27 Febbraio 2021

BSB 25: 1999, Troy Bayliss Campione del British Superbike

Nelle celebrazioni del BSB 25 si arriva al 1999: nel British Superbike è l'anno di Troy Bayliss, Campione con GSE Ducati al secondo tentativo.

BSB 25

BSB 25. Quest’anno il British Superbike festeggia il suo 25esimo anniversario, traguardo importante per un campionato in grado di ritagliarsi un ruolo importante nel motociclismo. Per la sua natura, per uno show entusiasmante offerto ogni weekend di gara, per le sue storie e personaggi. Dopo aver ricordato come tutto è iniziato con il triennio 1996-1998, nelle celebrazioni del BSB 25 proseguiamo con il 1999, l’anno di Troy Bayliss Campione delle derivate dalla serie d’oltremanica. Il futuro tri-Campione del Mondo si assicurerà il titolo britannico al culmine di un accesissimo confronto-a-tre con Chris Walker e John Reynolds, conclusosi soltanto nella conclusiva gara stagionale vissuta a Donington Park.

UNA STAGIONE FANTASTICA

Il 1999 proietta di fatto il British Superbike nell’olimpo dei campionati motociclistici nazionali ed internazionali. Seppur serie “domestic“, annovera al via piloti di livello, ben 9 moto Factory, con riferimenti cronometrici comparabili ai record del Mondiale di categoria. Ne giova la competitività e lo spettacolo per un pubblico sempre più numeroso in pista, garantendo alcune delle prerogative del BSB anche dei giorni nostri. Primo fra tutti, il confronto tra le “vecchie volpi” ed i “giovani leoni” del motociclismo britannico.

9 MOTO UFFICIALI

Il British Superbike stuzzica l’attenzione delle case costruttrici, tanto che al via della stagione 1999 si contano ben 9 moto ufficiali in griglia. Campione nel precedente triennio con Niall Mackenzie e lo squadrone diretto da Rob McElnea, Yamaha fa debuttare la nuova R7 che cambia veste grafica. Nel dicembre 1998, a sorpresa, perde lo storico sponsor Cadbury’s Boost, ma trova in Virgin il nuovo partner principale. Per la nuova R7 ed il tri-Campione Mackenzie sarà una stagione difficile con zero vittorie e soli 3 podi all’attivo, ritrovandosi per i conclusivi 3 round nuovamente affiancato da Steve Hislop. Proprio “Hizzy” inizierà il campionato da pilota Kawasaki UK affiancando l’idolo delle folle Chris Walker, mentre Suzuki si affiderà nuovamente su James Haydon e sulla promessa aussie Marty Craggil.

British Superbike

Lotta tra Walker (2), Reynolds (4), Hodgson (25), Bayliss (32), Emmett (7) e Haydon (8)

Fa la voce grossa la Ducati che schiera addirittura 4 differenti 996 in 2 differenti team. Il Reve Racing con main sponsor Red Bull e pneumatici Michelin punta su John Reynolds e Sean Emmett, mentre il GSE Racing, con Colin Wright nuovo Team Manager e gomme Dunlop, conferma Troy Bayliss affiancandogli un Neil Hodgson in cerca del rilancio in madrepatria.

PRIVATI

Parallelamente alla graduatoria assoluta riservata ai piloti ufficiali, viene riconfermata la Privateers’ Cup riservata, per l’appunto, ai piloti privati. Paul Young riuscirà a conquistare questo riconoscimento in sella alla Yamaha R7 del Team RSS/First National, il tutto nonostante un pauroso volo di metà stagione ad Oulton Park. Curiosità della stagione: direttamente dalla 600 debutterà un giovanissimo Shane Byrne. Con la Kawasaki ex-Walker del 1998 schierata da Harris Performance si metterà in mostra, tanto da guadagnarsi la chance di correre da ufficiale Kawasaki UK nel conclusivo round di Donington, non sfigurando affatto nelle due gare con un 5° ed un 6° posto.

