5 Gennaio 2022

Dakar, Danilo Petrucci: ecco perché la KTM si è fermata nel deserto

Danilo Petrucci è ripartito all'indomani del guasto meccanico alla sua KTM. Dopo aver perso telefonino e documenti dovrà passare per l'ambasciata a Riad.

Danilo Petrucci Dakar

All’indomani del guasto meccanico alla sua KTM Danilo Petrucci ha chiuso 22° la successiva tappa della Dakar. Il ternano deve dire addio ai piani alti di classifica. Non era certo arrivato in Arabia Saudita per le prime posizioni, ma step by step si avvicinava al passo dei migliori, aveva preso confidenza con la sua moto e le dune del deserto. La dea bendata continua a non dargli retta e, quando la moto si è fermata, ha scoperto di aver perso anche il telefonino, senza permettergli di chiamare il meccanico KTM.

Ha perso anche i documenti e quindi per ritornare in patria a metà gennaio dovrà prima passare in ambasciata… “Mi sono ricordato il numero di mio padre e mio fratello, fortunatamente, per scrivere che stavo bene – racconta a ‘La Gazzetta dello Sport -. E’ stato un film, ancora adesso non ho il telefono, stiamo facendo di tutto per prendere il passaporto. Non appena ci sarà il giorno di riposo andrò in ambasciata a Riad, così passerò una mezza giornata lì (ride, ndr). Ma voglio provare al massimo l’esperienza della Dakar“. A rendere ancora tutto più difficile è l’infortunio alla caviglia rimediata agli inizi di dicembre in allenamento. “Una volta sono caduto in una duna a 20 km/h, non riuscivo a mettere giù il piede per il dolore alla caviglia. Il piede non è messo bene, ma mi sono divertito tanto“.

Ma cosa è successo lunedì alla moto di Danilo Petrucci? A quanto pare un semplice difetto al fusibile sulla pompa del carburante. “Ma quando l’ho guardato, sembrava a posto. Non lo so, forse ho sbagliato, ma queste sono le corse. Mi dispiace molto. Per questo motivo, voglio fare almeno un’altra Dakar adesso. E’ davvero bello e non mi aspettavo di essere così veloce. In realtà mi diverto molto… Giorno per giorno adesso mi divertirò fino alla fine“.

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