18 Gennaio 2023

Fabrizio Perotti istruttore a tempo pieno “Farò solo qualche gara spot”

Fabrizio Perotti è partito dall'Euro 125 con il SIC poi la trafila nelle serie nazionali. Adesso ha un camp che si espanderà in Spagna

Fabrizio Perotti

Fabrizio Perotti è stato per anni uno tra i protagonisti della scena nazionale. Nato a Brescia nel 1984, ha vinto tanti trofei fin da giovanissimo. Ha corso assieme a Simoncelli, Pirro, Corsi, Canepa e tanti altri campioni. Non ha raggiunto il Motomondiale o il Mondiale Superbike ma la sua carriera è stata comunque ricca di soddisfazioni. Tuttora detiene il record della pista in due tracciati: quello di Varano De’ Melegari e di Franciacorta.

“Mi sono avvicinato al motociclismo grazie a mio padre che aveva gareggiato prima nel cross poi in pista – racconta Fabrizio Perotti a Corsedimoto – non ho fatto la trafila delle minimoto ma ho iniziato dagli scooter ed il secondo anno ho vinto il campionato. Sono poi passato alle 125 e nel 2002 ho avuto la possibilità di partecipare all’ Europeo che quell’anno era stato vinto da Marco Simoncelli. Era stata una stagione un po’ travagliata per me e probabilmente avrei avuto bisogno di un altro anno per essere al top in quel campionato. Nel 2003 sono passato alle 600 Stock ma ho avuto un incidente nei test invernali a Valencia. Stagione finita prima ancora di cominciare. Sono poi tornato un anno in 125 e dal 2004 ho corso stabilmente sulle 4 Tempi”.

A quali campionati hai partecipato?

“Ai vari trofei monomarca, alla Coppa del Mondo STK 1000, al CIV, alla Coppa Italia, al National Trophy e ho fatto anche una gara del Mondiale Supersport anche se è andata male per rottura della moto ed infortunio. Nel corso della mia carriera ho vinto i vari trofei, un gara del CIV Superbike a Misano, ed ho conquistato il secondo posto finale al National Trophy 2019. Ho anche gareggiato per due anni nel CEV dove mi sono trovato veramente bene conquistando ottimi risultati. In Spagna mi sento a casa“.

Cosa ti è mancato per riuscire a gareggiare a tempo pieno a livello internazionale?

“La mia storia è la stessa di tantissimi altri piloti: essenzialmente il budget. Un anno si hanno degli sponsor e si riesce a correre con una buona moto poi gli anni dopo scarseggiano e bisogna accontentarsi di gareggiare con mezzi inferiori. Però, se mi guardo indietro, sono contento di quello che ho fatto e dove sono riuscito ad arrivare”.

C’è un episodio che ti è rimasto particolarmente nel cuore?

“Ricordo con piacere i trofei corsi assieme a Nuccio Zerbo che mi ha instradato ed insegnato tanto quando ero giovane”.

Cosa farai nel 2023?

“Ho una scuola, la PerotCamp43, organizzo corsi e sono molto impegnato con i miei allievi. Non parteciperò ad un campionato o un trofeo intero ma solo ad alcune gare spot al Cremona Circuit, la pista a cui sono più legato con la mia attività. In futuro mi piacerebbe organizzare dei camp anche in Spagna, chissà”.

Foto: Andrea Soldati

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