2 Giugno 2013

MotoGP Mugello Gara: domina Lorenzo, Pedrosa 2°, fuori Rossi e Marquez

Il nuovo “Sindaco” del Mugello è lui. Jorge Lorenzo, dopo le affermazioni conseguite nell’ultimo biennio, fa la sua terza vittoria consecutiva all’Autodromo Internazionale del Mugello al culmine di una gara gestita e dominata sin dallo spegnimento del semaforo. Davanti a quasi 80 mila spettatori, il Campione del Mondo in carica ha ribadito il potenziale espresso […]

Il nuovo “Sindaco” del Mugello è lui. Jorge Lorenzo, dopo le affermazioni conseguite nell’ultimo biennio, fa la sua terza vittoria consecutiva all’Autodromo Internazionale del Mugello al culmine di una gara gestita e dominata sin dallo spegnimento del semaforo. Davanti a quasi 80 mila spettatori, il Campione del Mondo in carica ha ribadito il potenziale espresso nelle prove (soltanto questa mattina nel Warm Up tre tornate consecutive sotto il muro dell’1’48”) “scappando via” proprio al giro di boa della contesa senza lasciar spazio a possibili reazioni da parte di Dani Pedrosa, secondo confermandosi capoclassifica di campionato con ora più soltanto 12 punti di vantaggio. Alla seconda affermazione stagionale dopo Losail, la 45esima in carriera nel Motomondiale (25 delle quali conseguite nella top class), il maiorchino rispetta i pronostici della vigilia e dà una svolta in positivo a due gare, per differenti ragioni, al di sotto delle proprie aspettative e della Yamaha.

Con Lorenzo in trionfo ed oggettivamente imprendibile, Dani Pedrosa si è dovuto accontentare di un prezioso secondo posto ai fini-campionato sfruttando l’uscita di scena a tre giri dal termine di Marc Marquez, alla quarta caduta nel weekend proprio dopo aver esaltato il pubblico del Mugello con un sorpasso capolavoro alla “Casanova-Savelli”. Una manovra da Campione, un errore da “Rookie” per l’ex capoclassifica di campionato, ora costretto ad inseguire a -26 da Pedrosa in campionato favorendo la conferma sul podio di Cal Crutchlow, sensazionale terzo dopo il secondo posto di Le Mans con la Yamaha M1 “Satellite” del Team Tech 3.

L’ex iridato Supersport è sempre più una splendida realtà di una classe regina che oggi ha visto uscire di scena alla terza curva un atteso protagonista come Valentino Rossi, a terra dopo un contatto causato da Alvaro Bautista con conseguente brutta botta contro gli air fence. Ammutoliti i quasi 80.000 spettatori del Mugello per l’uscita di scena del dominatore per sette anni consecutivi dal 2002 al 2008, con l’Italia che per la prima volta da 17 anni a questa parte non vede un proprio rappresentante sul podio: Andrea Dovizioso chiude quinto “beffato” in volata da Stefan Bradl, alle sue spalle le altre Ducati di Nicky Hayden e Michele Pirro, settimo da wild card con la GP13 Laboratorio. Più sfortunato Andrea Iannone, tredicesimo e preceduto da un ottimo Danilo Petrucci con la Ioda-Suter-BMW, dodicesimo e quarto di una classe “CRT” che vede sempre in Aleix Espargaro l’indiscusso dominatore, 8° assoluto e alla cinque affermazione consecutiva in cinque gare. Costretto al ritiro invece Claudio Corti con soli 19 piloti sul traguardo ed un solo mattatore: Jorge Lorenzo, il nuovo “Sindaco” del Mugello…

Cronaca di Gara

Davanti a 76.326 spettatori scatta l’edizione 2013 del Gran Premio d’Italia all’Autodromo Internazionale del Mugello, allo spegnimento del semaforo parte benissimo Dani Pedrosa, ma arriva lunghissimo alla “San Donato” consentendo a Lorenzo di conquistare la testa della corsa e a Marquez di farsi sotto a precedere Dovizioso, Hayden e Crutchlow. Si arriva alla prima “esse” della “Luco” e “Poggio Secco”, qui Alvaro Bautista perde l’anteriore della propria RC213V coinvolgendo l’incolpevole Valentino Rossi: entrambi subito fuori gioco con il 9 volte Campione del Mondo che sbatte violentemente contro gli air fence. Subito un primo colpo di scena, la corsa prosegue con Lorenzo che detta il passo “braccato” dalle Honda ufficiali di Pedrosa e Marquez, dietro Crutchlow guadagna la quarta piazza a scapito di Dovizioso, Bradl e Hayden, Espargaro 8° è il primo dei piloti CRT seguito da Iannone e Pirro.

Con il pubblico ammutolito per l’uscita di scena di uno degli attesi protagonisti, là davanti la gara è tiratissima: Lorenzo, Pedrosa e Marquez nell’ordine viaggiano sotto il muro dell’1’48”, “tramortiscono” in termini di spettacolarità la contesa aspettando il “rush finale”. Prova a cambiar passo a 11 giri dalla bandiera a scacchi Jorge Lorenzo, in un lampo guadagna 7 decimi netti nei confronti di Pedrosa ora impensierito dal ritmo forsennato di Marquez alle sue spalle. E gli altri? Crutchlow è 4° in solitaria, Bradl si è sbarazzato delle ucati di Dovizioso e Hayden, Pirro è 9° con Iannone e Petrucci attualmente in zona punti.

Al 13esimo dei 23 giri previsti Lorenzo fa il vuoto: 1’47″929, in un attimo porta a 2″ il vantaggio rispetto alle Honda ufficiali di Pedrosa e Marquez con il primo che sembra in difficoltà a tener testa allo scatenato compagno di squadra. La dimostrazione arriva a cinque giri dal termine con un sorpasso capolavoro di Marquez alla discesa della “Casanova-Savelli”: un sorpasso da Campione, ma un errore da “principiante” allo stesso punto pochi giri più tardi lo costringe alla resa. Secondo clamoroso colpo di scena della corsa, l’ultimo di una gara dominata da Jorge Lorenzo, in trionfo con a seguire Dani Pedrosa, Cal Crutchlow, Stefan Bradl, le Ducati di Dovizioso, Hayden e Pirro con Espargaro nuovamente in trionfo tra le CRT.

MotoGP World Championship 2013
Autodromo Internazionale del Mugello, Classifica Gara

01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 23 giri in 41’39.733
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 5.400
03- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 6.412
04- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 19.321
05- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 19.540
06- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 26.321
07- Michele Pirro – Ducati Test Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 38.144
08- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 39.802 (CRT)
09- Bradley Smith – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 40.243
10- Hector Barbera – Avintia Blusens – BQR FTR – + 48.392 (CRT)
11- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 48.480 (CRT)
12- Danilo Petrucci – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 1’13.708 (CRT)
13- Andrea Iannone – Energy T.I. Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 1’14.601
14- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’21.249 (CRT)
15- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – ART GP13 – + 1’25.738 (CRT)
16- Yonny Hernandez – Paul Bird Motorsport – ART GP13 – + 1’27.339 (CRT)
17- Michael Laverty – Paul Bird Motorsport – PBM 01 – + 1’27.758 (CRT)
18- Bryan Staring – GO&FUN Honda Gresini – FTR Honda MGP13 – + 1’44.424 (CRT)
19- Lukas Pesek – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 1’45.227 (CRT)

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