8 Dicembre 2020

Rory Skinner: British Superbike delle opportunità. Ed in Italia?

Vincendo la Supersport, il 19enne Rory Skinner si è guadagnato la promozione nella Superbike britannica con la Kawasaki. Perché i talenti italiani non hanno le identiche possibilità?

Rory Skinner, Superbike

Rory Skinner, a soli 19 anni, si è guadagnato il passaporto per la Superbike britannica. Dominando  la Supersport del BSB, l’astro nascente si è trovato nell’imbarazzo della scelta. Ha vagliato varie proposte, anche  molto allettanti, per salire nel Mondiale di categoria ma infine ha preferito la Kawasaki che lo farà debuttare nel British Superbike (BSB), il campionato nazionale più competitivo del mondo. Ha firmato da professionista con il team FS-3, di durata biennale, così avrà tutto il tempo per fare esperienza e puntare molto in alto. La domanda sorge spontanea: perché queste opportunità di carriera non si presentano più ai nostri talenti del motociclismo?

Gli italiani restano a guardare 

E’ questo l’argomento del commento di Alessio Piana, che potete seguire nel video qui sopra. Il BSB è ancora descritto da qualche male informato come “cimitero degli elefanti”, cioè una serie dove vincono vecchi draghi ormai a fine carriera. Invece negli ultimi anni la Superbike è diventata trampolino di lancio di talenti: Cal Crutchlow, Alex Lowes e Jonathan Rea, solo per citare i più famosi e titolati, vengono da questo mondo. Più di recente, Jake Dixon ha spiccato il volo da BSB direttamente in Moto2, in una formazione di punta. Da noi invece i migliori talenti passano le giornate in attesa di qualche chiamata. Il caso di Luca Bernardi, campione Supersport del CIV ancora in cerca di un’occasione 2021, è emblematico. Purtroppo non è il solo.

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