9 Settembre 2013

Ducati 899 Panigale

La Ducati Superbike 899 Panigale presentata a Francoforte

L’introduzione dell’attesissima Ducati 899 Panigale segna un nuova era per le Superbike Ducati. Una versione “intermedia” nata e progettata per offrire tutta l’emozione della 1199 Panigale, il nuovo riferimento Superbike frutto della genialità e dell’innovazione tecnologica della casa bolognese che, in questa nuova cilindrata, si propone non solo come una supersportiva completamente a suo agio tra i cordoli di una pista, ma anche una sofisticata streetbike per l’utilizzo stradale. Il nuovissimo motore Superquadro di 898cc si presenta con alesaggio e corsa dimensionati per garantire un’ottima erogazione di potenza, capace di sviluppare 148CV (109kW) con una coppia di 10.1kgm. Il propulsore, estremamente fluido in accelerazione è, anche in questa versione, un elemento strutturale dell’innovativo telaio monoscocca, in grado di assicurare un ottimo rapporto peso/potenza esaltando la rapidità e l’agilità grazie anche ad un peso a secco di soli 169kg. Le inconfondibili linee mutuate dalla 1199 Panigale, non lasciano dubbi sul DNA di famiglia: Ducati Quick Shift (DQS), la tecnologia dei Riding Mode che comprende Ride-by-Wire, ABS a tre livelli, Ducati Traction Control (DTC) ed Engine Brake Control (EBC), confermano ancora una volta come la Panigale, splendidamente costruita, trovi proprio nell’elevata tecnologia impiegata nel progetto, un’eccellenza assoluta. Ducati, costantemente alla ricerca della perfezione, offre un prodotto ideale per chi desidera avvicinarsi con stile al mondo delle alte prestazioni motociclistiche. La 899 Panigale è disponibile nel tradizionale rosso Ducati con cerchi neri e nel bellissimo Arctic White che contrasta con i cerchi rossi. Ducati si è impegnata con grande passione per spostare ulteriormente in alto sia in pista che in strada il livello di sviluppo del concetto Panigale e, la nuova 899 Panigale, è il risultato di questi sforzi. La nuova supersportiva Bolognese rappresenta una versione intermedia di moto sportiva che tuttavia rientra a pieno titolo nelle supersportive ad alte prestazioni, storicamente l’obiettivo principe per gli ingegneri Ducati. Con particolare attenzione a tutto ciò che può rendere una moto sempre più facile nel suo utilizzo, come una sella maggiormente imbottita e una trasmissione finale più corta per renderla ancora più gestibile ai medi regimi, il nuovo modello rappresenta un mix di successo tra autentiche prestazioni e facilità nell’utilizzo stradale, offrendo davvero il meglio in perfetto stile Italiano. L’innovativa soluzione del telaio monoscocca assieme al nuovo bicilindrico 899 “Superquadro” usufruiscono dell’elettronica sviluppata nell’ambito delle competizioni per ribadire ulteriormente la filosofia di una moto “nata per la pista ed educata per la strada”, ulteriore conferma di quanto l’innovazione tecnologica, maturata partecipando al campionato mondiale, contribuisca in maniera sostanziale e significativa al miglioramento delle moto stradali e alla loro sicurezza. Con un semplice clic, si attivano tre differenti Riding Mode che offrono altrettante combinazioni di diverse tecnologie al vertice della categoria: ABS sportivo di ultima generazione, Ducati Traction Control (DTC), Ducati Quick-Shift (DQS), Engine Brake Control (EBC) Ducati di derivazione sportiva e il Ride-by-Wire (RbW), tutti programmati per fornire al pilota un’assistenza elettronica in grade di garantire puro piacere di guida e grande fluidità. Come per la 1199 anche la 899 Panigale infrange la tradizione delle Superbike Ducati, affiancando al numero, che da sempre contraddistingue i modelli sportivi Ducati, il nome del quartiere bolognese sede storica della Ducati, rafforzando così il legame con il territorio. In una parte d’Italia denominata “Motor Valley”, dove il mito delle corse e delle prestazioni scorre nelle vene di un popolo di appassionati, Ducati sottolinea con orgoglio la sua vocazione di ambasciatore del “Made in Italy” e rende omaggio a questa unica e speciale regione, dedicandogli la sua ultima generazione di Superbike. Ogni minimo particolare della 899 Panigale è un tributo alla leggendaria tradizione sportiva nella quale Ducati affonda le sue radici: i suoi componenti non