso di lavorare a braccetto in questa direzione.”

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