2 Febbraio 2013

Superbike in Tv, con Biaggi comincia una nuova era

Max Biaggi non perderà neanche una gara: è sceso di sella da campione del Mondo e sale in cabina di commento. Debutterà al microfono da Phillip Island, dove un anno fa mise la prima pietra per il sesto Mondiale: gara uno vinta di forza, poi secondo in rimonta dopo il pauroso fuoripista alla prima curva […]

Max Biaggi non perderà neanche una gara: è sceso di sella da campione del Mondo e sale in cabina di commento. Debutterà al microfono da Phillip Island, dove un anno fa mise la prima pietra per il sesto Mondiale: gara uno vinta di forza, poi secondo in rimonta dopo il pauroso fuoripista alla prima curva dopo la toccata con Sykes.

Da quando ho anticipato che Biaggi sarebbe diventato voce tecnica Mediaset (9 gennaio 2013) sul web è stato un continuo accavallarsi di commenti. Tanti si sono rammaricati che Italia 1 non avesse puntato su Mauro Sanchini che su La7 aveva un buon seguito. Ma dal punto di vista di Mediaset non c'è paragone. Per chi non mastica moto tutto il giorno, il motociclimo è identificato in Agostini, Rossi e Biaggi, tutto il resto non esiste. Quindi puntando su Max, Mediaset si è assicurata un nome conosciuto da tutti.

Ma è la migliore scelta anche dal punto di vista tecnico: Max ha gareggiato al top vent'anni, ha vinto sei Mondiali e avrà la rara possibilità di commentare piloti che fino ad ottobre scorso affrontava da avversari. Pensate che se dopo aver lasciato la Juve Del Piero si fosse voluto cimentare al microfono invece di godersi la pensione dorata nella serie A australiana Sky se lo sarebbe fatto scappare?

Biaggi per Mediaset è il top, anche pubblicitariamente: altro fattore che sicuramente ha pesato. La rete del biscione ha messo insieme una bella squadra. Biaggi farà il commento insieme a Giulio Rangheri, che non conosce la Superbike dal vivo ma l'ha commentata per anni su Eurosport. In alcuni GP Rangheri verrà sostituito da Guido Meda, che per anni ha visto Max come fumo negli occhi. Adesso, da professionisti,  sapranno sopportarsi: in ogni caso anche questa storica antipatia fa notizia, non vediamo l'ora di sentirli fianco a fianco!

Dai box ci saranno Luca Budel, firma della redazione motori, e Alessio Conti che invece viene dal calcio. Conta il giusto: nel 1995-98 Telepiù (adesso Sky) affidò il commento a Lucio Rizzica, che non aveva mai visto una moto in vita sua e prima della Superbike commentava la danza classica. Nei primi due-tre GP fece rodaggio, poi prese il volo: le sue battute e il suo entusiasmo hanno fatto epoca. Ovviamente per chi poteva sentirlo, visto che allora la Superbike era in pay tv.

E qui veniamo al punto più importante: con Mediaset la Superbike farà un salto in avanti epocale. Per la prima volta in 26 anni la stessa emittente offrirà tutte le gare in diretta: la top class andrà su Italia1, Supersport e le due Superstock su Italia2.

Poi c'è il fattore audience. Su La7 la Superbike faceva una media di 6-700 mila spettatori, con punte di un milione. La7 è un tv generalista che si occupa poco di sport e gli ascolti sono fluttuati in modo a volte incomprensibile: una delle gare meno viste, 450 mila spettatori appena, è stata Imola 2010, quando Max Biaggi vinse il quinto Mondiale, primo italiano a farcela in Superbike!

Siamo curiosi di vedere quanto pubblico farà Italia 1. Considerando che la MotoGP sulla stessa emittente ha 3-4 milioni di media (ma ai tempi d'oro di VR46 sono stati anche 7-8), presumo che la Superbike farà almeno 2-3 milioni. Cioè tre-quatto volte più di La7. Con ovvi vantaggi promozionali per tutti: Case, team e Dorna.

E non dimentichiamo che nel 2014 la MotoGP andrà in pay tv su Sky, quindi la Superbike sarà l'unico campionato visibile a tutti. Che volete di più?

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