SI PARTE A BRANDS HATCH

La stagione scatta sul tracciato Indy di Brands Hatch ed è già storia. Al ritorno in madrepatria dopo un’altalenante esperienza vissuta nel Mondiale Superbike, Neil Hodgson conquista la vittoria in Gara 1 distanziando il poleman Chris Walker, John Reynolds con Troy Bayliss quarto. Per Hodgson la gioia di tornare sul gradino più alto del podio a distanza di 7 anni (!) dall’ultima affermazione vissuta nel 1992. La seconda manche andrà diversamente, con una lotta-a-tre memorabile conclusasi soltanto in volata. James Haydon, riconfermatissimo in Crescent Suzuki, soltanto in volata e per soli 10 millesimi avrà ragione di Walker, 0″163 a scapito di Hodgson. Bayliss, con qualche sbavatura di troppo, non andrà oltre il settimo posto, medesimo piazzamento conseguito in Gara 1 da Niall Mackenzie, tradito nella seconda da un problema tecnico ad una R7 ancora acerba.

LA SVOLTA DI BAYLISS

Superato un esordio stagionale non propriamente esaltante, i successivi round rappresenteranno la svolta per Troy Bayliss. Sul velocissimo tracciato di Thruxton si impone in una Gara 1 conclusasi anzitempo con l’esposizione della bandiera rossa, avendo la meglio rispetto ad Haydon e Walker. Nella seconda, prossimo a ripetersi, arriva lungo all’ultima chicane, lasciando vittoria e leadership di campionato ad un Haydon in stato di grazia. Poche settimane più tardi ad Oulton Park, il tracciato della sua prima vittoria nel BSB, riuscirà a mettere in chiaro le cose: pole record rifilando 8 decimi al secondo, doppietta nelle due gare e testa della classifica generale con 8 punti su Walker, 12 su Haydon caduto in Gara 1.

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Confronto ad Oulton Park tra Bayliss (32), Haydon (8) e Walker (2)

Davanti ad un ospite illustrissimo come Troy Corser, nella successiva tappa di Snetterton farà sua Gara 2, mentre nella prima dovrà arrendersi al solo John Reynolds. Una combinazione di risultati che lo proiettano a +24 in campionato su Walker, +40 su Haydon.

LOTTA APERTISSIMA

In piena estate la stagione entra nel vivo e, col senno di poi, proprio in questo frangente Bayliss costruisce il suo successo finale, non senza qualche difficoltà. Il quinto round sul tracciato National di Donington Park di fatto riapre i giochi: in Gara 1 Reynolds travolge proprio TB lasciando la vittoria ad uno scatenato Haydon. La seconda (iper-spettacolare) manche è, di fatto, la gara dell’anno: 6 piloti in lizza per il primato, la spunterà Reynolds inventandosi un sorpasso capolavoro all’esterno dell’ultima chicane su Reynolds. A suo solito esuberante, Chris Walker si mostra per la prima volta concreto e redditizio, tanto da far valere la costanza di rendimento a suo favore portandosi a -1 da Bayliss dopo la trasferta dell’East Midlands.

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Troy Bayliss con la Ducati 996 GSE Racing ad Oulton Park

Urgono correttivi in casa Ducati ed a Silverstone il poker di 996 fa il vuoto con Troy Bayliss che mette a segno una perentoria doppietta, massimizzando le disavventure altrui. Haydon infatti registra un doppio KO tra un rovinoso highside ed un problema tecnico, mentre Walker sconta uno zero in Gara 1 a causa di un contatto causato da Reynolds. Il buon momento Ducati viene ribadito ad Oulton Park (Round 7) con le 996 vestite Red Bull del Reve Racing in trionfo con John Reynolds e Sean Emmett, quest’ultimo in Gara 2 per 1 solo millesimo (!) proprio su Bayliss. Guardando il bicchiere mezzo pieno, raggiunto e superato il giro di boa della stagione, l’australiano annovera 46 punti di vantaggio su Reynolds, 52 su Walker scivolato al terzo posto complice una caduta nella prima corsa in programma.

