10 Luglio 2013

Superbike Evo: già quattro team in lista per il 2014

Almeno quattro  squadre hanno già manifestato  interesse nei confronti della Superbike Evo, la formula che in 3-4 anni diventerà la top class delle derivate dalla serie pensionando gli attuali, costosissimi, semiprototipi. Sono passate appena due settimane da quando, su questo blog, abbiamo svelato in anteprima i concetti tecnici basi della Evo (http://www.corsedimoto.com/2013/06/26/superbike-2014-si-potra-correre-anche-con-le-stock/). In pochissimo tempo […]

Almeno quattro  squadre hanno già manifestato  interesse nei confronti della Superbike Evo, la formula che in 3-4 anni diventerà la top class delle derivate dalla serie pensionando gli attuali, costosissimi, semiprototipi.

Sono passate appena due settimane da quando, su questo blog, abbiamo svelato in anteprima i concetti tecnici basi della Evo (http://www.corsedimoto.com/2013/06/26/superbike-2014-si-potra-correre-anche-con-le-stock/). In pochissimo tempo il  progetto del nuovo promoter Dorna ha  fatto breccia fra i  team privati come Pedercini che in questo Mondiale rincorrono vanamente gli ufficiali beccandosi distacchi imbarazzanti. Ma anche tra formazioni del Mondiale Supersport come PTR, Yakhnich e Mahi India che vedono nella Evo la formula ideale per approdare in Superbike. Dove, con budget solo leggermente superiori a quelli investiti nella serie cadetta godranno di una ribalta sportiva e mediatica di ben altro prestigio.

L'idea della Dorna ci sembra un passo nella direzione giusta” ha commentato oggi Simon Buckmaster, direttore del team PTR che ha valorizzato talenti come Eugene Laverty (adesso in Aprilia ufficiale) e Sam Lowes sfiorando per tre volte l'iride Supersport. “Con le regole tecniche Evo (motore stock, elettronica libera, parti ciclistica a prezzo controllato, ndr) potremmo essere in grado di allestire una Honda CBR-RR1000 molto competitiva spendendo circa 100 mila € in più rispetto all'attuale investimento necessario per schierare la nostra CBR-RR600 in Supersport. E' una differenza di costo più che giustificata dal maggior spazio in televisione e sui media che potremmo offrire ai nostri sponsor.

La Dorna ha previsto classifiche, podio e conferenze stampa separate per le due categorie. Quindi la sicurezza del ritorno tv c'è, mentre adesso i privati sono confinati nelle retrovie e ignorati dalle telecamere. La Evo diventerà la piattaforma ideale per scoprire giovani talenti: il più promettente, il britannico Sam Lowes, salirà in Evo con il team russo Yakhnich con il quale sta guidando il Mondiale Supersport con quattro successi in sette gare.

La nostra Kawasaki ZX-10R è già adesso più o meno una prefigurazione della Evo, quindi saremmo pronti in tempi rapidissimi” dice Lucio Pedercini. “Per una squadra come la nostra è la formula ideale, sono sicuro che sarà un grande successo. E' come se la Superbike ritornasse alle origini: griglia piena, costi contenuti e grande spettacolo.”

La Evo interessa molto anche la Mahi Racing Team India, satellite di Kawasaki Europe con base tecnica in Gran Bretagna e fondi indiani. Kenan Sofuoglu, tre volte iridato della Supersport anche quest'anno in gioco per il successo finale, ha provato ad Aragon la Kawasaki ZX-10R di Loris Baz ma, a questo punto, sorge il dubbio: sarà meglio mettere sul piatto 300 mila € per assicurarsi la “Factory Replica” con la quasi certezza di finire dietro agli ufficiali, o farsi la Evo in casa spendendo molto meno e puntando al successo di categoria? La risposta mi pare scontata.

Facciamo due conti. Se i sei costruttori attualmente impegnati in forma diretta (Aprilia, Bmw, Ducati, Suzuki, Honda e Kawasaki) continuano  a correre con le Superbike Classic, avremo 12 piloti in griglia con la Factory. Alla Dorna  basteranno sei team Evo (altri 12) per avere una griglia di 24 piloti, numero giudicato ideale per lo spettacolo e la sostenibilità del Mondiale. Considerando che dopo pochi giorni ce ne sono quattro già in lista, il successo è assicurato.

Il risvolto grottesco è che in seno alla Msma (l'associazione dei Costruttori da Corsa) si sono accapigliati per mesi per definire il nuovo regolamento, per adesso senza risultato tangibile.  L'ultimo incontro di Imola è durato oltre quattro ore ed è stato un tutti contro tutti, a giudicare dal verbale della riunione che dovrebbe essere segretissimo ma che ho avuto modo di consultare. Non c'è accordo sulla definizione tecnica delle “Racing Replica”, le moto a prezzo controllato da 300 mila € tutto incluso che si era pensato di introdurre per rinfoltire la griglia. E soprattutto si discute sul concetto di Factory: Honda Europa e perfino Bmw sostengono che i loro team Superbike siano “supported” e non emanazione diretta della Casa. Quindi, se passa questa linea, potrebbe capitarci di vedere Ten Kate e Goldbet schierati nella Evo, anzichè tra le Factory?

Con l'idea Evo gli spagnoli hanno sparigliato il mazzo. Intanto non  ci sarà nessun bisogno di produrre le Racing Replica, perchè – come ha fatto notare Carmelo Ezpeleta – a nessuno converrà comprarle. Il secondo passo sarebbe vedere qualcuno degli attuali team Factory passare direttamente in Evo. Il terzo sarà l'estinzione delle Factory: succederà quando le Evo, che costano un quinto, cominceranno ad andare più forte.
Pensate che ci vorranno anni? Non è detto. Alla Pirelli, a cui la filosofia Evo è piaciuta all'istante, sta pensando di proporre l'adozione di una specifica gommatura. Per far andare la Evo più forte delle Factory…

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2 commenti

  1. leonardoforza10 ha detto:

    ottima notizia

  2. leonardoforza10 ha detto:

    ottima notizia