23 Settembre 2012

BSB Assen Gara 2: vince Joshua Brookes ed è il nuovo leader

Byrne battuto in volata, Scassa conclude 11°

Non vince mai per caso Joshua Brookes: ogni sua vittoria è costruita con grinta e determinazione, quasi sempre impreziosita da qualche manovra che resta ben impressa nella mente degli appassionati. Non fa alcuna eccezione il successo conseguito in Gara 2 al TT Circuit Van Drenthe di Assen, importante per scalare la classifica di campionato, significativa per l’eccezionale sorpasso concretizzato all’ultima, celebre variante “Geert Timmer Bocht” a scapito del vincitore della prima manche Shane Byrne. Quando tutto sembrava portare ad una doppietta di giornata del portacolori PBM Kawasaki, l’australiano ex-contendente al titolo mondiale Supersport ha realizzato una staccata d’antologia che ha sorpreso il rivale celebrando la quarta affermazione stagionale, l’undicesima in carriera nel British Superbike e, per soli due punticini proprio a scapito di “Shakey”, la leadership di campionato al termine del primo di tre appuntamento dello “Showdown”. Una splendida vittoria per l’ormai ex “Bad Boy” del British Superbike riconfermato dal team TAS Suzuki anche per la stagione 2013, proponendosi tra i validi candidati al titolo a seguito dei problemi riscontrati dall’ormai ex-leader Tommy Hill, quarto sul traguardo e beffato all’ultimo giro da Alex Lowes, terzo e nuovamente a podio con la Honda CBR 1000RR del Team WFR. Con questo primi verdetti dei decisivi play-off finali Brookes balza così al comando a quota 570 punti, +2 rispetto a Byrne, 22 lunghezze di vantaggio rispetto a Hill con Lowes e Laverty più staccati ed avvicinati da Tommy Bridewell, eccellente quinto in Gara 2 con la BMW S1000RR del Supersonic Racing Team di Danilo Soncini lasciandosi alle spalle in un sol colpo Noriyuki Haga (a -3 dalla leadership della “Riders’ Cup”, premio di consolazione per i piloti esclusi dallo Showdown) ed il già menzionato Michael Laverty. Non è riuscito invece a rientrare nella corsa per il podio dopo una strepitosa prima manche Luca Scassa, penalizzato da una partenza problematica tanto da ritrovarsi addirittura 17esimo nel corso del primo giro. Da quel momento in avanti “The Rocker” ha concretizzato una bella rimonta transitando all’esposizione della bandiera a scacchi in undicesima piazza, pur vantando un passo da top-5 per ripetere quantomeno il quarto posto di Gara 1. Aspettando il secondo atto dello “Showdown”, da segnalare il clamoroso epilogo per Jakub Smrz, transitato sul traguardo in 15esima piazza nonostante il motore (secondo di giornata) in fumo della propria Aprilia RSV4, e per Victor Cox, a terra proprio all’ultima variante per il collassamento della ruota posteriore: grande spavento, ma per fortuna l’ex protagonista del British Superstock 1000 se l’è cavata soltanto con una brutta botta e nulla più. Cronaca di Gara Sfortunato in Gara 1, Tommy Hill era atteso dalla “pole” nello schieramento di partenza della seconda manche grazie all’1’38″008, ma i commissari lo retrocedono alla sesta casella per un’irregolarità del team Swan Yamaha nella procedura d’avvio (tolte le termocoperte oltre i 3′ di tempo massimo consentiti dal regolamento prima dello start). Con Hill penalizzato, scatta così dal palo il suo compagno di squadra Noriyuki Haga affiancato in prima fila da Michael Laverty, Shane Byrne e Joshua Brookes, dalla terza fila (9°) Luca Scassa grande protagonista di Gara 1. Allo spegnimento del semaforo ottimo spunto sulla destra di Shane Byrne che conquista l’hole-shot alla staccata della “Haarbocht” su Laverty, Haga, Easton, Brookes, Hill e Bridewell, parte male scatta che si ritrova addirittura in 16esima piazza. Senza ulteriori stravolgimenti il primo giro volge al termine con Michael Laverty che azzarda una decisa staccata all’ultima, celebre variante “Geert Timmer Bocht”, ma in uscita “Shakey” si riporta al comando con Haga a ruota sfiorando persino un contatto proprio sul traguardo. La classifica ora propone così Byrne in testa su Laverty, Haga, Brookes, Easton, Lowes, Hill e Bridewell a comporre un “gruppone” di 8 piloti di testa seguiti da vicino da un sorprendente Robbin Harms con Scassa che risale per il momento soltanto fino alla quindicesima posizione. Giunti al quarto giro Michael Laverty grazie ad un competitivo giro in 1’38″433 è in grado di sferrare l’attaco per il primato su Byrne, ma questi risponde alla “Ruskenhoek”, nuova replica di M-LAV per un batti-e-ribatti che consente a Brookes di sfruttare il momento, sopravanzare Haga e portarsi a ridosso dei duellanti per la leadership. La gara è oggettivamente bellissima e combattutissima: Byrne al 5° giro alla staccata in fondo al rettilineo dei box si ripresenta al comando delle operazioni, ma ha il suo bel da fare per difendere il primato dagli assalti non soltanto di Laverty, ma anche di