8 Giugno 2010

BSB: Rob McElnea spiega la scelta di Pitt al posto di Lowry

Le motivazioni di questo sorprendente cambio in corsa

La scelta del Rob Mac Racing di appiedare, dopo due sole gare disputate, Ian Lowry per ingaggiare Andrew Pitt per la Yamaha YZF R1 orfana di Neil Hodgson ha fatto discutere. Lowry, quinto classificato nel BSB 2009 con la Suzuki Relentless by TAS, non manca il talento: mancava soltanto un pò di tempo per scoprire la R1, una moto diversa dalle altre Superbike.

Rob McElnea, ex-campione del BSB e titolare Motorpoint Yamaha, ha voluto spiegare attraverso un comunicato le ragioni che hanno portato a questa scelta.

Stiamo ancora cercando di riprenderci dall’uscita di scena di Neil Hodgson che era il nostro pilota di punta per la stagione. Il nostro obiettivo è quello di lottare ad alti livelli, ed i programmi per il 2009 prevedevano un pilota, vincente, di esperienza affiancato ad un giovane, ovvero Dan Linfoot. Abbiamo avuto la possibilità di ingaggiare Andrew Pitt, un campione del mondo che ha una grande esperienza con diverse moto, tra cui proprio Yamaha nel Mondiale Superbike.

I nostri sponsor ci chiedevano un pilota in grado di vincere e di ottenere dei risultati di vertice, e noi siamo tenuti a rispettare i patti. Andrew dovrà conoscere i tracciati, ma lui è un pilota esperto e sarà in grado di adattarsi in fretta.

Sono sicuro che Ian Lowry con un pò di tempo sarebbe riuscito a lottare per le prime posizioni e adattarsi bene alla moto, ma purtroppo non ne abbiamo ed in più lui è concentrato sull’impegno in Spagna (CEV Moto2, ndr). Per noi questa è la stagione più difficile in termini di infortuni che abbiamo mai avuto e confidiamo che la scelta di Pitt sia quella giusta: i suoi feedback torneranno utili a Dan (Linfoot) e a tutta la squadra“.

Lascia un commento