8 Maggio 2020

eSports: Meda-Vanzini, come sono complicate le gare virtuali

I popolari Guido Meda e Carlo Vanzini hanno commentato la sfida eSport fra Lecler e Rossi. Ma le grandi aspettative sono andate deluse

eSports

La  prima sfida  dell’All Stars Racing Night  vedeva contrapposti la stella nascente della F1 Charles Leclerc e la leggenda della MotoGP Valentino Rossi. In cabina per  SKY le fantastiche  voci dei motori in pay tv:  Carlo Vanzini commentatore F.1 e Guido Meda, il telecronista che da anni fa scattare in  piedi sul divano gli appassionati MotoGP.   Una binomio super, che però ha deluso così come deludente è stato un pò tutto l’evento.

Errori ed orrori

I due hanno commentato centinaio di gare vere, tenendo incollati i fan davanti alle TV e facendo scuola. Stavolta Carlo e Guido si sono trovati catapultati a commentare gare che sembrano praticamente vere, ma essendo virtuali, hanno ovviamente delle leggere sfaccettature rispetto a quelle vere e proprie. Per commentare questo tipo di gare serve un minimo di conoscenza del mondo degli eSports. Com’è capitato durante All Stars Racing Night, quando un pilota perde la connessione, e quindi va dritto come successo  a Charles Leclerc, non si tratta di un errore di guida, come sulle piste vere. Ma, più semplicemente, di perdita della connessione. Non saperlo, è una mancanza grave, nel particolare contesto. Non vedere la P di “Pit Lane” sulla classifica di sinistra è un altro grosso errore. Queste mancanze nella “lettura” dell’evento creano confusione nei telespettatori, che magari si approcciano per la prima volta al mondo degli eSports.

Soluzioni per il futuro

Dato che i motori pare inizieranno a riaccendersi soltanto fra un paio di mesi, c’è ancora il tempo per goderci il mondo del virtuale. Ma come rendere anche il commento più competente? La ricetta è molto semplice, quasi banale. Vanzini e Meda hanno bisogno di “farsi una cultura”, entrando più dentro ai meccanismi tecnici e sportivi di questo show. Ma quello che è fondamentale è l’aiuto dei tecnici. SKY è una TV a pagamento, quindi conosce benissimo la regola: lo spettatore paga per avere il meglio. Non per niente F.1 e MotoGP sono affidate non solo a due voci di grandissimi carisma e competenza, ma anche ad una vasta schiera di commentatori tecnici che aiutano il pubblico (e anche le prime voci stesse) ad orientarsi meglio nel contesto, fornendo dettagli e profondità di lettura  capaci di attrarre l’attenzione di chi guarda. Se vogliamo che l’eSport non venga percepito unicamente come un riempitivo, serve lo stesso fondamentale ingrediente del commento delle gare vere: la competenza.

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1 commento

  1. Ringhietto ha detto:

    Ma ne stiamo parlando seriamente???