24 Ottobre 2020

Emergenza Coronavirus: MotoGP in allerta per il coprifuoco di Valencia

L'emergenza Coronavirus costringe gli Stati d'Europa a mini-lockdown in zone circoscritte. A Valencia scatterà il coprifuoco, la MotoGP resta in attesa.

L’emergenza Coronavirus tiene sotto scacco il mondo economico, politico e sportivo. A Portimao (Portogallo) ci sono 27.500 persone sugli spalti, rispetto ai 50.000 previsti alla vigilia. Stessa sorte prevista per la gara MotoGP prevista per il 22 novembre, anche se l’ascesa dei contagi potrebbe costringere il governo portoghese a correre a porte chiuse.

Ma c’è qualche preoccupazione anche per il doppio round di Valencia, dove a breve scatterà il coprifuoco. La Spagna si avvia verso un nuovo stato di allarme. L’esecutivo di Pedro Sánchez ha convocato un Consiglio dei ministri straordinario per domani. La richiesta di decretare lo stato di allarme è arrivata da numerose comunità autonome ed è stata sostenuta dal ministro della Salute, Salvador Illa. In Spagna si contano 20.986 nuovi casi positivi, 155 nuovi decessi. Dall’inizio della pandemia, il Paese iberico ha contato più di un milione di contagi e 34.521 morti. La regione maggiormente colpita è la capitale Madrid, con 2.213 casi in un solo giorno, seguita da Aragona (1.063), Paesi Baschi (879) e Andalusia (672).

Sarà un finale di stagione molto serrato, vietato fallire proprio nella parte conclusiva del calendario. I team delle tre classi sono invitati a non far rientrare i propri piloti nel trittico di Valencia-Portimao. Dovranno trascorrere quasi tre settimane all’interno della bolla allestita dalla Dorna, con i piloti costretti ad avere a che fare solo con i membri del proprio team. La secondata ondata di Coronavirus sta mettendo a serio rischio gli spostamenti in aereo oltre che dal proprio territorio e vari Stati stanno valutando l’ipotesi di lockdown a macchia di leopardo.

Foto: Getty Images

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