5 Ottobre 2021

Michel Fabrizio insiste: “Festeggiare dopo la tragedia sfiorata è assurdo”

All'ex ufficiale Ducati in Superbike non è piaciuto il giubilo di Izan Guevara e del team Aspar dopo il pazzesco incidente multiplo nella Moto3 ad Austin

Michel Fabrizio

Michel Fabrizio, ex ufficiale Ducati in Superbike (quattro vittorie mondiali), ha preso una durissima posizione dopo la tragedia di Dean Berta Vinales a Jerez. In quella circostanza annunciò che non avrebbe preso il via nella Supersport iridata lasciando definitivamente le corse. Si era scagliato contro il “sistema” che gestisce il motociclismo moderno (promoter e federazioni), a suo dire più preoccupato del business che della sicurezza.

“Cosa c’era da festeggiare?”

Appena otto giorni dopo la morte in pista del 15enne spagnolo, terza vittima under 17 anni di questa disgraziata stagione, durante la Moto3 ad Austin si è sfiorata una nuova tragedia. Michel Fabrizio ha tuonato ancora. “Adesso basta, così non si può più andare avanti, anche  in Texas è stata sfiorata la tragedia” scrive l’ex pilota romano, oggi 38 anni, in una nota.  “Dopo una ripartenza c’è stato un nuovo ennesimo incidente pauroso nella gara di Moto3 con una dinamica terribile che conferma l’urgenza di affrontare il capitolo sicurezza. Aggiungo  che non si può assistere in silenzio alla scena del team di Aspar Martinez che festeggia persino in un momento che poteva divenire drammatico e che solo la fortuna ha fatto si che non lo fosse.”

“Andrea Migno ha ragione”

Michel Fabrizio continua: “Tutto questo è in spregio alla vita e per questo mi riconosco nelle parole di Migno. Parole identiche alle mie perché da una settimana ad oggi non è cambiato nulla, con queste regole e questa gestione l’unica certezza è la dea bendata. La squalifica inflitta a Deniz Oncu è doverosa ma non c’è più tempo: le federazioni nazionali e internazionali devono prendere seri provvedimenti e sanzionare anche il cattivo esempio di Aspar Martinez e del suo team.  Come nel calcio deve essere punita la responsabilità oggettiva e soggettiva del team. Non si festeggia in una situazione del genere”.

“Serve l’intervento della politica”

L’ex pilota Superbike ribadisce un concetto già espresso nei giorni precedenti: serve l’intervento deciso di poteri esterni allo sport per correggere gli errori gestioni di chi ha in mano il motociclismo. “Ora è ancora più chiaro che è indispensabile che un ente terzo intervenga sulle federazioni colpevoli di non aver preso nessun provvedimento. Dobbiamo forse pensare che si stia giocando con la memoria di tutti quanti aspettando che il momento passi e l’orrore venga dimenticato? È chiaro che, se la Federazione non intende o non è capace di prendere decisioni forti per correggere regole e comportamenti, l’intervento urgente delle autorità governative diventa indispensabile. Ribadisco con forza che bene ha detto Migno: così non si può andare avanti!”

Jonathan Rea “In Testa, la mia autobiografia” In vendita anche su Amazon Libri

Lascia un commento

2 commenti

  1. Mattia B. ha detto:

    ma Michel Fabrizio, uomo di così integerrima morale, persona dalla così delicata sensibilità, ha mai chiesto scusa a Naska per il vergognoso video fatto un paio di anni fa insiema ad altri 4 ex piloti?
    a Michè , impara a comportarti prima di dare insegnamenti agli altri, va.