1 Maggio 2020

MotoGP Fase-2: la quarantena è finita, si può tornare in moto

Inizia la fase 2 anche per i piloti della MotoGP. Italia, Francia e Spagna danno il via libera agli allenamenti indiduali, ma seguendo norme molto rigide.

Pecco Bagnaia

Gli atleti della MotoGP sono pronti a riaccendere i motori in attesa di poter tornare in pista. La fase 2 sta per cominciare in Italia, Spagna e Francia, dove (insieme ad Andorra) si concentrano quasi tutti i piloti. In Italia dal 4 maggio gli atleti, professionisti e non, potranno allenarsi individualmente. La FMI presto delineerà delle Linee Guida e autorizzerà i singoli iscritti ad allenarsi secondo un rigido protocollo. L’obiettivo è ridurre al minimo il rischio di contagio da Coronavirus. E cosa succede in Spagna e Francia?

Il governo iberico ha pubblicato lo scorso 28 aprile il Piano per la transizione verso una nuova normalità. Via libera all’allenamento per atleti e professionisti federati. La fase 0 avrà inizio il 4 maggio. Gli atleti con una licenza federale saranno in grado di svolgere il loro allenamento individualmente e nel rigoroso rispetto delle normative vigenti. L’assicurazione della licenza federale coprirà questi allenamenti a condizione che il pilota abbia trovato un accordio con la Federazione e che l’assicurazione sia in vigore. Non è consentito l’uso di strutture sportive, che rimarranno chiuse fino alla prossima fase di declassamento.

In Francia tutte le competizioni sportive motociclistiche vengono annullate fino alla fine di luglio 2020. Dal 1 ° agosto, a seconda dell’evoluzione della situazione sanitaria, sarà possibile organizzare gare che riuniscono meno di 5000 partecipanti. I maggiori eventi internazionali dovrebbero, a loro volta, essere in grado di riprendere dal 1 settembre. I siti di sport motociclistici dovrebbero riaprire per gli allenamenti a partire dall’11 maggio. I piloti della MotoGP sono in fermento per tornare in sella dopo una lunga quarantena.

Lascia un commento