5 Aprile 2020

Coronavirus: Gli inglesi ci ripensano? “Il lockdown continuo è peggio del virus”

In Gran Bretagna le moto non correranno almeno fino al 31 maggio. Ma il Governo sarebbe sul punto di cambiare strategia sul blocco totale delle attività

Coronavirus, Londra

Un lockdown continuo rischia di provocare più danni del coronavirus stesso:  violenze domestiche, gravi malattie mentali causa clausura in casa e disoccupazione cronica”. Lo ha detto il professor Graham Medley, non uno qualsiasi, bensì il massimo consigliere del governo britannico sulle pandemie. Questa dichiarazione, riportata con grande enfasi dall’autorevolissimo Times, lascia supporre che le autorità di quella Nazione stiano per ripensare la strategia decisa per arginare l’epidemia. Il Regno Unito, ad oggi, è sottoposto a misure molto simili a quelle assunte in Italia. Le manifestazioni motociclistiche sono sospese: il British Superbike è fermo almeno fino al 31 maggio, il Tourist Trophy, in programma a giugno, è stato cancellato. La Premier League, massima serie di calcio britannica, è ferma fino al 30 aprile.

“CI SIAMO FICCATI IN UN VICOLO CIECO”

Medley ha ammesso che chiudere tutto per un certo periodo sia stata una misura imprescindibile per controllare la diffusione del virus ed evitare che il sistema sanitario britannico restasse travolto da un numero spropositato di ammalati da ricoverare. Ma ha aggiunto che misure draconiane come quelle assunte da Italia, Francia e Spagna rischiano, protraendosi a lungo, di rivelarsi più dannose del male stesso. “Il Regno Unito si sta ficcando in un vicolo cieco, è ora di riconsiderare la strategia dell’immunità di gregge” ha detto il consulente del governo. Significa fare in modo che “le persone siano contagiate dal virus nella maniera meno fatale possibile, magari in estate, quando la pressione sul sistema sanitario è minore”. 

“IL 50% DEI BRITANNICI HA GIA’ SUPERATO IL VIRUS”

Il Governo inglese aveva parlato di “effetto gregge“, cioè far circolare liberamente il virus in modo che gran parte della popolazione sviluppi gli anticorpi, già lo scorso 13 marzo. “Il 60% dei britannici dovrebbe contrarre il virus per sviluppare un’immunità di gregge, sarebbe importante per tenere sotto controllo la malattia a lungo termine” aveva detto alla BBC Sir Patrick Vallance, principale consigliere scientifico del governo. Attirandosi però una valanga di critiche, tanto che poi lo stesso primo ministro Boris Johnson, attualmente in quarantena perchè lui stesso positivo al virus, aveva deciso di chiudere tutto. Secondo una rilevazione dell’università  di Oxford, ad oggi il 50% dei residenti in Regno Unito avrebbe già contratto o superato il coronavirus.  Ma gli scienziati di Sua Maesta hanno alzato al 70% la soglia di popolazione necessaria affinchè si attivi l’effetto gregge. Ad oggi in Gran Bretagna si registrano 42.480 persone infettate e il conto dei decessi è salito a 4.313, meno di un terzo di quelle dichiarate in Italia.

LA POSIZIONE ITALIANA: “E’ UNA FOLLIA”

Puntare all’immunità di gregge contro Covid-19 è una sciocchezza: far circolare il coronavirus fino a che il 60-70% non sviluppa l’immunità ed è una scelta che lascia sul campo morti e feriti” ha detto lo scorso 16 marzo Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Lo stesso Giovanni Rezza è tornato sull’argomento pochi giorni fa: “Serve cautela e rapide chiusure se l’epidemia riprende. E’ rischioso riaprire alcune regioni prima di altre e credo poco al modello di ripartenza per età. Quanto durerà questo stato di cose? Il virus circolerà finché non si crea un’immunità di gregge e si spera non avvenga in breve tempo perché significherebbe far morire tantissime persone”. Dunque scienziati britannici e italiani concordano sui principi, ma stanno ispirando ai rispettivi governi strategie opposte.

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1 commento

  1. lorenzoursan_14190819 ha detto:

    La posizione italiana mi sembra palesemente contraddittoria e comunque scarsamente pragmatica perché non considera adeguatamente i danni economici e sociali, e le vittime conseguenti, che una situazione come quella attuale finirà per causare se andrà avanti ancora a lungo.
    Ma in fondo se l’Inghilterra è diventata una potenza economica, commerciale e militare egemone a livello mondiale da almeno un paio di secoli a questa parte, mentre l’Italia è sempre più avviata verso il baratro sotto questo punto di vista, un motivo ci sarà…..