21 Marzo 2018

L’idea: abbattiamo i costi, via la Superstock 1000 e spazio alle Naked

Gianluca Montiron, ex team manager (vincente) in MotoGP torna a parlare di moto Naked. E dei costi eccessivi che possono uccidere la Superbike

Dopo aver concluso la stagione 2008 quale primo team privato in MotoGP con il pilota Andrea Dovizioso, era tempo di crisi economica e come trascorrere un anno sabbatico?Mi sono fatto convincere per un anno in Superstock, ho speso la bellezza di ottocentomila euro di mio, senza tanti blablabla!

UN MILIONE – Quante volte ho rimpianto quel bell’appartamento…, novi anni dopo parlando con amici che tra altre cose la Stock 1000 l’hanno vinta, scopro che niente è cambiato! La riflessione è naturale, la Superbike deve essere sostituita dalla Stock 1000 o viceversa a seconda di come vi piace vederla. Un milione di euro escluso l’ingaggio dei piloti è la cifra corretta da investire per un programma SBK. Abbiamo visto come l’analisi della gara australiana abbia evidenziato le prestazioni degli attuali modelli di serie, Melandri ad un secondo da Marquez la dice lunga su quanto le prestazioni siano esasperate negli attuali modelli SBK. Il livello delle supersportive oggi consentirebbe, con qualche aggiustamento,  di poter gareggiare anche con moto in versione standard. Cosi griglia tornerebbe ad essere riempita con tanto di sponsor: serve avere il coraggio di idee nuove per fare il bene dello sport.

NAKED COME PALESTRA – Vedendo l’elenco dei 19 iscritti e l’età media dei piloti Superbike  mi domando quale formazione possa rappresentare l’attuale Stock 1000.  Piuttosto sarebbe preferibile vivacizzare l’ambiente con gare di contorno come le Naked. Correre in moto  significa spettacolo qualsiasi esse siano e se la SBK vuole trovare un’identità per le attività “corporate”, deve avere il coraggio di proporre novità  vedendo come il mercato risponde con numeri. Dal mondiale devono poi prendere spunto i campionati nazionali, anche i trofei monomarca una volta erano formativi: Rossi, Capirossi, Romboni e molti altri campioni da dove pensate abbiano iniziato?

TALENTI – Ricordo Alberto Rota, un ragazzo che colpiva per educazione e modi di fare, sapeva andare forte vincendo sin all’esordio il trofeo Honda VF400F nel 1985, è entrato poi nel team Italia ed ha avuto  un discreto successo in 250! Oggi fa il lavoro di famiglia, il fornaio di successo della premiata azienda Rota.  Ai giorni nostri sono tutti VR46, ragazzi che ancora prima di correre hanno fans club, sono social e pensano di aver già vinto dei mondiali al primo successo internazionale. Io sono certamente un nessuno, ho investito di mio e parlo da un punto di vista sportivo e manageriale, sono tutti bravi a fare i manager e gli opinionisti, ma quanti hanno gareggiato con successo con un proprio team in MotoGP? Sono stato in Aprilia ai tempi d’oro e vi assicuro che la passione accendeva i progetti.  La moto e le gare vanno capite per trasformarle in emozioni, questo è l’ingrediente che anima le corse e grazie a quel ragazzino alla soglia dei quarant’anni (appunto: VR46) ne abbiamo ogni giorno conferma!

CHI VUOL PROVARE UNA MOTO2? – Del mondiale SBK io ricordo i modelli: GSXR, Panigale, R1, CBR, ZXR, RR un segnale distintivo sul quale riflettere.  A me le supersportive piacciono un sacco, ricordo ancora quando i giapponesi della Honda ci lasciarono stupiti presentandosi con la VTR1000SP2 e l’avviamento elettrico. Ma mi piace la versatilità di una passeggiata con una naked, se poi è rappresentata in pista mi gasa portarla tra i cordoli anche se non sono un pilota,. Volete metterla con una moto prototipo  che solo per accenderla è complesso, e poi quanti saprebbero condurre le attuali SBK ? E con quale divertimento? Beh se fate gli spiritosi vi  faccio provare una Moto2 così poi mi direte la vostra opinione, ve lo avevo promesso che vi avrei portato in pista!  A proposito tra poco inizia la bella stagione, ora gustiamoci la Tailandia e poi vedremo.  Stay online …

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