28 Ottobre 2017

Il caso del giorno: La Federmoto risponde a Paolo Simoncelli

Alla FMI non è piaciuto l'attacco che il papà di Marco ha lanciato attraverso La Gazzetta dello Sport. Ecco la replica

In merito alle dichiarazioni rilasciate da Paolo Simoncelli sulla squalifica del pilota Matteo Patacca (SIC58 – Premoto 3 125 2T) pubblicate sulla Gazzetta dello Sport di oggi, 28 ottobre a pagina 35, la Federazione Motociclistica Italiana risponde attraverso le parole del Responsabile del CIV Simone Folgori.

Sono sorpreso e dispiaciuto per le dichiarazioni di Paolo Simoncelli circa la sua decisione di lasciare il Campionato Italiano ‘per dispetto’ come lui stesso dichiara. Tengo a precisare che la sentenza della giustizia sportiva riguardo la richiesta d’appello fatta dal Team SIC58, relativa alla squalifica di Patacca – avvenuta durante il quarto round di Misano dello scorso 21 maggio per una irregolarità tecnica – deve ancora arrivare. In ogni caso per noi e per tutti i partecipanti al Campionato Italiano vale il principio del pieno rispetto delle regole. Come abbiamo più volte dimostrato, questo è il requisito per dare credibilità al CIV e riteniamo che ciò sia elemento indispensabile per la crescita dei giovani, improntata ai veri valori dello Sport”.

Ecco cosa ha detto Paolo Simoncelli

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6 commenti

  1. Lofoten ha detto:

    Per gli appassionati direi ottimo, più gare più spettacolo, per il grande pubblico più confusione, gare diverse e difficile capire chi sia il vincitore. Già ora la SBK nel grande pubblico ha questo difetto, di non lasciare scritto un vero vincitore di giornata (OK, nel dubbio ci pensa Rea…), così ancora più nebbia. Io da appassionato apprezzerei, come apprezzavo la superpole su giro secco, andrenalina pura

  2. mr.zurrundeddu ha detto:

    Sinceramente non mi piace l’idea.
    Penso, piuttosto, che la SBK non dovrebbe correre parallelamente al Motomondiale ma ritagliarsi uno spazio tutto suo.
    L’unico modo per farlo sarebbe iniziare la stagione a Settembre per poi finirla a Marzo.Si farebbero più trasferte extraeuropee laddove c’è un mercato in continua crescita (sud-est asiatico), si tornerebbe a correre a Laguna Seca, Welcom e magari a Portimao.
    La SBK catalizzerebbe gli ascolti in quanto unico campionato del mondo a correre d’inverno e tornerebbe ad avere lo smalto della gestione Flammini.
    Potrebbero correre delle wild card illustri provenienti dalla Motogp e
    Dorna, visto il probabile aumento degli ascolti, potrebbe dare un contributo economico ai team privati per le trasferte extra.
    Invece per quanto riguarda la gara punterei piuttosto ad una singola manche ma in stile mini-endurance.Un ora di gara con rifornimento e cambio gomme obbligatorio.
    Vi piace l’idea?

  3. pbr ha detto:

    Continuo a non capire perché non si sia mantenuta la vecchia superpole su giro secco. Era più facile imparare a conoscere ogni pilota perché vedevi solo lui per un intero giro, i piloti facevano numeri da circo perché avevano un solo giro per giocarsi una possibilità importante in gara, gli sponsor avevano più visibilità perché per un intero giro sarebbe stata inquadrata solo la loro moto o il loro box. Non ho mai capito la necessità di inventarsi SP1/SP2, per quanto un format interessante e non capisco come una “minigara” dovrebbe rendere tutto più interessante, vedo solo aumento di confusione e ancor meno visibilità per le squadre minori, che sarebbero inquadrate esattamente quanto in “garavera”: zero.

  4. Guido Cesarano ha detto:

    Caro Gozzi, mi pare un’idea non banale.