24 Marzo 2020

Coronavirus, sciopero dei benzinai: interviene il premier Conte

In piena emergenza Coronavirus in Italia arriva la minaccia di sciopero da parte dei benziani. Il premier Conte: "Pronti aggiustamenti con i sindacati".

Sciopero benzinai

In queste ultime ore di emergenza Coronavirus in Italia  (QUI il bollettino) arriva una notizia che preoccupa i cittadini. In una nota Faib (Confesercenti), Fegica (Cisl), Figisc/Anisa (Confcommercio) hanno annunciato la chiusura dei distributori di carburante. “C’è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia, che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone. Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio“.

Nella nota si minaccia la chiusura delle stazioni di servizio a partire da mercoledì notte, con gli impianti situati sulla rete autostradale. A seguire tutti gli altri localizzati sulla viabilità ordinaria. I sindacati chiedono maggiori garanzie di sicurezza e, indirettamente, supporto economico. “Chi volesse approfondire può chiedere conto a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti – si legge nella nota -. A ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte se si vuole assicurare la distribuzione di benzina e gasolio”.

L’INTERVENTO DEL PREMIER CONTE

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa in streaming da palazzo Chigi, scongiura questa ipotesi. “Stiamo facendo degli aggiustamenti con i sindacati sulle attività essenziali, spero che gli scioperi possano rientrare compreso quello dei benzinai. Prepareremo una ordinanza per garantire la fornitura dei distributori. In questo momento presidiare le attività essenziali ai fini del funzionamento di una macchina statale che sta già marciando a motori rallentati“.

Inoltre chiarisce alcuni punti sulle nuove sanzioni verso chi non rispetterà le restrizioni sugli spostamenti. “A livello sanzionatorio abbiamo introdotto una multa da 400 euro a 3mila euro. Alla contravvenzione ora prevista si sostituisce questa sanzione pecuniaria“. Non è previsto, invece, il sequestro del veicolo come annunciato nelle precedenti ore.

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