27 Maggio 2019

Mugello: gli ‘irriducibili’ di Valentino Rossi alla ‘prova Márquez’

Valentino Rossi e Marc Márquez, una rivalità che spesso ha portato i tifosi a superare i limiti della decenza. Il Mugello chiamato ad una prova di maturità.

Fan di Valentino Rossi al Mugello

Tra il pubblico del Mugello e Marc Márquez non corre buon sangue, ma c’è sempre tempo per porre rimedio ad una situazione incresciosa che non si addice al Motomondiale. Dopo i fatti di Sepang 2015 e di Río Hondo 2018, più volte il Campione MotoGP è stato vittima di fischi, anziché applausi, al momento della celebrazione sul podio. Non solo in Italia. Di recente è capitato anche nella nobile Qatar e in Argentina, nonostante la stretta di mano tra Valentino Rossi e il pilota di Cervera prima di salire sul podio.

Difficile mantenere la calma anche per un fuoriclasse collaudato come lui, che a Termas si è lasciato andare ad un gestaccio verso una frangia di supporter. “I fischi? È triste, ma è una cosa che mi aspettavo. Sapevo che sarebbero stati felici per la mia caduta, ma è curioso festeggiare più la caduta di un pilota che la vittoria di un altro. Questo è motociclismo, noi ci giochiamo la vita“, commentò Márquez dopo il GP del Mugello 2018, dov’era apparsa persino una lapide con il suo nome. Parole cadute nel vuoto. A Misano, il settembre successivo, era stata legata persino una testa di maiale alle cancellate vicino l’hospitality della Repsol Honda.

Marc Márquez paga il prezzo della rivalità con il pilota più amato e carismatico della storia. Una macchia indelebile che lo seguirà per tutta la carriera. “Mi preoccupa non essere in pace con Valentino. Quando è successo dall’inizio (allude a Sepang 2015, ndr)  mi è costato, con tutta la risonanza mediatica che aveva. Ma ho imparato molto – ha detto in una recente intervista a ‘La Vanguardia’ -. Ho imparato che in MotoGP non ci sono amici. L’unico amico che ho e avrò sempre è mio fratello. Gli altri finiranno sempre per diventare rivali“.

Ma il tifo becero è un’altra storia rispetto alla rivalità. Il pubblico del Mugello dovrà dare prova di maturità, mettendo da parte quella mentalità ‘ultras’ che nulla ha a che fare con il motorsport. Il Fan Club ufficiale di Valentino Rossi ha da tempo preso le distanze dai ‘cani sciolti’. A Tavullia non c’è una sola scritta contro Marc Márquez. Eppure basta una piccola minoranza per rovinare un weekend che dovrebbe essere solo di festa. Gesti ignobili che non rendono onore non solo al popolo giallo, ma a qualsiasi appassionato di motori. La stretta di mano a Río Hondo dovrebbe bastare come esempio. Speriamo sia sufficiente.

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