sono soltanto efficienti e funzionali ma anche minimalisti, essenziali, splendidamente realizzati fino a diventare opere d’arte motoristica. Basta salire in sella alla 899 Panigale e impugnarne il manubrio per avvertire lo spirito della competizione pura. La testa di sterzo finemente conformata con cavità create per la massima riduzione del peso evoca alla prima occhiata un’alta espressione della tecnica ingegneristica italiana. Le pompe radiali di freni e frizione, il blocchetto elettrico ed il comando gas elettronico (parte integrante del sistema Ride-by-Wire) comunicano una sensazione di minimalismo e cura dei dettagli, ulteriormente amplificata dalla presenza del telaietto anteriore e dalla strumentazione minimalista. Il proiettore a sorgenti convenzionali e luce di posizione LED, è una vera parte integrante dei condotti di aspirazione frontali. I doppi gruppi ottici posteriori si integrano in perfetta armonia con gli sfoghi d’aria presenti nel gruppo sella-codone e, una volta accesi, creano un suggestivo effetto, esaltato dalle luci stop a LED. Anche gli indicatori di direzione anteriori sono a LED integrati negli specchietti, così come perfettamente integrata nel gruppo porta targa è la luce targa, anch’essa a LED. I condotti di aspirazione anteriori alimentano prevalentemente l’airbox, mentre un piccolo parzializzatore devia il flusso d’aria all’interno della carena per garantire anche un efficace raffreddamento dell’elettronica di bordo. L’elegante conformazione della sella e del codino sono messe in evidenza anche dalla posizione dell’impianto di scarico che sottolinea l’assetto aggressivo degno di una vera Superbike Ducati. Motore Il Superquadro 899 L’ultimo propulsore Ducati, il Superquadro 899, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella concezione e nella tecnologia dei motori bicilindrici, in grado generare prestazioni di assoluto rilievo garantendo al tempo stesso un’erogazione di potenza morbida e corposa. Con 148CV (109kW) @10.750 giri e con una coppia di 10.1kgm @9.000 giri, questo motore raggiunge un perfetto equilibrio tra guidabilità e fluidità di erogazione grazie alla scelta di specifiche misure di alesaggio e corsa: 100mm x 57.2mm. Questo bicilindrico desmodromico ad L di 90° integrato totalmente con il telaio monoscocca, eredita il disegno strutturale del motore che equipaggia il 1199 e, come per il modello di cilindrata superiore, consente di allungare i principali intervalli di manutenzione ad un intervallo di 24.000km Architettura del motore Seguendo la significativa evoluzione avvenuta con la 1199 Panigale, il motore della 899 è stato ideato come elemento strutturale del telaio grazie ad una architettura completamente rivista per garantire la miglior progettazione possibile in termini di distribuzione del peso e rigidezza. I cilindri, sempre disposti a 90° l’uno rispetto all’altro, sono ruotati all’indietro intorno all’asse dell’albero motore, fino ad ottenere un angolo di 21° tra il cilindro anteriore e il piano orizzontale. Ciò ha consentito di collocare il motore più avanti per ottimizzare la distribuzione dei pesi tra l’anteriore e il posteriore ed ottenere quindi il perfetto posizionamento dei punti d’attacco delle teste nel telaio monoscocca della Panigale. I carter del motore, ottenuti per pressofusione sottovuoto grazie alla tecnologia Vacural® (che garantisce massimo risparmio di peso, spessori delle pareti omogenei e resistenza meccanica superiore), sono modellati in maniera tale da incorporare la camera d’acqua attorno alle canne del cilindro. Il motore Superquadro è dotato di canne con rivestimento nicasil, inserite nei fori di alloggiamento del basamento durante le fasi iniziali di montaggio. Questa progettazione consente di fissare la testa direttamente sul carter, coniugando le necessità di rigidezza della struttura del motore con un vantaggio notevole in termini di compattezza dimensionale dello stesso. Le canne, con le loro pareti sottili, rendono inoltre possibile un efficace scambio termico con il refrigerante che scorre lungo le pareti. Il coperchio frizione, i coperchi delle teste e la coppa olio sono tutti pressofusi in lega di alluminio. Come nel motore di cilindrata superiore, anche il motore della 899 è caratterizzato dall’uso di bronzine