1 Aprile 2009

Superbike: Valencia 2000, Corser e Haga in trionfo

Il debutto del WSBK all'Autodromo Ricardo Tormo, stagione 2000

La Superbike è ormai di casa all’Autodromo Ricardo Tormo di Valencia. Sul tracciato nato, almeno nelle originarie intenzioni, espressamente per le due ruote, il mondiale delle derivate di serie fa capolino ininterrottamente dal 2000 ad oggi, risultando l’ultimo appuntamento sul suolo iberico del campionato. Il primo round al Cheste è datato 25 giugno 2000, dove si registrò un discreto successo di pubblico e, soprattutto, due gare che saranno ben ricordate dagli appassionati, con i successi di Troy Corser (Gara 1) e Noriyuki Haga (nella seconda manche), protagonisti insieme a Ben Bostrom (due volte sul podio) del weekend valenciano. Aspettando la disputa delle gare di questo weekend, cerchiamo un pò di ripercorrere quanto accaduto nel 2000 a Valencia, il primo storico appuntamento del WSBK all’Autodromo Ricardo Tormo.

Gara 1: terza vittoria consecutiva per Troy Corser

Troy Corser scatta dalla Superpole, a suo tempo la 25° in carriera (oggi siamo a quota 42), dopo che sabato nelle qualifiche ha dovuto controllare avversari inediti come Katsuaki Fujiwara (Alstare Suzuki), Juan Borja (idolo di casa con la Ducati Infostrada) e Robert Ulm, austriaco con una 996 privata. E’ proprio lui protagonista… in negativo della partenza della prima manche al Ricardo Tormo: scatta male, perde diverse posizioni e non si accorge di esser stato appena passato da Bayliss, partito invece benissimo. Ulm tampona così la Ducati ufficiale #21 e vola a terra: resta fermo in mezzo alla pista, ma fortunatamente sarà evitato da tutti i piloti. Davanti tuttavia la corsa inizia subito con una bella battaglia: Bostrom, alla sua terza gara con il team NCR, sorprende Corser, ma questi dopo poche curve avrà la meglio portando la sua RSV Mille in prima posizione. L’australiano sarà, a tutti gli effetti, il vero mattatore della corsa, mentre alle sue spalle si registra una bella battaglia al di fuori dei piazzamenti a podio. In quarta posizione troviamo infatti Fujiwara precedere il compagno di squadra in Alstare Corona, Pierfrancesco Chili, Troy Bayliss e la coppia Castrol Honda, Colin Edwards e Aaron Slight. “Frankie”, reduce dal brutto volo di Misano, sarà costretto ad abdicare al quarto giro per la rottura del 4 cilindri della propria Suzuki GSX-R 750: gara finita e, con ogni probabilità, una grande fetta delle proprie chance iridate. Il maggior pretendente al titolo, Colin Edwards, è a sua volta protagonista di una gara anonima, dove è in lotta con il suo team-mate Aaron Slight e Haruchika Aoki, sorpresa della corsa con la Ducati del team R&D Bieffe. Il giapponese ex-protagonista del Motomondiale riuscirà addirittura a conquistare la quarta posizione, salvo volare a terra a cinque tornate dal termine terminando così una gara che poteva entrare nella storia. Ci riesce invece Troy Corser, che regala all’Aprilia la terza vittoria consecutiva dopo la doppietta di Misano Adriatico, portandosi in seconda posizione in campionato ad una distanza tutto sommato “rimontabile” da Edwards, quinto sul traguardo. Sul podio finiscono invece Ben Bostrom e Noriyuki Haga, mentre Troy Bayliss è quarto. Migliore degli italiani? Alessandro Antonello con la seconda Aprilia RSV Mille, nono, mentre Vittoriano Guareschi con la R7 della Belgarda è 12° davanti a Mauro Sanchini e Paolo Blora.

Gara 2: Noriyuki Haga diventa “Nitronori”

Nell’estate del 2000 esplose il fenomeno “Nitronori” nel Mondiale Superbike, complice l’elettrizzante vittoria di Gara 2 a Hockenheim, il trionfo nella prima manche a Laguna Seca, ma anche per il successo all’Autodromo Ricardo Tormo di Valencia. Noriyuki Haga riuscì a conquistare all’epoca la sua terza vittoria stagionale con una grandiosa rimonta, suggellata con una serie di sorpassi da antologia. Al via Haga non è scattato proprio benissimo, ritrovandosi sesto mentre davanti Edwards arpionò il comando davanti a Bostrom, Corser e Bayliss. Dopo pochi giri, tuttavia, si cominciò a comprendere cosa sarebbe accaduto poco più avanti: Ben Bostrom sorpassa Colin Edwards conquistando la prima posizione, mentre Troy Corser, in crisi di pneumatici (errata scelta da parte del team Aprilia), perderà terreno. E’ proprio l’australiano, suo futuro compagno di squadra, la prima “vittima” di Haga: seguiranno Bayliss, Edwards e, nel gran finale, Ben Bostrom, con un bel sorpasso epilogo di una battaglia durata un paio di giri. Haga risultò davvero imprendibile, per un podio completato da Ben Bostrom e Troy Bayliss, terzo “rubando” punti preziosi a Colin Edwards e Troy Corser, alle sue spalle e davanti a Peter Goddard, sesto di ritorno nel WSBK con la Kawasaki ufficiale orfana di Gregorio Lavilla, infortunato. Con la vittoria di Gara 2 a Valencia Haga riuscì ad accorciare il divario in classifica generale, con Edwards sempre leader di campionato a quota 232.

Alessio Piana

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