21 Luglio 2011

BSB: Joshua Brookes ripercorre l’esordio con Relentless Suzuki

Un bilancio della prima metà di stagione 2011

Da tre anni Joshua Brookes, dopo trascorsi nel mondiale Superbike, Supersport (è stato in lotta per il titolo 2008) e ASBK, corre ad alti livelli nel BSB. Trascorso il primo biennio con HM Plant Honda, a sorpresa nel novembre 2010 aveva deciso di firmare con Relentless Suzuki by TAS con il chiaro intento di conquistare quel titolo sfiorato nella passata stagione. Non è stato un esordio facile con la GSX-R 1000 per l’ex campione australiano Superbike e Supersport (doppietta nel 2005): due brutte cadute (Brands Hatch e Oulton Park) quando era in corsa per la vittoria, ma anche una serie di risultati al di sotto le aspettative dovuti a problemi di messa a punto della propria Suzuki. Rientrato nei 6 eletti per lo “Showdown”, Brookes nel proprio blog ha raccontato alcune fase salienti di questo primo scorcio di campionato. Le difficoltà di inizio stagione: “Ogni stagione sembra sempre più difficile della precedente. Forse ho la memoria corta, visto che nel recente passato ho avuto più problemi, ma quest’anno lottare per le posizioni di vertice è stato più difficile. Il livello del BSB è sempre più alto e ci sono ad ogni gara più piloti in corsa per la vittoria. Questo per noi non sarebbe un problema, basta andare più forte di tutti gli altri, ma in realtà ad inizio stagione abbiamo faticato più del previsto per trovare un equilibrio: per stare in lotta per la vittoria prendevo dei rischi incredibili, ero sempre oltre il limite, ma spesso non sono stato in grado nemmeno di avvicinare il podio“. Tourist Trophy: “Da tre anni sono uno spettatore del TT e ogni volta per me è sempre più difficile mascherare il desiderio di voler correre, a maggior ragione quest’anno che ho percorso un giro del “Mountain” con una GSX-R 1000 stradale (in verità la versione Superstock utilizzata da Guillaume Dietrich, ndr). Spesso nella vita mi sento un pò sotto pressione, ci sono delle regole da rispettare, delle imposizioni di qualsiasi genere e tipo: non ho mai vissuto un senso di libertà come percorrere un giro del TT. Non ci sono parole per esprimere queste sensazioni: ho solo voglia, prima o poi, di correre per davvero“. La svolta a SnettertonDopo Knockhill eravamo un pò in crisi di risultati, così abbiamo deciso insieme alla squadra di provare a Kirkistown ed è stata la mossa più azzeccata di questa stagione. Abbiamo apportato drastici cambiamenti alla messa a punto, cosa che non avevamo potuto effettuare prima nei weekend di gara per mancanza di tempo. Con un motore dall’erogazione rivista adesso sfrutto meglio la moto nel suo complesso, in particolare in uscita di curva. Già a Snetterton abbiamo fatto un grande passo in avanti, ho ottenuto la mia miglior qualifica del 2011 ed in Gara 2 sono salito sul podio. Adesso abbiamo raggiunto un buon livello di competitività, siamo nella top-6, non ci resta che puntare alla prima vittoria!“.

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