di banco per l’albero motore, questo permette di incrementare il diametro dei perni di banco dell’albero motore, offrendo contemporaneamente un aumento della sezione del basamento nella zona circostante i supporti di banco, in modo da massimizzare la rigidezza e la resistenza meccanica adeguandola all’erogazione di potenza estrema del Superquadro. La lubrificazione dei perni di banco avviene mediante olio in pressione immesso attraverso opportune canalizzazioni interne del basamento. In questo modo si assicura l’efficiente lubrificazione del albero motore, seguita da un rapido recupero dell’olio grazie ad una pompa a lobi che mette in depressione il vano imbiellaggio come nei motori utilizzati per le competizioni MotoGP. La pompa è movimentata da un albero trascinato da una cascata di ruote dentate realizzate in uno speciale tecno-polimero ad alta resistenza e mantiene la zona del carter motore sottostante i pistoni in condizioni controllate di depressione costante, riducendo la resistenza che l’imbiellaggio incontra nel suo moto rotatorio a regimi molto elevati ed assicurando un’efficace recupero dell’olio di lubrificazione in qualsiasi condizione di utilizzo del motore. Precisione “Supermedia” Nel calcolare la configurazione ottimale per una versione 899 del “Superquadro”, gli ingegneri di Ducati hanno optato per un alesaggio e corsa da 100mm x 57.2mm. Il disegno della camera di combustione consente comunque diametri valvole importanti: 41.8mm per quella di aspirazione e 34mm per quella di scarico. Le performance che ne derivano vedono quindi una potenza massima di 148CV (109KW) a 10.750giri/min e una coppia da 10.1kgm a 9.000giri/min. Le valvole sono comandate da bilancieri di derivazione sportiva, “superfiniti” e rivestiti con un coating speciale DLC (Diamond-like Carbon) per ridurre l’attrito e aumentare la resistenza a fatica. L’efficienza volumetrica della 899 Panigale è ottenuta grazie anche all’aiuto dei corpi farfallati di sezione ovale di diametro equivalente a 62mm. I corpi farfallati vengono comandati mediante un sistema full Ride-by-Wire in modo indipendente l’uno dall’altro e sono dotati di un iniettore per cilindro disposto sotto la farfalla. Il nuovo motore inoltre eredita dalla 1199 il sistema di aria secondario che consente prestazioni elevate contenendo efficacemente i livelli di HC e CO eliminando quindi eventuali frazioni di carburante incombusto. Inconfondibile Desmo Le valvole nel sistema Desmo Ducati vengono chiuse meccanicamente con una tecnica e una precisione analoghe a quelle della fase di apertura, consentendo di realizzare i profili delle camme più spinti e fasature “estreme” che permettono il raggiungimento delle prestazioni target richieste al progetto. Questo sistema, utilizzato su tutti i modelli Ducati, dimostra la sua validità anche sulle Superbike e le Desmosedici MotoGP di Ducati Corse. L’esigenza di dover comandare le valvole di grade diametro a regimi elevati con il sistema Desmodromico, ha spinto i progettisti a sostituire l’originale trasmissione a cinghia, già montata sulla prima Ducati Pantah nel 1979, con una configurazione mista a catena e ingranaggi. Una catena collega l’albero motore ad una ruota di rinvio montata sulla testa. La ruota presenta una doppia dentatura: quella che riceve il moto dalla catena e quella che trasmette il moto alle due ruote dentate fissate rispettivamente sugli alberi a camme di aspirazione e scarico. Il posizionamento degli ingranaggi alle estremità degli alberi a camme è variabile all’interno di asole di regolazione per la massima precisione di fasatura. La distribuzione a catena consente quindi un’efficiente trasmissione del moto tra albero motore e rinvio alberi a camme e, grazie alla regolazione automatica del tensionamento, garantisce affidabilità costante e riduzione dei costi di manutenzione ordinaria. All’estremità dell’albero a camme di scarico di ogni testa è collocato un decompressore centrifugo. In fase di avviamento, il dispositivo permette di modificare il profilo del lobo di apertura dell’albero a camme, determinando una leggera alzata della valvola in grado di scaricare parte della miscela contenuta nella camera di combustione durante la fase di compressione del motore. Tale effetto permette quindi di ridurre la