26 Agosto 2010

MotoGP: le scelte Bridgestone per il GP di Indianapolis

Indianapolis un circuito davvero molto particolare

Il round MotoGP di Indianapolis, che avrà luogo sulla variante MotoGP dello storico circuito statunitense, rappresenta una grande sfida per il fornitore unico del campionato, Bridgestone. Il tracciato americano, infatti, consta di tre sezioni differenti: la parte dell’ovale (circuito storico della Indy 500), la zona ricavata per le gare di Formula 1 e quella creata appositamente nel 2007 per la classe regina del motociclismo, che l’anno seguente avrebbe fatto ritorno sul suolo dello stato dell’Indiana.

Inutile dire che queste tre zone della pista sono caratterizzate da un asfalto differente, rendendo così difficile la ricerca del set-up delle moto per i team e mettendo alla prova il grip degli pneumatici. Inoltre la percorrenza in senso anti-orario della pista, porta ad una maggioranza di pieghe verso sinistra rispetto a quelle nella direzione opposta: per questi due motivi l’azienda giapponese, che ha a disposizione un notevole quantitativo di dati visto il supporto alla Formula 1, alla Indy e alla MotoGP dato negli anni (tutte e tre le serie fanno tappa ad Indy), punta su mescole prevalentemente dure e su pneumatici asimmetrici al posteriore, con la spalla destra decisamente più morbida.

Le opzioni riguardanti la spalla sinistra consteranno invece di una dura oppure di una extra-dura, mentre all’anteriore si potrà fare la scelta di una media, oppure di una dura.

“Indianapolis è un luogo storico“, afferma Hiroshi Yamada, manager del reparto motorsport Bridgestone, “ed è uno di quelli dove non vediamo l’ora di tornare, anche solo per guardare con meraviglia alla sua grandezza! Nel mezzo delle loro celebrazioni del loro centennio, vorrei congratularmi con loro per questa pietra miliare e sono contento che possiamo essere coinvolti nella storia di un così famoso circuito. L’America è un mercato importante per Bridgestone, molte persone della filiale statunitense Bridgestone faranno visita ad Indianapolis nel corso del GP, inclusi i top del management. Abbiamo molta esperienza ad Indianapolis, anche se abbiamo corso solo per due anni in MotoGP, poiché le nostre attività passate in Formula Uno lì e specialmente per il nostro coinvolgimento ancora presente nella Indycar attraverso il nostro marchio Firestone.”

“Indianapolis è un tracciato unico nel suo genere”, afferma Tohru Ubukata, manager Bridgestone del dipartimento sviluppo pneumatici, “ed è composto da tre tipi di superficie durante il giro, quella dello “Ovale”, della sezione Formula 1 e del complesso MotoGP. Le caratteristiche di queste superfici passano dall’estrema presenza di grip e abrasività ad una media scivolosità, quindi le diversità delle condizioni del tracciato rendono la vita difficile sia ai piloti che alle gomme.

Il circuito è davvero duro sul lato sinistro delle gomme posteriori, e quindi richiede delle buone prestazioni ad alte temeperature e grande resistenza all’usura attraverso le veloci curve a sinistra, specialmente nella sezione dello “oval banking”. La spalla destra, al costrario, ha bisogno di una veloce entrata in temperatura, e deve essere in grado di dare ai piloti un feeling costante attraverso le poche curve a destra. Le gomme posteriori che abbiamo scelto sono il contrario rispetto a quelle portate in Catalunya, ovvero le stesse mescole asimmetriche ma con quella più dura sulla spalla sinistra.”

Lascia un commento