7 Aprile 2020

MotoGP, i segreti dei box: il lavoro svolto nel pregara

Il lavoro nel box della MotoGP: dai dati della telemetria alla scelta gomme, fino al lavoro dei tecnici. Quello che serve ad un pilota per puntare al podio.

MotoGP Test, Andrea Dovizioso

Orfani della MotoGP? Lo siamo tutti ovviamente e non vediamo l’ora di poter rivedere nuovamente sfrecciare sulle due ruote Marc Marquez, Andrea Dovizioso e tutti gli altri centauri che non vedono l’ora di posizionarsi sulla griglia di partenza. Nell’attesa però il sito di scommesse online Betway ha deciso di proporci sul blog italiano un interessante approfondimento dedicato alla vita all’interno dei box, tutto quello che ruota intorno prima e dopo al weekend di gara.

A tal riguardo dobbiamo dire che parlare di fine settimana è già improprio visto che nei box si comincia già a lavorare il mercoledì prima della domenica di corsa. Nel primo giorno tra le trenta e le cinquanta persone costruiscono la vera e propria pit box. Si iniziano a preparare le moto che a volte vengono completamente smontate, se tra una gara e l’altra sono state ideate della novità per rendere le due ruote più performanti.

IL LAVORO NEL PREGARA

Il giovedì è il giorno sostanzialmente dedicato ad una lunga serie di controlli su dati e sensori. Qui entrano in gioco gli ingegneri della telemetria che, con una mole impressionante di numeri, devono comprendere come migliorare ulteriormente le performance del mezzo a motore. Qui entra in ballo sia la conoscenza tecnica ma anche l’intuito e l’ingegno. Infatti bisogna districarsi tra masse di numeri che spaventerebbero anche il migliore dei matematici!

Dopo che gli ingegneri hanno analizzato e approfondito i numeri, sono i meccanici a rappresentare il braccio operativo e rendere attive le modifiche richieste. I meccanici hanno dunque un ruolo ovviamente fondamentale in tutta la settimana di corsa, con un occhio sempre vigile ai pneumatici, elemento di primaria importanza per la moto. Un compito non certo facile anche da un punto di vista fisico. Basti pensare che le gomme da gara devono essere custodite fino ad un istante prima dello scendere in pista a temperature che arrivano fino ad 80 gradi tramite delle speciali custodie termiche.

L’IMPORTANZA DELLE GOMME

Le gomme sono davvero un aspetto fondamentale della competizione a due ruote. Tanto che il fornitore assegna un tecnico ad hoc che aiuta i meccanici a scegliere la gomma più opportuna, a seconda della temperatura dell’asfalto, delle condizioni climatiche e del tipo di curve che presenta il tracciato di gara.

Il tecnico delle gomme ovviamente deve lavorare in stretto connubio con l’ingegnere delle sospensioni che ha il compito di regolare le forcelle composte da centinaia e centinaia di pezzi diversi. Un lavoro certosino che richiede grandissima pazienza ed ovviamente una competenza estrema.

Ed infine c’è l’ingegnere di pista. Si tratta di una vera e propria interfaccia umana tra tutto il team ed il pilota. L’ingegnere di pista ascolta il feedback del pilota e dei meccanici, coordinando la messa a punto della moto ed ovviamente anche le strategie di gara. Questa figura è fondamentale soprattutto nel mantenere al meglio i rapporti tra il pilota ed un gruppo di lavoro che di media arriva a superare le cinquanta unità. Se pur il pilota sia l’uomo da copertina, senza team working ben coordinato e strutturato, sarebbe impossibile per lui vincere da solo.

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