resistenza offerta al moto del pistone nella fase di compressione. Una volta avviato il motore, l’incremento dei giri e la relativa forza centrifuga modificano la configurazione del dispositivo, annullando quindi l’effetto di alzata valvola e riportando il motore nelle normali condizioni di funzionamento. Questo ingegnoso dispositivo facilita l’avviamento del motore Superquadro senza dover ricorrere ad una batteria più potente ed a un motorino d’avviamento di grandi dimensioni, e ciò ha consentito di ridurre il peso complessivo del veicolo. Questo sistema sottolinea ulteriormente lo sforzo sinergico compiuto da ingegneri e progettisti alla ricerca esasperata del risparmio di peso. Trasmissione Il motore 899 Superquadro, utilizza lo stesso cambio della 1199 Panigale capitalizzando il grande lavoro portato avanti incrementando la quota d’interasse degli alberi del cambio a sei marce e consentendo l’utilizzo di ruote dal diametro maggiorato e di resistenza superiore per la trasmissione della potenza erogata. Telaio Tecnologia monoscocca La ciclistica della 899 Panigale rappresenta un ulteriore passo avanti compiuto da Ducati nel settore del design motociclistico: diversi componenti sono stati integrati per ricavarne un elemento unico, compatto e leggero, che esalta la postura del pilota perfezionando il triangolo ergonomico. La struttura monoscocca, estremamente compatta, integra l’airbox contribuendo in maniera fondamentale alla riduzione del peso complessivo portandolo ad un incredibile valore di riferimento per il settore pari a 169kg a secco. La compatta struttura monoscocca, fusa in alluminio per aumentarne le caratteristiche di resistenza, utilizza il motore Superquadro come elemento strutturale fissato direttamente alla testa del motore e, nella parte anteriore, alloggiano due boccole in alluminio nelle quali, a loro volta, sono inseriti i cuscinetti del cannotto di sterzo. Oltre ad assolvere alla funzione classica di telaio, il monoscocca funge anche da air-box (al suo interno sono infatti alloggiati, oltre al filtro dell’aria, i corpi farfallati ed il circuito carburante completo di iniettori), sfruttando il fondo del serbatoio di 17 litri di capacità realizzato in acciaio, come coperchio di chiusura. Questo permette, ancora una volta, di utilizzare un solo componente capace di svolgere le funzioni di due. Se per i cilindri è stata mantenuta la configurazione bicilindrica a L a 90° caratteristica di Ducati, la parte termica del motore è stata ruotata all’indietro consentendo agli ingegneri di modificare l’equilibro dei pesi tra anteriore e posteriore. Ciò consente inoltre una geometria di sterzo con 24° di inclinazione del cannotto e 96mm di avancorsa. Il nuovo forcellone bi-braccio, interamente realizzato in fusione d’alluminio, fissa l’interasse a 1.426mm e portando la distribuzione dei pesi sulla 899 Panigale a 52% all’anteriore e 48% al posteriore. Con l’impianto di scarico riposizionato sotto il motore, il telaietto posteriore a traliccio in acciaio, contribuisce alla linea filante del retrotreno e si fissa direttamente al motore Superquadro, mentre il telaietto anteriore in alluminio, è direttamente collegato alla monoscocca e fornisce un solido appoggio per il proiettore, il cruscotto e il cupolino. Questa centralizzazione delle masse migliora in maniera sostanziale l’agilità complessiva del veicolo. Sospensioni La 899 Panigale è equipaggiata con una forcella Showa BPF da 43mm completamente regolabile nel freno idraulico in compressione ed estensione e nel precarico molla. I foderi forcella nella colorazione gray titanium alloggiano steli cromati su cui sono fissate pinze freno radiali. La forcella Showa Big Piston Fork (BPF) migliora sensibilmente il controllo del freno idraulico alle basse velocità facendo arrivare olio ad una pressione inferiore riducendo quindi la quantità di fluido necessario di compressione ed estensione. Da questa innovativa soluzione progettuale deriva un miglioramento delle prestazioni della sospensione stessa ed un significativo risparmio di peso rispetto a forcelle di tipo tradizionale. Il pacchetto anteriore è completato dall’ammortizzatore di sterzo. Per la sospensione posteriore affidata ad un monoammortizzatore Sachs completamente regolabile, è previsto il montaggio