31 Maggio 2021

Morte di Jason Dupasquier: il commento fuori luogo di Vittorio Sgarbi

La morte di Jason Dupasquier è un colpo al cuore al mondo dello sport. Ma Vittorio Sgarbi suscita una pioggia di critiche dopo il suo commento.

Vittorio Sgarbi

La morte di Jason Dupasquier ha riacceso le polemiche sul motorsport. Chi guarda dall’esterno il paddock della MotoGP, i semplici curiosi che non sanno una virgola di corse, si chiedono il senso di uno sport dove si mette a repentaglio la vita di una persona. Tra questi Vittorio Sgarbi che sul suo profilo social commenta: “Mi chiedo che senso abbia praticare sport in cui si mette continuamente a rischio la propria vita e quella degli altri. Una competizione non può diventare una sfida alla vita. A quali princìpi s’ispira uno sport del genere? Però qualcuno non vuole il Palio di Siena per non mettere a rischio i cavalli. I ragazzi sì, i cavalli no?“.

Inutile dire che il post di Vittorio Sgarbi ha suscitato migliaia e migliaia di critiche, invitandolo a dedicarsi al suo mondo dell’arte… Una risposta degna di nota è arrivata da Kiara Fontanesi, mamma e campionessa. “Forse la risposta nel fatto che appunto una persona come te non si ispira a nulla. Facessi la metà della fatica e avessi la metà del senso che hanno questi ragazzi che dedicano la loro vita allo sport, forse non saresti la persona che sei, totalmente VUOTA… Se dovessimo tutti basarci sul tuo pensiero alla mattina dovremmo rimanere tutti a letto sperando ovviamente che non ci cada in testa il tetto della casa. Gli operai delle fabbriche dovrebbero stare a casa (perché rischiare per il loro lavoro), gli stradini e le persone che lavorano nei cantieri, sulle strade o in autostrada che senso hanno?“.

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Foto: Getty Images

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1 commento

  1. Max75BA ha detto:

    …è lecito chiedersi se sia giusto rischiare la vita per lo sport oppure per un’altra attività umana che sia legato allo “svago” e non al progresso della società, è un quesito filosofico legittimo, è un quesito filosofico a cui dare una risposta assoluta è difficile, perché è sempre difficile decidere di porre un limite alle libertà individuali, alla voglia di superare i propri limiti umani…lasciamo perdere il commento di Fontanesi non ha molto senso…certi lavori pericolosi spesso si fanno per avere una autonomia economica, per sostenere il proprio nucleo familiare…non c’è la passione o la voglia di superare i propri limiti…è morto un ragazzo guidando una moto per passione, per superare i propri limiti è giusto essere sgomenti e porsi delle domande…purtroppo hanno gareggiato!!!