Iannone-Fenati, la collaborazione nasce sotto una cattiva stella

La notizia della collaborazione tra Andrea Iannone e Romano Fenati ha suscitato molta eco nel paddock di Misano. D’altronde è inevitabile visto che entrambi sono due piloti che da tempo sono al centro dell’attenzione mediatica, sportiva e non. Il pilota di Vasto ha fatto spendere fiumi di inchiostro e farcito milioni di pagine web ai tempi del fidanzamento con Belen Rodriguez e ora con la nota influencer Giulia De Lellis, divenuta una presenza quasi fissa in pit lane. Romano Fenati, invece, ha fatto tanto discutere dopo l’episodio dello scorso anno a Misano, quando ha pinzato la leva del freno di Stefano Manzi. Sembrava ad un passo dall’addio definitivo al Motomondiale, prima che il team Snipers gli concedesse un’ultima chance.

Il giovane pilota di Ascoli Piceno ha ripagato la fiducia con una vittoria al Red Bull Ring, ma non ha particolarmente brillato nelle altre gare. La Moto3 calza stretta ed ha necessità di trovare un buon accordo per il 2020 ed effettuare il salto (ritorno) di categoria. Per questo motivo ha chiesto aiuto ad Andrea Iannone, che ha delegato suo fratello Angelo in veste di manager. Ma a quanto pare la partnership non è cominciata sotto una buona stella. The Maniac ha riportato tre cadute due giorni e un infortunio alla spalla sinistra che lo ha costretto a saltare il GP di Misano. Trattandosi della stessa spalla per cui ha rimandato tempo fa un intervento chirurgico, resta da valutare la sua condizione in vista di Aragon. E la sua partecipazione resta in dubbio fino a giovedì.

Non è andata bene neppure a Romano Fenati, caduto nel corso delle prove libere procurandosi la frattura dello scafoide. Il rider del team Snipers ieri ha subito un’operazione alla mano sinistra (perfettamente riuscita) all’ospedale di Rimini. Molto probabilmente dovrà dare forfait per il prossimo round di Aragon in programma fra pochi giorni. Al di là di un accordo firmato o meno, il solo annuncio di collaborazione tra Iannone e Fenati ha portato un po’ di sfiga ad entrambi…

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Foto Marco Lanfranchi