CAMPIONATO RIAPERTO

I quattro successivi round riapriranno completamente i giochi-campionato. Si va a Knockhill e Bayliss conquista la pole, ma vivrà due gare da dimenticare. Nella prima viene travolto da Haydon, favorendo così l’avanzata di Sean Emmett. Nella seconda Walker vincerà “sul campo”, ma verrà penalizzato di 10″ per partenza anticipata, lasciando la vittoria a Reynolds davanti ad un Mackenzie al primo podio stagionale. La classifica si accorcia anche alla luce dei verdetti di Mallory Park con Haydon e Reynolds vincitori, quest’ultimo portatosi a -16 da TB. Il terz’ultimo round di Cadwell Park, ricordato in Gara 1 per il primo ingresso della Safety Car nella storia del BSB, ripropone ai vertici Chris Walker, vincitore della prima manche da dominatore con Bayliss solo quarto. Troy si rifarà nella seconda favorito anche dall’esposizione della bandiera rossa, ma nel frattempo il portacolori Kawasaki (2°) riduce a 18 le lunghezze da svantaggio nella generale.

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La coppia GSE Racing INS Ducati: Troy Bayliss con il numero 32, Neil Hodgson con il 25

Rotto il ghiaccio della prima vittoria stagionale, Chris Walker sembra poter sferrare l’assalto decisivo alla leadership di Troy Bayliss. Il penultimo atto 1999 di Brands Hatch ripropone in pole un volto noto come Steve Hislop, appiedato da Kawasaki UK dopo il sesto round e, da Cadwell Park, in gara con la seconda R7 di Virgin Yamaha. Su pista umida in Gara 1 Chris Walker monopolizzerà la scena portandosi a -13 da Bayliss, secondo grazie ad un gioco di squadra in GSE Racing con Hodgson che, a pochi metri dal traguardo, gli cederà la posizione. Proprio sul più bello, in Gara 2 “Stalker” sarà costretto al ritiro per un problema alla frizione: -29 da Bayliss in classifica (3°), preceduto anche da Reynolds (-23) vincitore di questa manche.

IL TRIONFO DI BAYLISS

Alla finalissima di Donington Park si respira l’atmosfera del grande evento. Tre piloti in corsa per il titolo: il giovane Troy Bayliss, il veterano John Reynolds, l’idolo di casa Chris Walker. Pubblico della grandi occasioni con una guest star d’eccezione come Carl Fogarty, neo-4 volte Campione del Mondo, il quale avrà modo di restare sorpreso. Nelle prove Bayliss farà registrare una pole spaziale in 1’33″258, sotto al record di Corser (1’32″47) del Mondiale. Non mancherà la tensione nelle due gare che sembrano remare contro al fenomeno di Taree. Nella prima, disputatasi su pista bagnata, Bayliss non andrà oltre la sesta posizione, preceduto anche da un giovanissimo Shane Byrne alla prima uscita con la Kawasaki ufficiale. A Walker la vittoria davanti a Mackenzie e lo stesso Reynolds, offrendo una classifica di campionato da brividi in vista della decisiva seconda manche: Bayliss a +14 su Walker, +17 su Reynolds.

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Troy Bayliss festeggia il titolo BSB 1999

Con pista asciutta scatta Gara 2 e, proprio quando la corsa sembrava ingranare, la presenza di olio in pista spedisce a terra proprio Reynolds più Hislop. Al successivo restart, Hodgson non fa sconti a nessuno: passa il compagno di squadra Bayliss, sfila anche Walker e si invola verso la vittoria. Troy controlla da vicino i suoi rivali per il titolo, evitando di correr rischi inutili con il titolo 1999 alla portata. Le prova tutte invece Walker e, all’ultimo giro, nel tentativo di resistere all’attacco di Reynolds finisce a terra alla Esses centrando il rivale. I due si chiariranno (con Stalker che offrirà un passaggio ai box proprio a JR), ma per il titolo non ci sarà niente da fare. Secondo in gara a completare l’1-2 GSE Racing, Troy Bayliss è Campione 1999 del British Superbike. Il resto è storia e… leggenda.

CLASSIFICA FINALE BSB 1999

1- Troy Bayliss – GSE Racing INS Ducati – Ducati 996 – 394

2- Chris Walker – Team Kawasaki UK – Kawasaki ZX-7RR – 366

3- John Reynolds – Reve Red Bull Ducati Team – Ducati 996 – 357

4- Neil Hodgson – GSE Racing INS Ducati – Ducati 996 – 301

5- James Haydon – Team Clarion Suzuki – Suzuki GSX-R 750 – 289

6- Sean Emmett – Reve Red Bull Ducati Team – Ducati 996 – 286

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