laterale, pratico ed elegante. Questo posizionamento inedito rende il gruppo perfettamente accessibile per le regolazioni del precarico molla in compressione ed estensione disegnato con un link progressivo che agisce direttamente sul forcellone bi-braccio. Impianto frenante Bosch Brembo con sistema ABS a 3 livelli La 899 Panigale è equipaggiata con un impianto frenante Brembo dotato di sistema ABS Bosch 9MP, parte integrante del Ducati Safety Pack (DSP), che associa la sicurezza più avanzata a prestazioni frenanti ben collaudate, ulteriormente migliorate grazie all’integrazione completa con i Riding Mode: la 899 Panigale si colloca ad un livello di assoluto rilievo in fatto di efficienza frenante. I livelli programmati sono 3: il livello 1 consente l’applicazione dell’ABS soltanto all’anteriore ed è dedicato al Riding Mode “Race”, perfetto per l’uso in pista, mentre il livello 2 che contraddistingue il Riding Mode “Sport”, garantisce elevate prestazioni frenanti con ridotto controllo del sollevamento nell’uso sportivo stradale. Il livello 3, abbinato al Riding Mode “Wet” offre la massima stabilità in frenata e massimo controllo del sollevamento del posteriore. L’ABS è comunque disinseribile dal cruscotto in qualsiasi Riding Mode selezionato e consente la memorizzazione e riattivazione delle impostazioni salvate al successivo Key-On. L’impianto anteriore è caratterizzato da una coppia delle nuove doppie pinze radiali monoblocco M4.32 Brembo azionate da una pompa freno radiale ad alte prestazioni. All’anteriore, i dischi sono da 320 mm, mentre al posteriore troviamo un singolo disco da 245 mm di diametro su cui lavora un’unica pinza Brembo. Ruote e pneumatici La 899 Panigale monta ruote a 10 razze, con cerchi da 3,5 pollici all’anteriore e 5,5 pollici al posteriore che consentono rapidi cambi di direzione e ottime performance in accelerazione e frenata. I cerchi della 899 Panigale ‘calzano’ gli pneumatici Pirelli Diablo Rosso Corsa: 120/70 ZR17 all’anteriore e l’agile 180/60 x ZR17 al posteriore. Disegnati per essere pneumatici ad alte prestazioni sia per l’utilizzo stradale che in pista, i Pirelli Diablo Rosso Corsa sono la scelta perfetta per la 899 Panigale capaci di garantire un ottimo grip a moto inclinata e in uscita di curva. Sviluppata con la tecnologia Pirelli maturata in Superbike, lo pneumatico posteriore utilizza una copertura multi-compound a tre zone capace di ottimizzare l’area di contatto e garantendo quindi la massima aderenza in strada e in pista. Tecnologia elettronica L’avanzatissimo pacchetto elettronico presente sulla 899 Panigale comprende i Ducati Riding Mode che ora intervengono su ABS, Ducati Traction Control (DTC), Ducati Quick Shift (DQS), Engine Brake Control (EBC) e il Ride-by-Wire (RbW). I Riding Mode Ducati I Riding Mode di Ducati hanno segnato un punto di svolta nel settore dell’ingegneria motociclistica consentendo di scegliere fra tre modalità preimpostate per offrire un assetto perfettamente adattabile al pilota e alle condizioni ambientali. Ciascun Riding Mode è programmato per variare istantaneamente il “carattere” della moto intervenendo – anche durante la marcia – sui livelli di ABS, DTC e EBC oltre che sui Power Mode ovvero sulle diverse curve di erogazione della potenza. Le modalità disponibili sono il risultato della combinazione di tecnologie dedicate estremamente avanzate. Il sistema di acceleratore elettronico Ride-by-Wire (RbW) è in grado di amministrare tre diverse curve di erogazione della potenza, denominate Power Mode. Il DTC (Ducati Traction Control) utilizza otto diversi livelli di interazione per massimizzare il controllo riducendo lo slittamento dello pneumatico posteriore e la centralina Bosch 9MP a tre livelli garantisce la massima efficienza anti-bloccaggio dei freni. Infine, l’EBC (Engine Brake Control) effettua il monitoraggio della decelerazione dell’albero motore nelle frenate estreme e regola l’apertura delle farfalle del sistema RbW per mantenere un’aderenza ottimale. Riding Mode Race: selezionando il Riding Mode Race, il pilota può contare sul Power Mode “High” che offre 148CV di potenza, con una risposta diretta del motore all’apertura del gas. La modalità Race riduce anche il livello di intervento del DTC, predispone l’EBC per prestazioni