3 Novembre 2018

Anthony West accusa: “La Federmoto racconta bugie”

Durissima replica del pilota australiano alla conferma della sospensione per doping. Un altro caso spinoso per il presidente Vito Ippolito

La Federmoto Internazionale ha confermato la sospensione di Anthony West per assunzione di una sostanza stimolante (leggi qui) ma il pilota australiano non ci sta. L’ex MotoGP ha postato sui social una durissima replica, che vi proponiamo qui sotto in forma integrale. West, 37 anni, ha gareggiato per quindici anni nel Motomondiale, conquistando due GP in 250GP. Nel 2018 ha corso nel Mondiale Supersport, con una propria squadra, ma anche nell’ARRC (Asia Road Racing Championship), dov’è leader della Supersport con la Yamaha. Già nel 2012, quando correva in Moto2, era stato squalificato per un mese per assunzione di una sostanza brucia-grassi non consentita.

LO SFOGO – “Questa è una bugia (il comunicato FIM, ndr). Ho provato a dirglielo, ma non mi ascoltano. Non leggono le mie mail e neanche quelle dei miei avvocati. Da quando ho avuto notizia della sospensione, abbiamo cercato di metterci in contatto con loro e ci hanno risposto che volevano una dichiarazione scritta.  Quindi sono stato costretto ad usare un avvocato. L’ avvocato voleva una dichiarazione da parte mia per mandare loro. E io gliel’ho fornita. Ma la FIM ha detto all’avvocato che prima di spedire la dichiarazione avrebbero voluto sentirlo per telefono.  La FIM ha detto al mio avvocato che West puà gareggiare fino alla fine del 2018 se noi ritiriamo qualunque azione contro di loro, che non avrebbero avuto bisogno di spiegazioni nè di dichiarazioni, bastava che accettassi due anni di sospensione, il 2019 e il 2020. Questa telefonata è avvenuta il 25 settembre ed è stato l’ultimo contatto che noi abbiamo avuto con la FIM“.

MANOMISSIONE – Non sono sospeso dalle corse. Ho ancora la mia licenza rilasciata dalla MA (Motorcycling Australia, la federazione nazionale australiana, ndr). La MA non mi ha mai comunicato alcuna sospensione. Non mi sorprendo, perchè la FIM non ha  seguito le procedure di prova wada. Non c’è la prova che il campione controllato sia mio. E ho le prove che potrebbe essere stato manomesso. Sto rendendo tutto pubblico perchè la FIM non vuole collaborare con me per sistemare i loro errori in privato.  Mi sono già costati una grande quantità di soldi. Ho perso sponsonr  e anche la possibilità di correre nel Mondiale 2019.  Non mi stanno dando l’opportunità di difendermi, nè di parlare con loro.  Ho ricevuto solo i risultati del test del laboratorio il 12 ottobre. Lì ho scoperto un’altra bugia: avevano detto al mio avvocato che l’esame riportava 300 mg di sostanza, mentre invece i risultati mostrano un valore di 100 mg.  Il danno alla mia carriera è già fatto. Sto aspettando una soluzione, con il 100% della frustrazione.”

CORROTTI – “Non tutte le persone della Fim sono corrotte o incompetenti. In realtà ho un po ‘ di amici che lavorano lì. Quindi odio mettere tutti sullo stesso piano. E ‘ solo una persona lì dentro che,  in particolare,  ce l’ha dentro per me. Non è la prima volta che ho avuto problemi con lui. Spero che questo li inducano a contattarmi per sistemare questa situazione,  invece di scrivere bugie su di me sul loro sito web. Se continuano a trattarmi in questo modo, io non mi arrenderò”. 

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