4 Maggio 2020

VirtualGP: I piloti MotoGP ci sanno fare davvero con il pad?

Quanto ci sanno fare i piloti veri nel VirtualGP? I giudizi del nostro esperto: Vinales talento, Quartararo non consistente, Marc Marquez non ancora all'altezza

VirtualGP, e-MotoGP

Poche sorprese e tante conferme in questo terzo VirtualGP, direttamente dal circuito andaluso di Jerez, che ha visto in scena anche le classi minori. Neanche il nuovo gioco (MotoGP20 uscito il 23 aprile) ha cambiato le carte in tavola.

Maverick suona la prima

Sono ancora i soliti tre a giocarsi il terzo VirtualGP. Vinales, Alex Marquez e Pecco Bagnaia hanno dimostrato ancora una volta che con il pad in mano i più forti sono loro tre. Lo dimostra il fatto che sono gli unici andati a podio in tutti e tre gli eventi, con una vittoria, un secondo posto ed un terzo posto ciascuno. Capolavoro di Vinales, che dopo un contatto alla prima curva con l’alfiere Pramac, martella costantemente per tredici giri, e sfrutta gli errori proprio di Bagnaia, caduta a tre giri dalla fine dopo aver condotto la gara fino a quel momento. Sprecone ancora Quartararo. Il portacolori di Petronas ha sicuramente la velocità pura rispetto al lotto, lo dimostrano le pole position e i giri veloci che firma ogni evento. Ma in gara butta alle ortiche tutto, con cadute ripetute ed alcune senza senso.

Marc Marquez? Non all’altezza per il podio…

Buono il livello del campione del Mondo Marc Marquez, ma ancora non all’altezza per potersi giocare un posto sul podio. Netto invece il miglioramento di Petrucci. L’italiano, in tre settimane ha fatto un enorme salto in avanti rispetto alla gara del Red Bull Ring. Peccato per il contatto sul finale mentre lottava per la quarta posizione con Marc Marquez. Travolgente l’entusiasmo di Lorenzo Savadori; il tester Aprilia era molto entusiasta del suo esordio in MotoGP, che spera diventi reale al più presto. Virtualmente parlando, gara molto incolore. Non pervenuto Tito Rabat.

BaldAttack a Jerez

E’ Lorenzo Baldassarri a tagliare il traguardo a vincere la prima gara virtuale della Moto2, dopo essersi assicurato la pole. Il marchigiano ha dimostrato di essere il migliore, mettendo in mostra una guida pulita e precisa, frutto di un allenamento costante e di una ricerca mirata del set up. L’italiano, era anche l’unico della classe ad avere un pad leggermente modificato sugli analogici, che ha sicuramente aiutato Lorenzo nel controllo della moto, migliorando il suo controllo. Peccato per Luca Marini, scattato dalla seconda casella per pochissimo, ha lottato con  Bo Bendsneyder per gran parte della gara per il gradino più basso del podio. Nonostante Luca non sia avvezzo ai giochi di guida ha dimostrato di essere abile con il pad in mano. Non possiamo dire lo stesso del duo Speed-Up Canet/Navarro, che ha pensato a fare l’autoscontro principalmente. Da rivedere la prestazione di Bastianini.

Moto3 anomala

Hat trick per Gabriel Rodrigo, che conquista pole, vittoria e giro veloce. Dopo una partenza orribile, ha rimontato fino alla prima posizione, occupata da Raul Fernandez, andato in fuga molto anomala, per la categoria leggera. L’alfiere del Team Ajo, al main straight, si è preso una carenata senza scrupoli proprio dall’argentino; Gabriel non nota differenza fra virtuale e reale, è aggressivo a prescindere. Bene invece Arenas, che si prende la terza posizione stando lontano dai guai. Peccato per Foggia; il romano era leader quando è saltata la sua connessione, avrebbe avuto le carte in regola per giocarsi la vittoria. Che dire di Riccardo Rossi? Ultimissimo con più cadute all’attivo che giri completati. Non un bello spettacolo per gli occhi.

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