agonistiche e l’ABS per l’attivazione al solo anteriore con riduzione del meccanismo anti-sollevamento del posteriore. Riding Mode Sport: selezionando il Riding Mode Sport, il sistema seleziona il Power Mode “Med” che offre 148CV di potenza ma una risposta più dolce del motore all’apertura del gas. Nella modalità Sport, il livello d’intervento del DTC è leggermente superiore, l’EBC è predisposto per prestazioni sportive e l’ABS è attivo sia all’anteriore che al posteriore con potenziamento del meccanismo anti-sollevamento del posteriore. Riding Mode Wet: il Riding Mode Wet mette a disposizione del pilota, su strada o in pista, il Power Mode “Low” con 110CV di potenza ed una risposta del motore all’apertura del gas ulteriormente addolcita. Il livello d’intervento del DTC è quello massimo, ECB adeguato alle condizioni ambientali, taratura dell’ABS più “invasiva” sia in termini di anti-bloccaggio che di anti-sollevamento del posteriore. Strumentazione La 889 Panigale è dotata di un nuovo e compatto quadro comandi con display LCD che visualizza nero su bianco numerose informazioni con la possibilità di customizzare da parte dell’utente, l’intensità della retroilluminazione scegliendo tra tre diversi livelli preimpostati. L’indicazione dei giri/min (0-12.000) è di facile lettura grazie a un grafico a barre semicircolare posizionato nella parte alta del display, con il dato velocità ben in evidenza al centro. I tre Riding Mode, Race, Sport e Wet, visualizzati a sinistra dell’indicazione di velocità del veicolo, vengono fatti scorrere agevolmente utilizzando sul blocchetto di sinistra del manubrio, il pulsante di rientro indicatori. Una volta selezionato un Riding Mode, i livelli corrispondenti di EBC, DTC e ABS appaiono sulla destra del dato velocità del veicolo e, al di sopra di essi, vengono visualizzate ulteriori voci per confermare l’attivazione delle funzioni Cronometro, DDA o DQS. Ancora più a sinistra dei tre Riding Mode, è presente sullo schermo un indicatore marce numerico, una voce che conferma l’attivazione del sistema GPS per la registrazione dei tempi sul giro (se è fornito dell’accessorio DDA – Ducati Data Analizer) e un’icona di servizio che ricorda le scadenze della manutenzione programmata. La temperatura del liquido di raffreddamento motore è visualizzata in basso e nella parte centrale dello schermo, con ai lati due finestre rettangolari contenenti ulteriori dati che possono essere visualizzati facendo scorrere con due pulsanti posizionati al di sopra e al di sotto del pulsante di ritorno frecce posto sul blocchetto di sinistra del manubrio. Il pulsante superiore permette di scorrere la finestra di sinistra visualizzando il totale chilometri, trip A, trip B, autonomia residua, durata del viaggio, orario e tempo sul giro, mentre il pulsante inferiore permette di scorrere la finestra di destra mostrando temperatura aria, consumo istantaneo, consumo medio e velocità media. Nella parte superiore a sinistra del cruscotto, icone luminose forniscono, da sinistra a destra, indicazioni relative a freccia sinistra, elettronica del motore, ABS disattivato e folle, mentre le icone che partono dall’alto a destra del cruscotto, da destra a sinistra, corrispondono alla freccia destra, riserva carburante, abbaglianti e pressione dell’olio. Tra queste due fasce di indicazioni luminose, una striscia di spie rosse situate entro il campo visivo periferico del pilota, segnala in maniera progressiva il raggiungimento del fuorigiri del motore, fino ad accendere anche l’indicatore principale del fuorigiri, sotto forma di una spia rossa nella parte centrale superiore del display. Sotto la barra di indicazione principale del fuori giri, in posizione superiore centrale, si trova una seconda barra che si illumina di arancione per segnalare l’interazione del DTC. A moto ferma, il display della 899 Panigale funge anche da quadro comandi altamente fruibile, consentendo di personalizzare e poi salvare le impostazioni di ABS, EBC, DTC, DQS e RbW all’interno di ciascun Riding Mode. Inoltre, la funzione cronometro, gestibile manualmente con il pulsante di lampeggio abbaglianti posto sul blocchetto elettrico sinistro (o automaticamente con il DDA+ con funzione GPS, disponibile come accessorio), può visualizzare gli ultimi 30 giri