13 Ottobre 2018

Superbike: Terza gara nel Mondiale, il punteggio diventa una grana

Il Mondiale introduce la terza gara ma non dicono se e quanto punti assegnerà. Intanto i piloti si fregano le mani: ecco perchè

Il Mondiale Superbike annuncia l’introduzione della terza gara, senza specificare se assegnerà punti o meno. Le voci nel paddock di El Villicum si rincorrono e lo stesso promoter dà l’impressione di non sapere che pesci prendere. “Un punteggio ci sarà sicuramente, stabiliremo un criterio” è corso ai ripari il direttore Daniel Carriera preso atto che non assegnare punteggio sarebbe privare di qualunque senso la gara sprint. Ma dare punti innesca un’altra grana che può costare assai cara a squadre e ai costruttori. Ecco perchè. (qui cronaca e tempi del venerdi)

CONTRATTI – Negli accordi stipulati coi piloti ci sono varie voci: ingaggio, impegni promozionali, obblighi di vario genere e, quasi sempre, una tabella di premi in denaro stabiliti secondo vari criteri. I più comuni sono legati al piazzamento e ai punti conquistati.  I top rider hanno bonus per i piazzamenti da podio, con cifre che variano ovviamente in base a molti parametri, ma sono in genere importanti, tipo 30 mila € a vittoria, 15 per il secondo posto, 5 mila per il terzo. Anche i punti Mondiali sono un parametro da contratto: spesso viene stabilito un tot  a punto conquistato. Gli accordi dei piloti che correranno nei top team (Kawasaki, Ducati e Yamaha) sono  siglati da tempo, per cui è facile immaginare che gli estensori non abbiano previsto l’introduzione di una terza gara (un podio in più…) e/o di un eventuale ulteriore punteggio. La gara sprint se e come verrà conteggiata?

CHE BEGA – Il contenuto degli accordi coi piloti è top secret, per questo nel paddock la bomba non è deflagrata pubblicamente, ma eccome se ne stanno parlando. L’introduzione della terza gara  non comporta solo un aggravio dei costi tecnici (più chilometri, più partenze, più rischio di incidenti, ect.) ma anche un ingente  aumento dei costi contrattuali.  Metteteci il regolamento tecnico “ad personam”, cioè aggiustabile in base a non mai chiariti criteri (il famoso algoritmo…), il calendario 2019  che ancora è avvolto nel mistero e le mancate garanzie sulla copertura TV in Italia e il quadro è completo. La verità è molto amara: correre e investire nel Mondiale Superbike per squadre e Costruttori sta significando dover ar fronte ad  incognite crescenti.

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