28 Gennaio 2021

Ryo Mizuno (via Honda) sulle orme di Ryuichi Kiyonari nel BSB

Honda riporta un suo pupillo nel British Superbike: Ryo Mizuno esordirà con il compito di sviluppare la CBR e ripercorrere le orme di Ryuichi Kiyonari.

Ryo Mizuno

Con l’arrivo di Ryo Mizuno, quest’anno si riproporrà la tradizione di lungo corso dei piloti giapponesi al via del British Superbike. Qualche nome? Yukio Kagayama, Noriyuki Haga, la meteora Atsushi Watanabe, ma soprattutto Ryuichi Kiyonari, con 3 titoli e 50 vittorie affermatosi oltremanica come “King Kiyo“. Proprio al tri-Campione si ispira Mizuno per il suo debutto, sempre sotto l’ala (dorata) Honda.

KING KIYO

Se vogliamo, per certi versi i due percorsi coincidono. Non in termini di palmares con il quale si sono presentati al via del BSB, bensì di “benedizione” della casa madre. Da pupillo HRC, con una stagione MotoGP all’attivo da sostituto dell’insostituibile Daijiro Kato nel 2003, Ryuichi Kiyonari si presentò nel 2004 al via del BSB con HM Plant Honda. All’epoca con un doppio ruolo: collaudatore della CBR 1000RR ufficialissima HRC e, contestualmente, degli pneumatici Michelin di ispirazione MotoGP. Dopo un biennio di apprendistato, Kiyo nel biennio 2006-2007 si laureò Campione nonostante uno scomodo compagno di squadra (un giovanissimo Jonathan Rea…), centrando il terzo titolo nel 2010 dopo una biennale parentesi iridata.

MIZUNO SI ISPIRA

A tutti gli effetti Kiyonari ha scritto memorabili pagine di storia del BSB. Per i suoi successi, per i suoi numerosi ritorni (addirittura 3 in ordine di tempo con l’attuale team Honda Racing UK), persino nel 2014 per aver sfiorato l’impresa con Buildbase Hawk BMW, rendendosi artefice dei primi successi della casa di Monaco nel BSB. Trascorsi diversi anni, la Superbike d’oltremanica riaccoglie un motociclista All Japan, sempre con il benestare Honda. La casa madre ha voluto (imposto) Ryo Mizuno alla filiale britannica, destinando budget, interesse e filo diretto con il reparto corse per lo sviluppo CBR 1000RR-R. Una “win-win situation” in termini di programmazione e consolidati rapporti tra le parti, aspettando il responso del cronometro.

DEBUTTO NON FACILE

Certamente per Ryo Mizuno, 23 anni il prossimo 31 maggio, approcciarsi al più competitivo e spettacolare campionato nazionale Superbike del pianeta non sarà affatto facile. Zero esperienza di motociclismo europeo, Pirelli a lui sconosciute e, per quanto sia uno dei piloti ad aver sviluppato la Fireblade di nuova generazione, dovrà adattarsi ad un regolamento tecnico e piste di tutt’altra dimensione rispetto alla realtà nipponica. Se Yamaha ha promosso il suo “pupillo” Kohta Nozane al Mondiale Superbike, Honda ha fatto lo stesso con Mizuno per il BSB. Come per Kiyonari, con l’investitura di pilota ufficiale, referente per conto HRC, dandogli tutto il tempo necessario.

CRESCITA

Ryo Mizuno è entrato nelle grazie Honda in virtù della “scuola” HARC-PRO, struttura non soltanto in grado di aggiudicarsi 3 vittorie alla 8 ore di Suzuka (2010, 2013, 2014), ma incaricata nel formare piloti poi successivamente promossi al motociclismo internazionale. La compagine di Shigeki Honda ha allevato i fratelli Hiroshi e Shuhei Aoyama, Takaaki Nakagami, Takumi Takahashi fino a Ryo Mizuno, cresciuto sin dalla Moto3 giapponese (J-GP3) con titolo vinto nel 2015, centrando due anni più tardi il successo nella Moto2 (J-GP2). Nell’ultimo biennio, con Takumi Takahashi in forze al Team HRC e successivamente impegnato nel World Superbike, Ryo ha ereditato la Honda #634 dell’All Japan Superbike centrando diversi podi, senza tuttavia l’exploit di una vittoria.

SOGNO EUROPEO

Risultati a parte, Mizuno ha convinto chi di dovere soprattutto per il lavoro compiuto per tutto l’arco del 2020 nello sviluppo della CBR 1000RR-R in configurazione 8 ore di Suzuka. Si è sobbarcato tutti i test (di una gara poi non disputata…), fornendo feedback utili anche nelle ultime settimane, con un’improvvisata sessione di prove sul mitico circuito dell’ottovolante. Per questo l’originario della prefettura di Gunma è stato portato in Europa, al fine di maturare esperienza nel BSB, contestualmente rafforzando il legame con il team Honda Racing UK diretto da Havier Beltran, uno dei pochi a portare la nuova CBR alla vittoria (in due classi e configurazione: Superbike e Superstock) nel corso del 2020.

SULLE ORME DI KIYONARI

Come detto, Mizuno cercherà di ripetere le gesta di Kiyonari, partendo dalla stessa… casa! Apparentemente, quest’anno risiederà nella medesima abitazione situata nei pressi di Cadwell Park dove, per diversi anni, ha vissuto “King Kiyo“…

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