registrati, tenedo in memoria ogni volta anche il numero del giro e la velocità e regime massimi raggiunti durante il giro stesso. Ducati Traction Control (DTC) Il sistema DTC, un grande successo Ducati, è stato ulteriormente perfezionato per la 899 Panigale e completamente integrato nel pacchetto dell’elettronica dei Riding Mode. Sfrutta la logica software messa a punto per i modelli Ducati Corse utilizzati nei Campionati del Mondo MotoGP e Superbike e consente di scegliere tra otto profili, sviluppati per rispondere ad ogni condizione ambientale. Il sistema, accessibile dal blocchetto elettronico posto a sinistra e visualizzabile sulla strumentazione, consente di scegliere tra gli otto profili disponibili: ciascuno di essi è stato programmato per gestire lo slittamento del posteriore classificato in valori da uno a otto. Se il livello otto aiuta ad acquisire sicurezza, attivandosi al minimo rilevamento di slittamento con un elevato grado di interazione, il livello uno, riservato a piloti molto esperti, è caratterizzato da maggior tolleranza e quindi da minimo intervento. Il sistema DTC e il livello selezionato sono costantemente visualizzati sul display, per ricordare al pilota qual è l’attuale livello di interazione in seguito a una modifica del Riding Mode selezionato. Una volta selezionato un profilo adatto alle condizioni della strada o della pista e commisurato allo stile di guida, sensori posti sulle ruote anteriore e posteriore effettuano comparazioni del differenziale di velocità per rilevare interruzioni della trazione posteriore (slittamento o wheel spin). Il DTC sceglie poi la miglior combinazione tra due diversi tipi di correzioni elettroniche istantanee, calcolate in base a dati provenienti da multiple informazioni. La prima fase di interazione “leggera” del sistema viene gestita da un software ad alta velocità che realizza correzioni elettroniche istantanee della fasatura di accensione, determinando diversi valori di ritardo dell’accensione per ridurre l’erogazione di coppia del motore. Se il software del DTC rileva che la prima fase di interazione “soft” del sistema risulta insufficiente a controllare lo slittamento, esso continua a ritardare l’accensione e ordina alla centralina di comando del motore di attivare una procedura di taglio dell’iniezione ad incremento costante, fino al taglio dell’iniezione completo, se richiesto. Durante entrambe le fasi di interazione, una spia arancione, situata entro il campo visivo periferico del pilota vicino il margine superiore del cruscotto, si illumina per segnalare l’attivazione del DTC. Man mano che il sistema rileva che il differenziale di velocità tra le due ruote si va gradualmente riequilibrando, esso ripristina in maniera incrementale la mappatura originale. Questo ripristino “morbido” e attentamente programmato dell’erogazione è il segreto del funzionamento eccezionalmente fluido del sistema. Ducati Quick Shift (DQS) Ducati ha incluso nella dotazione standard della 899 Panigale il cambio elettronico Ducati Quick Shift (DQS) che consente un istantaneo cambio marcia. Solitamente impiegato nelle competizioni, il dispositivo consente di inserire le marce senza l’utilizzo della frizione e mantenendo il gas aperto, facendo risparmiare preziose frazioni di secondo e contribuendo in maniera significativa a ridurre i tempi sul giro ma anche particolarmente comodo e efficace nell’uso stradale. Il sistema DQS che può essere disinserito permettendo un utilizzo classico del cambio, oltre a minimizzare i tempi di cambiata, favorisce un flusso d’aria ininterrotto attraverso i corpi farfallati durante l’intero processo di passaggio a marce superiori. Il sistema comprende un microinterruttore integrato nel cinematismo della leva del cambio che, in corrispondenza dell’azionamento del cambio per le cambiate in salita, invia un segnale alla centralina di controllo motore. La centralina rileva istantaneamente la marcia ed il valore di apertura dell’angolo farfalla, interviene tagliando sia accensione che iniezione per un intervallo di tempo dell’ordine dei millesimi di secondo Questa interruzione della trazione calcolata elettronicamente permette di cambiare marcia senza dover intervenire sulla frizione o chiudere il comando del gas. Engine Brake Control (EBC) L’EBC (Engine Brake Control) è stato messo a punto da Ducati Corse per aiutare i piloti ad ottimizzare la stabilità dei veicoli in condizioni estreme di ingresso in curva, bilanciando le coppie positiva e negativa o retrograda alle quali è sottoposto lo pneumatico posteriore in condizioni di applicazione intensiva del freno motore. L’EBC effettua il monitoraggio della posizione della farfalla, della marcia selezionata e della decelerazione dell’albero motore durante le frenate estreme e regola con precisione le aperture della farfalla stessa grazie al sistema full RbW per equilibrare le coppie applicate allo pneumatico. L’EBC personalizzabile su 3 differenti livelli in ogni Riding Mode, è dotato di un sistema operativo accessibile dal cruscotto ed è integrato nei suoi tre Riding Mode per assistere ulteriormente il pilota in maniera straordinariamente efficiente. Ducati Data Analyser-ready La 899 Panigale è predisposta per l’utilizzo del Ducati Data Analyser+ (DDA+) disponibile come accessorio Ducati Performance. Esso consiste in un software e di una chiavetta USB di recupero dati che registra le prestazioni della moto e pilota, presentando graficamente specifici canali di dati. DDA+ rappresenta l’ultima generazione del Ducati Data Analyser e include la funzione GPS che registra automaticamente i tempi sul giro ogniqualvolta la 899 Panigale taglia la linea del traguardo in un circuito. Quando il pilota preme il pulsante di lampeggio proiettori, il sistema altamente innovativo registra le coordinate relative a tale posizione e provvede poi a registrare ogni tempo sul giro successivo al completamento delle varie tornate. Il DDA, strumento essenziale sulle moto da corsa, consente di registrare numerosi canali di dati tra cui apertura del gas, velocità del mezzo, regime del motore, marcia selezionata, temperatura del motore, distanza percorsa, giri e tempi sul giro. È stato introdotto un canale dedicato per la registrazione dell’indice DTC, presentandolo come una traccia grafica che mostra l’entità dell’interazione da parte del DTC in fase di slittamento del posteriore. Dopo un giro in moto o una sessione in pista, i dati sono scaricabili per confrontare e analizzare nei minimi dettagli le prestazioni di pilota e moto. Scheda Tecnica Ducati Superbike 899 Panigale Motore: tipo Superquadro, Bicilindrico a L, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido Cilindrata: 898cc Alesaggio x Corsa: 100 x 57.2mm Rapporto di compressione: 12.5:1 Potenza: 148cv (109kw) @ 10.750rpm Coppia: 10,1kgm (99Nm) @ 9.000rpm Alimentazione: Iniezione elettronica Mitsubishi. Un iniettore per cilindro. Corpi farfallati ellittici con sistema full ride-by-wire. Scarico: Lay-out collettori “2 in 1 in 2”. Due silenziatori in acciaio inossidabile e camicia esterna in lega di alluminio. 2 sonde lambda e 2 catalizzatori Omologazioni: Euro 3 Trasmissione: Cambio 6 marce Rapporti: 1=37/15 2=30/16 3=27/18 4=25/20 5=24/22 6=23/24 Trasmissione primaria: Ingranaggi a denti dritti, Rapporto 1,77:1 Trasmissione secondaria: Catena 525; Pignone 15; Corona 44 Frizione: Multidisco in bagno d’olio con comando idraulico Telaio: Monoscocca in lega di alluminio Interasse: 1.426mm Inclinazione cannotto: 24° Avancorsa: 96mm Angolo di sterzo (totale): 52° Sospensione anteriore: Forcella Showa BFP a steli rovesciati da 43 mmcompletamente regolabile Escursione ruota anteriore: 120mm Ruota anteriore: Fusa in lega leggera a 10 razze 3.50″ x 17″ Pneumatico anteriore: 120/70 ZR17 Pirelli Diablo Rosso Corsa Sospensione posteriore: Progressiva con monoammortizzatore Sachs completamente regolabile. Forcellone bibraccio in alluminio. Escursione ruota posteriore: 130mm Ruota posteriore: Fusa in lega leggera a 10 razze 5,50″ x 17″ Pneumatico posteriore: 180/60 ZR17 Pirelli Diablo Rosso Corsa Freno anteriore: 2 dischi semiflottanti da 320mm, pinze Brembo monoblocco M4-32 ad attacco radiale con ABS Freno posteriore: Disco da 245mm, pinza a 2 pistoncini Capacità serbatoio: benzina 17 l Peso a secco: 169kg (*In ordine di marcia 193kg) Altezza sella: 830mm Altezza max: 1100mm Lunghezza max: 2075mm Strumentazione: LCD Elettronica: Ducati DTC, DQS, EBC, Riding Modes Garanzia: 2 anni chilometraggio illimitato Versioni: Biposto

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