27 Gennaio 2013

Casey Stoner: “Correrò in auto per divertirmi. Tornare in MotoGP? Quasi impossibile”

Da oggi Casey Stoner è nuovamente un pilota a tutti gli effetti. Di auto (purtroppo). Il bi-Campione del Mondo MotoGP, il più vincente dell’era 800cc, insieme a Giacomo Agostini, Eddie Lawson e Valentino Rossi l’unico capace a vincere due titoli nella top class con due differenti case costruttrici, quest’anno esordirà nella Dunlop Development Series del […]

Da oggi Casey Stoner è nuovamente un pilota a tutti gli effetti. Di auto (purtroppo). Il bi-Campione del Mondo MotoGP, il più vincente dell’era 800cc, insieme a Giacomo Agostini, Eddie Lawson e Valentino Rossi l’unico capace a vincere due titoli nella top class con due differenti case costruttrici, quest’anno esordirà nella Dunlop Development Series del V8 Supercars, campionato propedeutico alla più importante e prestigiosa categoria del Motorsport australiano. Il Campione che ha reinventato il motociclismo con il suo stile di guida inconfondibile (ed inimitabile) affronterà questa nuova sfida con una Holden Commodore del 2010 preparata dal Triple Eight Racing (la squadra di maggior successo del V8 Supercars) ed iscritta, complice il recente accordo di sponsorizzazione, sotto le insegne di “Red Bull Racing Australia”. In un’intervista al “Sunday Telegraph” Stoner ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a correre nell’automobilismo, chiarendo che un ritorno in MotoGP è quasi impossibile… Correre nel V8 SupercarsDa tempo ci pensavo, la prima volta credo quando avevo 14 o 15 anni. All’epoca ero completamente concentrato sulla mia carriera di pilota, pertanto era più un sogno che una possibilità concreta. Anche quando ho deciso di ritirarmi dal motociclismo non era nei miei programmi correr subito nel V8. Il mio programma era di stare un anno fermo in totale relax, godermi la famiglia e la vita prima di decidere cosa fare. Dopo tutti questi anni volevo un pò tirare il fiato, ma parlando con più persone mi sono convinto di correre fin da subito nel V8 Supercars. Questo per me sarà un anno di apprendistato per vedere se mi piace correre in auto per davvero e se posso esser veloce. Inizialmente dovevo correre soltanto il 75 % delle gare in programma, ma alla fine ho deciso di prender parte a tutti gli eventi del calendario. Per me, che sono all’esordio assoluto, ritengo sia l’ideale: ho tutto il tempo a disposizione per conoscere la vettura ed il campionato prima di prendere una decisione definitiva se correr ancora o meno nel futuro. Nei programmi affronterò tutte le gare della Dunlop Series, non è prevista la partecipazione alla Bathurst 1000 (l’evento più importante del V8 Supercars in programma a Mount Panorama, ndr). Tuttavia non posso nasconderlo: per qualsiasi pilota australiano, me compreso è un sogno correr lì almeno una volta nella vita, pertanto non è una possibilità che mi sento di escluderla a priori… Di certo Non sarà facile. Finora ho corso soltanto in moto e le auto sono qualcosa di completamente diverso. Ho tanto, tutto da imparare, parto da zero con pochi kilometri al volante. In questi anni ero completamente concentrato sul diventare Campione del Mondo in MotoGP e questo era il mio unico obiettivo. Adesso non ho più questo pensiero e farò di tutto per scoprire se davvero le auto possono rappresentare il mio futuro. Ho fatto soltanto pochi test con la vettura, ne farò altri e, quando possibile, salirò anche sul simulatore per conoscere le piste. Non ho grandi aspettative a dire la verità, anzi, l’unico vero obiettivo sarà quello di correre per divertirmi”. Tornare in MotoGP?Se ci saranno dei drastici cambiamenti tanto da render nuovamente questo sport interessante, non posso escluderlo. In questo caso potrebbe esserci una possibilità, ma per come la vedo io questo non accadrà mai, pertanto non ci sono chance di rivedermi in moto“.

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