25 Maggio 2017

Superbike Donington Dorna risponde “Safety Car? Ecco perchè no”

Superbike Donington Dorna risponde “Safety Car? Ecco perchè no” Il promoter del Mondiale ci spiega perchè la bandiera rossa è preferibile nella maggior parte dei casi.

Dopo la domenica di Imola tormentata dallo sventolio di ben sette bandiere rosse, con dirette tv ritardate, fischi dalla tribune  e piloti sull’orlo di una crisi di nervi, corsedimoto.com lanciò un appello: Perchè la Superbike non adotta la Safety Car come già fatto da altri campionati motociclistici come British Superbike e Mondiale Endurance (nella foto d’apertura)?

L’ingresso della macchina, marciando davanti ai piloti a velocità controllata, in quei campionati permette il ripristino delle misure di sicurezza e l’eventuale soccorso in pista senza rischi e nessun ritardo sul programma. La Dorna  ci ha risposto prontamente. Qui sotto leggete le osservazioni forniteci da Daniel Carriera, numero uno del Mondiale, e Gregorio Lavilla, uno dei tre membri della Race Direction, cioè l’organo che sovrintende alle operazioni e decide se e quando fermare una corsa. Una curiosità: questo week end a Donington il direttore di gara sarà Stuart Higgs, a sua volta capo del British Superbike, che sul tema Safety Car ha ovviamente un’opinione opposta a quella di Dorna…

Perchè la Safety Car che funziona nel BSB e nell’EWC non andrebbe bene in Superbike?

Ogni campionato ha le proprie identità e necessità. Crediamo che il sistema SC non sia una soluzione efficace per il Mondiale Superbike. Molto spesso le nostre situazioni di bandiera rossa implicano la necessità di pulizia della superficie della pista o interventi medici. Per cui preferiamo che i piloti tornino al loro box fino a quando la situazione non è tornata alle normali condizioni di gara”.

Perchè non provare a vedere se funziona?

 “Pensiamo che le situaizoni in cui la SC potrebbe funzionare sono effettivamente poche, anzi in talune circostanze potrebbe aggiungere ulteriore rischio. Sarebbe un compromesso utile per i tempi TV, magari, ma noi preferiamo che la sicurezza sia la priorità numero uno.”

A Imola però la Safety Car sarebbe servita in diversi casi…

“In situazioni molto specifiche potrebbe accorciare i tempi. Abbiamo fatto molte simulazioni, prendendo in esame una molteplicità di casi che abbiamo già gestito mantenendo l’idea che la bandiera rossa sia la soluzione meno rischiosa e più rispettosa dell’aspetto sportivo.”

Imola bandiera rossa a go-go Perchè non introdurre la Safety Car?

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