24 Febbraio 2015

Troy Bayliss dovrà correre altri dieci anni

Il pilota più amato  è tornato a correre con la Ducati dopo sette anni di stop conquistando tre punti Mondiali alla bella età di 45 anni, 10 mesi e 8 giorni. Ma non è un primato di longevità, Troy Bayliss dovrà correre altri dieci anni per battere lo straordinario Frantisek Mrazek, pilota cecoslovacco che conquistò […]

Edmonton, Canada, 1980: Frantisek Mrazek sulla Kawasaki ZX-1 (Colin Fraser)

Il pilota più amato  è tornato a correre con la Ducati dopo sette anni di stop conquistando tre punti Mondiali alla bella età di 45 anni, 10 mesi e 8 giorni. Ma non è un primato di longevità, Troy Bayliss dovrà correre altri dieci anni per battere lo straordinario Frantisek Mrazek, pilota cecoslovacco che conquistò cinque punti (13° e 14° posto) nel GP del Canada 1991 alla veneranda età di 55 anni e 25 giorni. Crazy Frank è una bella storia da raccontare.

Troy Bayliss è andato a punti nel Mondiale a 45 anni, 10 mesi, 23 giorni.

RIFUGIATO POLITICO – Frantisek Mrazek nasce l’otto maggio 1936 mentre la Cecoslovacchia sta per cadere sotto il dominio nazista. Passata la guerra arrivano i russi e il piccolo Frantisek comincia a bazzicare le botteghe dei meccanici, ad appassionarsi alle moto. Vorrebbe correre, ma non ha i soldi. La svolta è l’incontro con Jana, che diventerà sua moglie e negli anni cinquanta è una gloria sportiva del regime comunista. Ha già vinto cinque titoli nazionali nel pattinaggio, può puntare in alto anche alle Olimpiadi. Ma Frantisek, una testa calda, odia i papaveri della nomenclatura e convince la consorte a rinunciare ad una posizione di prestigio per scappare via lontano. Nel 1965 attraversano la cortina di ferro e ottengono il salvacondotto canadese da rifugiati politici. La famiglia Mrazek trova casa a Toronto, la culla del motorismo canadese. Lì vicino c’è il circuito di Mosport, i club organizzano gare di moto ogni domenica. La passione riesplode, Frantisek diventa finalmente un pilota.

Una delle ultime vittorie di Crazy Frank

PIONIERE – Mrazek va forte e a fine anni ’70 è uno dei pionieri della Superbike, formula per derivate dalla serie che esplode nel continente americano. Crazy Frank vince e cade, raccontano che si sia rotto praticamente tutte le ossa e che abbia visto parecchie volte la morte in faccia. Nel 1980 ha già 44 anni ma con la Kawasaki Z-1 vince la gara di campionato canadese a Edmonton National. Per gli appassionati nordamericani quel pilota tarchiato e ormai avanti con gli anni,  pazzo e velocissimo, diventa una celebrità. Nel ’91 il destino gli offre sul piatto d’argento la possibilità di debuttare nel Mondiale. A 55 anni!

Troy Bayliss è tornato dopo sette anni, con la stessa grinta

SCIOPERO – Il Mondiale ha già gareggiato a Mosport due volte, nel 1989 e 1990. E’ un tracciato fantastico, in mezzo ad una foresta. I vecchi piloti di F1 auto se lo ricordano bene: curvoni veloci, ripidissimi cambi di altimetria, alberi e guard rail dappertutto. Se era micidiale per le auto, figuratevi con le moto. Dopo averla passata liscia per due edizioni, i piloti del Mondiale dicono alla Federmoto Internazionale che lì non si può correre. Mosport resta in calendario e si va al braccio di ferro: la gara c’è ma i piloti volano direttamente a Brainerd, in America, per il GP degli Usa della domenica successiva. Il primo e unico sciopero Superbike. Nel 1991 Raymond Roche, vecchia gloria della 500, è campione del Mondo, gli avversari si chiamano Fred Merkel, Giancarlo Falappa, Fabrizio Pirovano, Stephane Mertens. Gli organizzatori locali fanno correre al loro posto i piloti del campionato canadese, più qualche americano di secondo piano. Crazy Frank si iscrive con una Ducati 888 e finisce le due gare in quattordicesima e tredicesima posizione. Totale cinque punti, meglio dei tre conquistati domenica da Troy Bayliss.

Frantisek Mrazek 1936-2014

CIAO CAMPIONE – Mrazek non si ferma più. Oltre i  sessanta le moto moderne diventano troppo potenti così continua a divertirsi e vincere nelle competizioni per vecchie glorie: moto e piloti dei vecchi tempi. Caduto il regime era tornato in Repubblica Ceca. Continuando a correre, ovviamente. Se n’è andato il 29 dicembre scorso, per un attacco cardiaco. Quindi, caro Troy Bayliss, tieniti in forma, dovrai correre per altri  dieci anni. Anche se il regolamento del Mondiale adesso fissa il  limite massimo d’età ai 50 anni, per il Mito faranno volentieri uno strappo. PS: il record di Crazy Frank mi è stato segnalato via Facebook dall’appassionato ungherese  Andras Hegyl: la Superbike ha piloti speciali, e anche i lettori.

Seguitemi su Twitter: https://twitter.com/PaoloGozzi1

Facebook: https://www.facebook.com/paolo.gozzi.54

Lascia un commento