Brookes, Haga, Lowes, Hill e Bridewell a ruota a completare un folto e combattivo gruppetto di testa. Il vincitore di Gara 1 prevedibilmente abbozza un tentativo di fuga, ma i suoi più diretti inseguitori, nonostante una bagarre infernale, tengono il passo con Alex Lowes in evidenza dando vita ad uno strepitoso sorpasso nel temibile cambio di direzione “Hoge Heide” a scapito di Brookes per il terzo posto. L’australiano alla tornata seguente si riporta davanti all’alfiere del Team WFR, dietro a loro scambio di posizioni in casa Swan Yamaha con Hill a precedere Haga trovando anche un varco per star davanti ad un Michael Laverty che perde contatto dai primi. A 10 giri dal termine il poker di testa formato nell’ordine da Byrne, Brookes, Lowes e Hill riesce a staccarsi dal terzetto composto da Laverty, Haga e Bridewell con un sorprendente Harms in rimonta e “a vista” con la Honda Fireblade del Doodson Motorsport. Sembra un momento decisivo della contesa con Byrne che scappa via, ma è soltanto una fase interlocutoria: in due giri Brookes a braccetto con Lowes e Hill recuperano lo svantaggio, il tutto mentre viene esposta la bandiera nero con cerchio arancio nei confronti di Danny Buchan per un problema tecnico accusato dalla propria MSS Kawasaki. La corsa volge al termine e lo spettacolo è, come sempre, all’ordine del giorno nel British Superbike: Brookes è in scia di Byrne, dietro si staccano Hill e Lowes a confronto diretto per il terzo gradino del podio, a 5″ Laverty, Bridewell e Haga si confrontano per la quinta 5° piazza con Scassa in rimonta ora dodicesimo. Tre giri all’esposizione della bandiera a scacchi, Brookes sorprende Byrne alla “Stekkenwall” e si porta al comando. Sembra “fatta” per l’australiano, ma proprio all’ultimo giro, allla staccata della prima curva in fondo al rettilineo dei box, “Shakey” si conferma tale e riprende la leadership. Resta una tornata del TT Circuit Van Drenthe da percorrere e Brookes aspetta proprio l’ultima curva: con un chirurgico sorpasso alla “Geert Timmer Bocht” conquista la vittoria, Byrne viene ostacolato persino da Aaron Zanotti, doppiato che da una posizione “privilegiata” ha assistito ad un finale deciso soltanto al photofinish. Vittoria dunque per Brookes, Byrne è secondo, completa il podio Lowes che beffa Hill proprio all’ultimo giro, seguono Bridewell, Haga, Laverty con Scassa undicesimo. Gara finita qui? Nient’affatto: Jakub Smrz riesce sì a transitare sul traguardo in 15esima posizione, ma con la seconda esplosione del motore della propria Aprilia RSV4. Pochi istanti più tardi, in piena percorrenza dell’ultima variante, Victor Cox vola a terra per un problema alla ruota posteriore che collassa inavvertitamente all’istante: volo pauroso, ma nessuna conseguenza per il nuovo acquisto del team Pr1mo Bournemouth Kawasaki. MCE Insurance British Superbike Championship 2012 TT Circuit Van Drenthe Assen, Classifica Gara 2 01- Joshua Brookes – Tyco Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 1000 – 18 giri in 29’43.606 02- Shane Byrne – Rapid Solicitors Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 0.246 03- Alex Lowes – Team WFR – Honda CBR 1000RR – + 3.018 04- Tommy Hill – Swan Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 3.346 05- Tommy Bridewell – Supersonic Racing Team – BMW S1000RR – + 9.074 06- Noriyuki Haga – Swan Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 9.140 07- Michael Laverty – Samsung Honda – Honda CBR 1000RR – + 9.245 08- James Westmoreland – Team WFR – Honda CBR 1000RR – + 17.311 09- Robbin Harms – Doodson Motorsport – Honda CBR 1000RR – + 17.633 10- Stuart Easton – Rapid Solicitors Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 18.891 11- Luca Scassa – Padgett’s Honda – Honda CBR 1000RR – + 19.047 12- Barry Burrell – Buildbase BMW Motorrad – BMW S1000RR – + 20.228 13- Patric Muff – Supersonic Racing Team – BMW S1000RR – + 24.298 14- Chris Walker – Pr1mo Bournemouth Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 25.267 15- Jakub Smrz – Splitlath Redmond – Aprilia RSV4 – + 25.893 16- Peter Hickman – Buildbase BMW Motorrad – BMW S1000RR – + 36.461 17- Ian Lowry – Padgett’s Honda – Honda CBR 1000RR – + 42.441 18- Troy Herfoss – Splitlath Redmond – Aprilia RSV4 – + 43.801 19- Michael Rutter – MSS Bathams Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 43.934 20- Alastair Seeley – Tyco Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 1000 – + 48.697 21- Luke Quigley – GBmoto Racing – Honda CBR 1000RR – + 57.809 22- Tristan Palmer – GBmoto Racing – Honda CBR 1000RR – + 59.541 23- Tom Grant – Quattro Plant Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 1’21.904 24- Aaron Zanotti – A-Plant Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – a 1 giro 25- Jenny Tinmouth – Hardinge Sorrymate.com Honda – Honda CBR 1000RR – a 1 giro

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