1 Agosto 2016

Fenomeno Ohvale GP 0: nè mini nè grande, ecco come va in pista

A metà tra una mini e una moto grande. Piace alla Federazione, al CIV Junior e ai piloti professionisti per allenarsi. Siamo andati a provarla sulla pista di Artena.

E’ esploso il  “Fenomeno Ohvale”. Una volta  le minimoto spopolavano ed erano il mezzo preferito dai bambini. La Ohvale però è qualcosa di diverso, si guida come una moto vera, dunque  siamo metà strada tra le ruote basse e le ruote alte. E’ il “collegamento” che mancava tra le minimoto e le 125 GP. Incuriositi da questa nuova tendenza, siamo andati a provarla.  Dove? Ad Artena, per il trofeo Ohvale Rental Master.

TUTTO IN AFFITTO – Correre è un costo, è noto. L’idea della formula di affitto del mezzo nasce proprio dalla voglia degli appassionati di correre senza doversi svenare e senza dover rendere conto alla propria famiglia (o alla moglie…)  delle spese a fine mese. L’associazione Motobannati ASD propone una formula interessante,  il Trofeo Ohvale Rental Master. Santi De Luca, direttore dell’associazione, spiega così l’idea: “La formula del Rental Master nasce per permettere ad un insieme di appassionati, che siano piloti o solo amatori, di poter competere con un mezzo di livello e soprattutto uguale per tutti. Le GP 0 nascono con sigilli apposti ai vari componenti per non permetterne la modifica indiscriminata, e questo pareggia il livello dei mezzi in pista permettendo ai piloti di esprimere le loro potenzialità. Coloro che non hanno la disponibilità economica per acquistare la moto hanno un alternativa sia per divertirsi che per apprendere da piloti più esperti, rimanendo bassi con il budget grazie ad un solo appuntamento al mese. Considerando che nell’ultima tappa abbiamo avuto 44 iscritti, sembra che la formula piaccia.”

cover 2CHI L’HA FATTA –  “La Ohvale nasce dall’idea di creare qualcosa che fino ad allora mancava, per avvicinare tutti gli appassionati  ad un mondo che nasce anche per gioco” spiega Valerio Da Lio, amministratore delegato della Ohvale srl. “Non tutti siamo allenati o piloti professionisti, e dall’altro lato chi vuole crescere ha bisogno di un collegamento tra una minimoto e una moto vera. La GP 0 si guida come una moto qualsiasi, si trasporta senza problemi ed ha sospensioni e freni veri. Il travaso di esperienza viene da una squadra composta da Claudio Pellizzon, collaudatore storico Aprilia e Mariano Fioravanzo, papà della RSV. Da li stiamo sviluppando un mezzo che può essere acquistato in base al livello del cliente, partendo dal 110 automatico fino al 150 e al 190 quattro marce. A livello agonistico, grazie all’ASI, abbiamo creato un insieme di campionati divisi a livello geografico, per permettere a tutti di trovare un campo dove misurarsi con altri piloti o anche solo per condividere la loro esperienza con altri appassionati. Abbiamo anche ‘preso in consegna’ i ragazzi del CIV Junior dagli 8 ai 16 anni, creando quindi il mezzo che li preparerà alle competizioni con le ruote alte.

DIVERTIMENTO -Belle idee. Ma volevamo toccare con mano e  con la GP 0 siamo andati a correrci.  L’impegno è alla portata: dalle 100 alle 150 €, a seconda dell’organizzazione e del circuito per noleggio moto e tutti i costi necessari. La moto è piccola, compatta e agile, dà fiducia al volo. La differenza tra la GP 0 e le minimoto è proprio il reparto sospensioni e freni, con una vera forcella e un mono posteriore completamente regolabile. La confidenza con la moto aumenta di giro in giro, e dopo quaranta minuti abbiamo migliorato il riferimento iniziale di… quasi otto secondi!  L’idea principale è quella di divertirsi ed imparare come si guida una moto in pista, e onestamente l’obbiettivo è  centrato in pieno. Non a caso Danilo Petrucci e Riccardo Russo la usano per allenarsi.

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