7 Aprile 2010

BSB: Tommy Hill spiega la sua rincorsa alla vittoria

Tornato al successo dopo quasi 5 anni di digiuno

Nella seconda metà degli anni Duemila Tommy Hill era ritenuto tra gli addetti ai lavori del paddock BSB tra i piloti dotati di maggior talento, con niente da invidiare rispetto a nomi quali Cal Crutchlow, Leon Haslam o Leon Camier. Cos’è successo al pilota di Lingfield? Per quali ragioni non è riuscito a replicare la vincente carriera dei suoi colleghi? La spiegazione riporta tematiche conosciute nei paddock di mezzo mondo: scelte sbagliate, infortuni, moto non competitive. Il “salto” nel mondiale Superbike, con una breve parentesi in Supersport, l’ha visto uscire presto di scena per un difficile adattamento alla Honda e per un infortunio che, addirittura, l’ha costretto a non correre per tutta la stagione 2008.

Rientrato nel BSB a metà dell’anno scorso, si è subito trovato bene prima in Crescent Suzuki (sostituendo l’infortunato Sylvain Guintoli), successivamente in Hydrex Honda, prendendo il posto di Karl Harris. Hill è stato vicino al podio tanto da convincere Jack Valentine a richiamarlo al team Worx Crescent Suzuki per il 2010, con i risultati che già hanno dato ragione all’esperto team manager.

A Brands Hatch una vittoria ed un secondo posto, leadership di campionato a quota 45 e, soprattutto, terminato il lungo digiuno di successi che durava dal 2005, quando vinse con la Yamaha Virgin a Cadwell Park.

Con la squadra mi trovo benissimo e sin dal primo test con la nuova moto sono stato competitivo“, afferma Tommy Hill. “Questa è la principale ragione che mi ha riportato al successo. Adesso sono felice, non ci sono problemi e penso possiamo dire la nostra anche a Thruxton“.

L’ex pilota di Yamaha e Honda Althea in Supersport ha inoltre raccontato come è riuscito a passare Ryuichi Kiyonari in gara 2, con un sorpasso che resterà da “videoclip”.

Era difficile passare Kiyonari perchè lui è molto forte in staccata, ma io avevo un passo migliore. Così mi son detto di provarci in un punto in cui lui non se lo sarebbe aspettato, ho scelto la curva “Surtees” e per fortuna ci sono riuscito…

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