21 Marzo 2011

MotoGP: le dichiarazioni dei piloti dopo la gara di Losail

I commenti dei 16 piloti protagonisti del primo round 2011

La prima gara della stagione MotoGP 2011 non poteva che vedere Casey Stoner sul gradino più alto del podio. L’australiano non ha incontrato avversari nella seconda parte di gara volando verso la vittoria all’esordio con la Honda ufficiale, lasciando a distanza Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Proprio da loro partiamo nel riportare le dichiarazioni dei piloti dopo la gara di Losail, grazie al servizio media delle squadre. Casey Stoner (Repsol Honda Team), 1°Dopo un ottimo precampionato, siamo arrivati forti al primo weekend di gara e tutto è stato un crescendo. Nel warm up ho faticato a trovare un buon feeling con la moto con il serbatoio pieno. Questo problema ha condizionato anche la prima parte di gara, ma sapevamo che con meno benzina e le gomme un po’ usurate, avremmo ripreso la piena confidenza che avevamo in prova. Dani mi ha ripassato al sesto giro ed ho deciso di seguirlo per capire dove era più forte e in quali punti più debole. Quando mi sono sentito più sicuro con la moto, avevo più grip e una migliore agilità in curva, ho deciso di spingere e prendere un vantaggio. Stasera la mia moto era fantastica, come lo è stata in ogni sessione di prove. Sono orgoglioso di correre per il Repsol Honda Team e di aver conquistato la mia prima vittoria con questi colori al debutto. È un modo perfetto per iniziare la stagione. Sono molto contento di come sono andate le cose e del lavoro del team. Grazie a Honda e un pensiero al Giappone che sta attraversando un periodo difficile“. Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing Team), 2°Penso di essere più fiero di questo podio di quanto lo sarei stato per una vittoria. Ecco come mi sento stasera! Sono fiero di me stesso e del mio team, che non si è mai arreso e ha lavorato per darmi la migliore moto possibile. Stasera in pista ho dato tutto quello che potevo dall’inizio alla fine e ad ogni giro ero veramente al limite. Ad un certo punto sono quasi caduto ma sono riuscito a stare in moto e a finire secondo. Più di così, stasera, non potevo fare“. Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), 3°Sono deluso non per la gara, ma per i problemi che ho avuto nuovamente al braccio sinistro. Già in prova avevo sentito qualcosa, ma non credevo che potesse essere così grave: alla fine non riuscivo a stringere con forza i semimanubri, negli ultimi 7-8 giri non potevo usare la frizione e soffrivo molto. La moto è stata perfetta per tutta la durata della gara, avevo la possibilità di vincere ma ho faticato molto, è stata una delle gare più dure della mia vita. Non so cosa posso fare perché dopo il periodo di riposo di questo inverno doveva essere tutto risolto. Ho fatto gli esami e tutto andava bene, così adesso non so cosa devo fare. Mi dispiace per il team perché la moto andava molto bene, veloce e perfetta anche in curva. Sono orgoglioso di come ho guidato, ho combattuto con Casey su questa pista come nessuno ha mai fatto prima, ma sono preoccupato per quanto riguarda il futuro. Tra due settimane saremo in Jerez con una moto molto veloce e su una pista dove sono molto forte, ma non so cosa succederà“. Andrea Dovizioso (Repsol Honda Team), 4°Ho finito con un po’ di amaro in bocca ma complessivamente è stata una buona gara. Nei primi giri pensavo di potermi giocare il podio e sono soddisfatto di come ho girato per tutta la gara, tanto che ho fatto il miglior tempo all’ultimo giro. Dobbiamo migliorare ancora per stare con Casey e Dani ma ci manca poco. La moto ha lavorato in modo costante per tutta la gara, ho perso però tempo nella battaglia con Simoncelli che a mio parere ha fatto un sorpasso un po’ al limite. Questo è stato il momento critico della corsa perché abbiamo perso quel poco che è bastato a non permetterci di lottare per il podio fino alla fine. Voglio ringraziare il team per il lavoro fatto. Sono anche contento della mia condizione fisica perché sono arrivato in fondo senza problemi di affaticamento nonostante questa pista sia molto impegnativa da questo punto di vista“. Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), 5°Sono felicissimo! Nei primi giri ero agitatissimo, era troppo bello lottare con i primi della classe e mi sono imposto di stare tranquillo altrimenti rischiavo di non terminare la gara. Scherzi a parte sono molto contento perché pensavo di poter girare in 1’ 56” e mai avrei pensato di scendere al di sotto. Ad un certo punto quando ho passato Dovizioso pensavo di avere la possibilità di andare a prendere Lorenzo però ho fatto un piccolo errore che mi ha fatto perdere il ritmo. Poi alla fine anche nella lotta con Dovizioso ero leggermente meno veloce di lui con le gomme meno performanti e ho ceduto il passo. E’ stato comunque bello vedere gli altri da vicino ed è sicuramente stata la mia più bella gara non come risultato assoluto ma come consistenza e per il distacco dal primo. Adesso non ci resta che fare un ulteriore passo avnti nelle prossime gare e sono sicuro che ci divertiremo con il Team ed i ragazzi che hanno fatto un bellissimo lavoro“. Ben Spies (Yamaha Factory Racing Team), 6°La prima gara della stagione è andata. Non è stata una gara perfetta, soprattutto perchè subito alla prima curva ho rischiato di essere buttato fuori e poi sono rimasto intrappolato dietro a Barbera e a Rossi che stavano lottando e mi hanno fatto perdere il contatto con la testa della gara. A parte questo, è stata una buona gara. Ho fatto fatica a superare Valentino perchè stava guidando veramente bene e non è esattamente uno facile da superare… Quando l’ho passato sono riuscito ad abbassare il tempo sul giro, quindi rimane il rammarico per non essere partito bene. Ora pensiamo a Jerez, tra due settimane. La prima gara se n’è andata, non ce l’ho fatta ad entrare nei primi cinque ma sono comunque buoni punti per la classifica. Sono contento“. Valentino Rossi (Ducati Marlboro Team), 7°Sicuramente non siamo qui per fare dei settimi posti, ma ci sono anche cose positive in questa gara, a partire dai tempi perché abbiamo girato abbastanza forte. Ho fatto una gran partenza ed è stata una bella sensazione, perché questa moto ha i cavalli che servono per scattare bene. Poi ho fatto un errorino alla prima curva ed è un peccato perché sono rimasto bloccato dietro a Barbera per alcuni giri, altrimenti avrei potuto stare più vicino a Simoncelli e Dovizioso dato che comunque c’è stata una fase in cui giravo come loro. Non li avrei battuti, perché a fine gara non riesco più a guidare come si deve, e non parlo solo della Ducati perché anche l’anno scorso, dopo l’incidente, nella seconda parte di gara avevo gli stessi problemi, ed essendo le due moto abbastanza diverse significa che sono proprio io a non essere ancora fisicamente a posto. Non c’è solo questo naturalmente, dobbiamo anche migliorare la moto perché dall’anno scorso gli altri hanno fatto un passo in avanti evidente. Però in questi test e in questa gara abbiamo capito tanto, abbiamo già dato delle indicazioni molto precise su quello che c’è da fare a lungo termine per migliorare per la seconda parte della stagione. A breve termine invece lavoreremo sul set up, continueremo a fare esperienza e io continuerò ad allenarmi e a fare tutto il possibile per recuperare fisicamente“. Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3), 8°Non potevo fare di più. La squadra mi ha dato la miglior moto possibile e io sono stato felice di come ho guidato oggi: chiudere nella top-8 è un risultato abbastanza positivo tenendo conto dei piloti davanti a me, sostanzialmente ci siamo riconfermati dopo i risultati delle prove. La partenza è stata buona, ad un certo punto ho addirittura pensato alla top-6, ma non ero in grado di lottare con Spies e Rossi che guidavano bene anche se ci ho pensato“. Nicky Hayden (Ducati Marlboro Team), 9°Non sono partito bene e quando De Puniet mi è caduto praticamente davanti l’ho evitato per un pelo ma per farlo ho dovuto praticamente fermarmi. Sono ovviamente contento di aver evitato il contatto ma in quel momento ho perso tantissimo. Ho cominciato una lunga risalita fino a raggiungere la nona posizione e poi ho continuato a spingere per provare a prendere anche Colin (Edwards). Mi sarebbe piaciuto un duello all’ultimo giro con lui ma non ce l’ho fatta. E’ stata una settimana molto dura per me, sia in pista sia fuori, ma tutti i ragazzi della mia squadra stanno lavorando e dando il massimo, sono i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene. Quindi non sono contento del risultato di oggi, ma sono partito molto indietro ed ho migliorato giro dopo giro sino a segnare il mio miglior tempo nell’ultima tornata. Abbiamo tanto lavoro da fare ma è solo la prima gara“. Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini), 10°Quando sulla linea di partenza prima del via è stato fatto un minuti di silenzio nel ricordo della recente tragedia giapponese ero fortemente emozionato, è stato bello ed a nome del mio popolo voglio rimgraziare tutti quanti ci sono vicini in questi tristi momenti. La mia gara è stata difficile per la partenza alquanto complicata, De Puniet mi è caduto davanti ed ho perso terreno prezioso. Poi ho preso il ritmo ed ho recuperato posizioni, peccato perché avrei potuto fare una bella gara. Comunque sono contento perché sono convinto che già dal prossimo Gran Premio miglioreremo. Il mio feeling con il Team è perfetto c’è molta armonia, credono in me ed è molto importante per crescere insieme. Voglio regalare loro risultati ed emozioni positive“. Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3), 11°Posso ritenermi abbastanza soddisfatto di questo risultato, anche se dopo le qualifiche puntavo ad un piazzamento nei primi 10. Non sono riuscito all’inizio a tenere il passo del gruppo davanti a me di Hayden e Aoyama perchè ho avuto qualche difficoltà nel passare Barbera: a sorpasso effettuato ormai erano troppo lontani. Sono stato felice di lottare per la top-10, per me è stata una gara per fare un pò di esperienza in vista della stagione. Le prossime due gare per me saranno difficili perchè non conosco i tracciati, ma spero di ripetermi“. Hector Barbera (Mapfre Aspar Team), 12°E’ stata una gara difficile. Dal primo giro ho capito che la moto non aveva lo stesso potenziale di ieri: lo stesso ho pensato dopo il Warm Up. Non ho capito cosa sia successo, non c’era grip al posteriore e questo mi obbligava ad aspettare prima di aprire il gas e non entrare troppo forte in curva. Sono deluso perchè il passo che abbiamo mostrato nelle prove non siamo riusciti a ripeterlo in gara, adesso analizzeremo l’origine del problema: di sicuro la moto non si è comportata come negli altri giorni. Siamo stati sfortunati, ma sono convinto che a Jerez andrà meglio“. Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), 13°Al via ho perso terreno per la caduta di Randy De Puniet. Stavo lottando prima con Loris Capirossi e successivamente con Toni Elias. Mi dispiace che si sono dovuti ritirare, perchè mi sarebbe piaciuto lottare con loro ed imparare di più da questa gara. Al secondo giro ho avuto un problema ai freni, per stare in pista ho perso il contatto dai piloti davanti a me e son stato costretto a recuperare. Verso la fine ho avvertito del dolore alla mano, mi mancava un pò di forza, ma cercherò di farmi trovare preparato per Jerez“. Toni Elias (LCR Honda MotoGP), ritiratoBeh… questo primo week end è stato veramente difficile per me e la squadra. Già dai test precedenti al GP abbiamo fatto una gran fatica a mettere a posto la moto e anche dopo… Abbiamo provato molte regolazioni per trovare il compromesso giusto ma alla fine il nostro ritmo è rimasto fermo a 1.58s. Lo stesso ritmo che avevo in gara dal primo giro sino alla caduta. Lo sapevamo che non si poteva fare meglio perché eravamo già al limite ma sono dispiaciuto per la caduta. Voglio cancellare questo week end e ripartire da zero a Jerez“. Loris Capirossi (Pramac Racing Team), ritiratoDeluso, ma nelle corse sono cose che possono succedere. Mi spiace molto che sia dovuto succedere con il mio nuovo compagno che non ha comunque colpe. Ripeto, nelle corse può accadere di tutto. Ora speriamo che la fortuna giri e ci venga un pò incontro. L’unico aspetto positivo è che la mano non è rotta, sentivo molto dolore e qualche preoccupazione l’ho avuta, ma a Jerez ci saremo!“. Randy De Puniet (Pramac Racing Team), ritiratoMi spiace per la caduta e per la sfortuna di aver colpito il mio compagno di box. Il pneumatico posteriore era probabilmente ancora freddo nel lato sinistro e appena ho aperto l’acceleratore la moto è partita in aria e io mi sono trovato con il muso sull’asfalto. E’ davvero un peccato perché eravamo molto fiduciosi dopo il buon warm che avevamo svolto. Non ci rimane che pensare a Jerez dove tra due settimane cercheremo di riscattare questo sfortunato fine settimana“.

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