25 Febbraio 2013

Superbike Phillip Island, le dichiarazioni dei piloti

I commenti al termine delle prime due gare 2013

Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), 1° e 2°Bello iniziare con una vittoria! Devo essere sincero, dopo i test sapevo di poter fare bene e sono partito con l’idea di provare il tutto per tutto. Il mio obiettivo è sempre quello di vincere, a volte però devi adeguarti alle condizioni. Oggi invece il setting era ok, non avevo grosse preoccupazioni sulla durata delle gomme e tutto è andato come previsto. Nella prima gara non sono partito benissimo, ho perso qualche posizione ma giro dopo giro ho trovato il ritmo giusto per risalire la classifica. Eugene ha guidato forte, quando l’ho sorpassato sono riuscito a mantenere la distanza e conquistare questa importante vittoria. In Gara 2 Eugene aveva qualcosa in più negli ultimi giri, ha attuato una strategia simile a quella che ho usato io nella prima, comunque per la squadra questo è un risultato fantastico anche se siamo solo all’inizio del campionato“. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team), 2° e 1°Siamo partiti col piede giusto. Il lavoro fatto nei giorni scorsi ha dato i suoi frutti. La mia Aprilia era veloce e mi ha assecondato dal primo all’ultimo giro. In Gara1 forse sono stato troppo conservativo con le gomme, ottenendo comunque un ottimo secondo posto, mentre in Gara2 ho spinto con più decisione. Alla fine, quando eravamo io, Sylvain e Melandri, ho provato a staccarli e ci sono riuscito, togliendo ancora qualche decimo al mio ritmo. Il record del tracciato a due giri dalla fine è una bella conferma, siamo arrivati alle gare nelle migliori condizioni possibili. 45 punti dopo la prima gara sono un buon bottino, non avevo mai iniziato così bene la stagione, ora pensiamo ad Aragon e a come continuare su questa strada“. Michel Fabrizio (Red Devils Roma), 3° e 4°Torniamo in Italia con due risultati importanti. Tutta la squadra ha lavorato molto bene e mi sarebbe piaciuto premiare il loro impegno con un secondo podio, dopo quello conquistato in gara uno. Purtroppo non ci sono riuscito, ma il bilancio di questo primo round del mondiale è senza dubbio positivo. Ora vogliamo continuare così, anche perché penso che ne abbiamo la possibilità. La prossima gara sarà ad Aragon, dove ho provato la RSV4 per la prima volta andando subito forte. Dovrebbe essere un altro circuito favorevole alle Aprilia e puntiamo a stare con i primi, perché questo è un campionato che premia la costanza di risultati. Ringrazio tutti i nostri sponsor che ci hanno permesso di ottenere questi risultati“. Tom Sykes quarto nel mondiale Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), 5° e 5°In tutta sincerità sono rimasto soddisfatto di aver concluso nella top-5. E’ stato un pò un peccato perchè avevamo il potenziale per andare più forte, ma purtroppo negli ultimi 6 giri ho perso terreno e sono stato passato da Davies quando stavo lottando con Haslam. In ogni caso rispetto al 2012 quando avevamo concluso a 12″ dai primi, nonostante qualche problema ci siamo ritrovati a soli 5″ su di un tracciato non particolarmente favorevole alla ZX-10R e con l’infortunio alla mano. Per quanto concerne Gara 2 abbiamo avvertito tanto chattering, ma ho comunque concluso in quarta posizione. Sono felice perchè abbiamo ottenuto punti importanti in un weekend che si presentava particolarmente difficile per tutti noi“. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK Team), ritirato e 3°In Gara 1, proprio mentre stavo risalendo ed ero in terza posizione, Carlos mi ha tamponato facendomi cadere purtroppo, di nuovo, sulla spalla destra. Non ho idea di come sia successo, forse un errore o un problema tecnico, ma mi sono ritrovato per terra. Mi dispiace che Carlos si sia fatto male, è un pilota attento, gli auguro di rimettersi al più presto. In Gara 2, nonostante il dolore, ho lottato riuscendo ad inserirmi tra i primi sin dall’inizio. Negli ultimi giri avevo Michel che m’inseguiva da vicino, ho stretto i denti, e sono riuscito a raggiungere il podio che, in questa situazione, vale quasi come una vittoria. Per quanto riguarda la spalla lunedì farò una visita medica per decidere che tipo d’intervento dovrò affrontare. Mercoledì prossimo era previsto un intervento esplorativo ora vedremo dopo la visita“. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike Team), 8° e 8°E’ stato un weekend abbastanza frustante, specie quando guardi la classifica e ti ritrovi così indietro rispetto al nostro potenziale e a quanto ci meritavamo. Nel weekend e nei test pre-gara ci siamo concentrati sul sviluppare la nuova elettronica: questo è il nostro principale problema, abbiamo bisogno di far kilometri e sviluppo per sfruttare al meglio queste novità e tirar fuori qualche cavallo in più. Dobbiamo fare dei passi avanti, ma intravedo la luce in fondo al tunnel: abbiamo individuato cosa ci serve e cosa ci manca, proveremo tre giorni ad Aragon nei prossimi giorni e questo ci servirà a trovare una soluzione“. Weekend difficile per Rea Leon Haslam (Pata Honda World Superbike Team), 7° e 10°Per noi è stata una giornata abbastanza deludente. Abbiamo riscontrato dei problemi che non siamo riusciti a risolvere: in Gara 1 ero convinto di avere il passo per giocarmi il podio, ma su diversi settori non potevo difendermi al meglio. In Gara 2 avevamo apportato delle modifiche alla moto, ma sono rimasto coinvolto dall’incidente al tornantino MG dove ho perso qualcosa come 10-11″ che mi sono costati un potenziale terzo o quarto posto. Peccato, ma senza dubbio in questo mese e mezzo abbiamo tanto da lavorare per risolvere diversi problemi“. Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki), 11° e 7°Sono davvero molto felice di come sono andate le due gare. La prima è stata difficile, abbiamo scelto la gomma sbagliata, ma ho imparato molto ed è quello che mi serve in questo momento, basti pensare che ho percorsi più giri nelle due manche rispetto a tutte le prove, test compresi! In Gara 2 ho ottenuto un buon risultato ed è stato bello concluder così, abbiamo fatto dei passi avanti per il futuro superando un momento difficile“. Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki), 9° e 9°La prima gara è stata molto difficile e la moto proprio non sembrava aver voglia di andare. Abbiamo sbagliato la scelta delle gomme, praticamente a fine gara la posteriore era distrutta! E’ stata un pò una sorpresa, non ce l’aspettavamo visto che nelle prove non avevamo riscontrato problemi di questo tipo viaggiando sempre su ottimi tempi con gomme usate. Per Gara 2 sono partito bene, ma purtroppo sono stato coinvolto nell’incidente tra Davies e Baz. Peccato, perchè avevamo il potenziale per far bene“. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK Team), 4° e 17°Dopo Gara 1 ero contento per i punti conquistati anche se, confesso, mi sarebbe piaciuto essere sul podio. Dopo il warm-up, infatti, avevo capito che il podio era alla mia portata. Il quarto posto è comunque ben oltre le mie aspettative prima dell’inizio della gara e ne sono contento. La corsa è stata elettrizzante, superare a Phillip Island vuol dire prendere decisioni in frazioni di secondi, sei molto vicino, e devi poter frenare bene. La moto ha funzionato perfettamente, anche in frenata, e questo è stato un vantaggio importante. Peccato aver perso qualche posizione all’inizio, se fossi stato più avanti, probabilmente, sarei rimasto con il gruppo di testa. Nel primo giro di Gara 2 ho perso il retrotreno entrando in curva, non sono sicuro del motivo, l’unico motivo potrebbe essere che qualcuno mi ha tamponato o che il lato esterno del pneumatico non avesse ancora il giusto grip. Probabilmente questo ha fatto slittare il retrotreno, Loris era all’esterno senza nessuna via di fuga. Questo sicuramente non mi ha fatto piacere, dobbiamo prendere quanto fatto di positivo in Gara 1 e da questo lavorare per la prossima gara“. Chaz Davies quarto all'esordio con BMW Davide Giugliano (Althea Racing), ritirato e 6°Penso che questo sia stato un weekend positivo. Dopo che in gara uno ho potuto fare solo pochi giri, senza raccogliere dati che ci sarebbe stati utili per la seconda manche, in gara due sono partito molto forte ed ho tenuto un ritmo elevato sin quasi alla fine. Certo il risultato non soddisfa me e nemmeno la mia squadra. Sono partito dalla quarta fila e forse per recuperare terreno ho un poco stressato le gomme. Nel finale il mio passo ne ha risentito ed ho perso il contatto con il gruppo dei primi. Ma voltiamo pagina e consideriamo queste due gare come un test molto importante, che ci permette di andare ad Aragon con un bagaglio di conoscenze differente e molte sicurezze in più“. Loris Baz (Kawasaki Racing Team), 6° e ritiratoIl quarto posto di Gara 1 è stato un ottimo risultato. Sono stato più veloce rispetto alle prove, pur senza apportare grandi modifiche alla messa a punto della moto. Qui a Phillip Island ero all’esordio, stare in scia a piloti con grande esperienza mi è stato sicuramente d’aiuto e, in particolare, sono stato davvero sorpreso dei miei tempi sul giro: non stavo più di tanto controllando la tabella di segnalazione, ma ad un certo punto ho visto che giravo in 1’31″8 ed ero davvero molto felice. A quel punto ho raggiunto Tom (Sykes) e Haslam, sono riuscito a passare Leon proprio all’ultimo giro ed il 4° posto non era poi così distante. Per quanto riguarda Gara 2 c’è poco da dire: penso che Davies ha perso l’anteriore al tornantino MG e mi ha centrato. E’ stato un peccato, sono convinto sarei stato in grado di giocarmela con Tom per il quinto posto così come nella prima manche“. Ivan Clementi (HTM Racing), 12° e ritiratoIl bilancio di questa trasferta è sicuramente positivo. Abbiamo lavorato bene e con costanza, dimostrando di poter già lottare per le prime dieci posizioni. Durante tutto il weekend abbiamo sofferto di un problema di chattering che ha rallentato il nostro lavoro ma la base di partenza è comunque buona. Sono riuscito ad abbassare in maniera consistente il tempo su giro dalle due giornate di test. Nella prima manche sono riuscito a tenere un buon passo gara, combattendo per raggiungere la top-ten, che era alla mia portata. La stessa situazione si è ripetuta in gara 2 dove siamo partiti con una buona base determinata anche dai dati raccolti nella manche precedente. Purtroppo un problema al motore mi ha costretto a un rientro ai box a metà gara, quando stavo lottando con Sandi per la top-ten. Rientro in Italia fiducioso per il prossimo appuntamento“.

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