28 Settembre 2011

BSB: John Hopkins “Mi sono dovuto difendere a Silverstone”

Un podio ed una vittoria, resta leader del BSB

In un vero e proprio stato di grazia, John Hopkins a Silverstone ha fatto un passo avanti importante per la vittoria finale nel British Superbike, anche perchè il peggio sembra esser ormai passato. Il californiano del team Crescent Suzuki, destinato ad un ritorno nella top class (probabilmente già a Sepang come wild card sempre con la casa di Hamamatsu), nonostante un recente intervento chirurgico alla mano destra ha conquistato la vittoria in Gara 1 (terza consecutiva, quinta stagionale), limitando i danni nella seconda manche dove è salito sul podio in terza posizione nonostante una mano dolorante e problemi di grip al posteriore.

Con questi risultati adesso “Hopper” conduce la classifica di campionato e si presenterà nell’utlimo round a Brands Hatch GP con 8 punticini di margine nei confronti di Tommy Hill, praticamente l’unico avversario nella corsa al titolo BSB 2011.

Sono molto soddisfatto per i risultati di Silverstone“, ammette John Hopkins. “Mi sono presentato con l’aspettativa di dovermi difendere nelle due gare per il recente intervento chirurgico alla mano destra: sapevo che non sarebbe stato facile, infatti in Gara 2 ho faticato molto e ho dovuto stringere i denti per sopportare il dolore. La buona notizia è che la squadra ha assecondato le mie richieste, la moto era davvero fantastica, ben guidabile, questo mi ha sicuramente aiutato a vincere la prima manche.

Gara 1 è andata benissimo, non è stato facile tener testa a Michael Laverty: è un pilota molto combattivo, ti mette sotto pressione, ma avevo un buon feeling con la moto ed è arrivata la vittoria. Purtroppo nella sosta tra le due gare il mio dito e la mano si è gonfiata parecchio, sono andato al centro medico e grazie ad un trattamento laser sono riuscito a risalire in sella proprio all’ultimo minuto.

La seconda manche è stata davvero difficile, sia per i problemi fisici, sia perchè dai primi giri, non so per quale ragione, non avevo la stessa trazione al posteriore di Gara 1. Ho cercato di risparmiarmi cercando di tenermi del margine per gli ultimi giri: il mio obiettivo era quello di passare Tommy Hill per il campionato, mi sentivo in grado di riuscirci, ma purtroppo è stata esposta la bandiera rossa. Peccato, ecco perchè ero così deluso“.

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