5 Giugno 2020

“Al Mugello non si dorme”: un film corale per raccontare il GP MotoGP

"Al Mugello non si dorme", un film per raccontare un GP MotoGP molto sentito. Ma serve l'aiuto di tutti per realizzare un 'ricordo collettivo': ecco come.

mugello motogp

“Al Mugello non si dorme”, ovvero ciò che doveva essere un film documentario diventerà un film corale. Questa l’idea della giovane regista Marta Innocenzi, che vuole raccontare le notti di uno del Gran Premi MotoGP più belli, quello al Mugello. La situazione attuale dovuta all’emergenza sanitaria ha provocato cambi nel programma iniziale. Quello che doveva essere un racconto da sviluppare nel corso del GP 2020 (al momento rinviato, ma non è assurdo pensare all’annullamento…) diventerà un archivio virtuale collettivo.

La produzione di “Al Mugello non si dorme” era stata chiaramente sospesa, ma ora si ricomincia con nuove idee. Un modo per celebrare un Gran Premio sempre molto sentito nella nostra penisola, che avrebbe dovuto svolgersi a fine maggio ma che (finora) non ha avuto luogo. Si pensa quindi di percorrere la strada del ricordo collettivo. Come? Molto semplice: chiedendo a chiunque abbia preso parte alla tre giorni del Mugello, anche solo per una volta, di mandare le proprie storie. Memorie visive e sonore, racconti… Un modo per realizzare un flusso vitale di ricordi.

Chiunque voglia contribuire (dietro specifica liberatoria) potrà inviare materiale audiovisivo di ogni tipo. Video in digitale, pellicola, in bianco e nero, colore, girati in cassetta, con cellulari, action camera, o qualunque altro supporto possibile. Non ci sono limiti di durata, un aspetto valido anche per audio, messaggi vocali, videomessaggi… Insomma, qualunque mezzo per raccontare la propria personale esperienza vissuta al Mugello. Dal significato di questo evento a cosa manca di più, al futuro di questi GP. Si canterà ancora il coro “Al Mugello non si dorme”?

Tutte le storie potranno essere inviate a questo indirizzo mail: [email protected].

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