6 Maggio 2020

MotoGP, gli sponsor: “Questa crisi può colpire anche i piloti”

Estrella Galicia 0,0 è uno dei tanti sponsor presenti nel paddock MotoGP. Il CEO Ignacio Rivera: "Dobbiamo reinventarci le sponsorizzazioni".

MotoGP paddock

Cosa cambierà per gli sponsor impegnati in MotoGP dopo questa crisi di Coronavirus? Per rispondere a questa domanda bisognerà attendere gli sviluppi del prossimo futuro. Ma Ignacio Rivera, CEO del marchio Estrella Galicia 0,0, non nasconde una certa preoccupazione. “Questa è una bomba che è caduta e che può colpire tutto – ha spiegato in un’intervista a Efe -. Stiamo aspettando la road map, che non abbiamo. La nostra filosofia è quella di continuare ad aiutare e sostenere lo sport e la cultura, ma ovviamente abbiamo finito le entrate“.

L’azienda di birra analcolica è presente nel paddock della MotoGP ed è main sponsor di team Moto2 e Moto3. L’intenzione è di proseguire con il mondo dei motori. “Abbiamo grandi linee di sponsorizzazione che abbiamo mantenuto per molti anni. Naturalmente non le abbandoneremo. Abbiamo fatto grandi sforzi e realizzato un ssolido percorso che non vogliamo abbandonare. Ciò che dobbiamo capire è come cambierà“. Impensabile che tutto torni come prima nel breve e medio termine. Le abitudini subiranno modifiche, a cominciare dallo spazio interno all’autodromo. “Prima molti ospiti si radunavano nel paddock, forse 80 persone, tutte insieme, godendosi le gare, bevendo una birra. Sarà possibile adesso? Se la risposta è no, dovremo reinventare quello che facciamo, il modo di essere nel mondo della sponsorizzazione. L’intenzione è quella di continuare a investire ma anche di reinventarci“.

Estrella Galicia 0,0 è inoltre sponsor personale di Alex e Marc Marquez da molti anni, accompagnandoli nel loro successo. “Cosa accadrà nessuno lo sa al momento. Probabilmente tra quindici giorni la risposta sarà diversa perché le informazioni cambiano. Ora il mondo cambia ogni giorno, ci sono nuovi dati – ha aggiunto Ignacio Rivera -. Continuo ad avere contatti con i club e gli atleti che sponsorizziamo e siamo francamente preoccupati per la loro carriera, del loro modo di guadagnarsi da vivere“.

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