13 Settembre 2018

Stefano Cecconi (Aruba Ducati): “Marco Melandri, non gli abbiamo fatto scorrettezze”

L'Amministratore Delegato di Aruba e proprietario del team ufficiale Ducati in Superbike spiega motivi e retroscena del divorzio

Stefano Cecconi, amministratore delegato di Aruba.it nonchè proprietario del team ufficiale Ducati in Superbike, alla vigilia delle prime prove a Portimao (Portogallo) ha diffuso questa nota  per spiegare i retroscena del mancato rinnovo di Marco Melandri che nel 2019 verrà sostituito da Alvaro Bautista.  Da quando è stato appiedato Melandri non ha nascosto il forte disappunto nei confronti dei dirigenti del team e della stessa Ducati Corse. Melandri non ci è andato leggero: a caldo aveva sostenuto di averlo appreso dai media (leggi qui), giorni fa ha rivelato che con Paolo Ciabatti (ds di Ducati Corse) non parla dal 2011 per una vecchia questione di pista (leggi qui). Ecco il testo integrale.

A seguito delle dichiarazioni rilasciate da Marco Melandri credo si sia creata un po’ di confusione intorno ai fatti ed alle modalità con cui si è arrivati alla scelta dei nostri piloti per il 2019. Ritengo quindi che valga la pena precisare alcune circostanze, 

  • Marco ed il suo manager Alberto Vergani sono stati ovviamente informati della nostra decisione prima del relativo annuncio ufficiale. Non è quindi corretto dire che “nessuno aveva detto mai nulla” o che Marco “lo ha saputo dai media”. E’ vero che non è stata inviata nessuna comunicazione formale scritta, ma semplicemente perché il suo contratto scade naturalmente alla fine di questa stagione (non sono neanche presenti opzioni) e non era quindi necessaria alcuna “disdetta” o formalità. In ogni caso non avremmo mai dato una notizia del genere tramite una fredda email e per questo motivo i contatti fra me, Marco, Vergani e Serafino Foti sono sempre stati telefonici a voce o tramite messaggi diretti.
  • E’ vero che è stato più volte dichiarato sia da me che da Ducati che l’intenzione iniziale era quella di continuare con entrambi i nostri piloti, ma è anche vero che all’inizio della conversazione in merito c’è stata da parte sia di Chaz che di Marco la volontà di pensarci su prima di entrare nel vivo di una trattativa. Nel caso di Chaz queste riflessioni ed incertezze sono state rese subito pubbliche da lui stesso, anche se poi ha scelto di rimanere ed è stato trovato un accordo in tal senso. Nel caso di Marco invece non è altrettanto noto che per diverse settimane c’è stato un suo interesse verso il nuovo progetto Yamaha e solo ad inizio Agosto ci ha comunicato il desiderio di rimanere nel nostro team, rispondendo finalmente alle mie domande su cosa preferisse davvero fare in futuro. 
  • Vista l’incertezza iniziale dei piloti è ovvio che nel frattempo ci siamo mossi anche noi insieme a Ducati per capire quali potessero essere le alternative nel caso in cui uno di loro avesse deciso di non rimanere con noi, a prescindere da una eventuale trattativa.
  • E’ in questo contesto che il nome di Alvaro Bautista si è inaspettatamente aggiunto a quelli dei piloti SBK che si sono proposti durante gli ultimi mesi. Stiamo parlando già del mese di Agosto e quindi non è corretto dire che la questione “fosse già decisa da tempo”.
  • La scelta finale è stata fatta di comune accordo fra Aruba e Ducati, così come è sempre stato fatto per ogni tema a gestione condivisa. Come anche spiegato da Paolo Ciabatti in una recente intervista, si è trattato di una scelta non facile perché in questi mesi ci sono stati molti piloti eccezionali che si sono dimostrati interessati al nostro team ed in particolare alla nuova Panigale V4 R, ma in realtà alla fine gli unici due sul piatto della bilancia erano quelli di Alvaro e Marco.
  • Non c’è stata alcuna forma di litigio o discussione fra Marco ed il Team, Aruba o Ducati precedente alla nostra decisione. Posso comprendere che la scelta possa essere risultata sgradita a Marco, ma ritengo che non sia stato fatto nulla di scorretto ed a valle delle sue interviste a caldo c’è stato un opportuno chiarimento fra tutte le persone coinvolte. 

Adesso vogliamo concentrarci solo sulle gare che ci restano da qui alla fine del campionato, sperando di terminare questo percorso insieme nel migliore dei modi con altri risultati di prestigio che possano contribuire a lasciare da entrambe le parti il migliore ricordo possibile di questi due piacevoli anni di percorso e lavoro fatto insieme.

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