14 Aprile 2015

Riecco Troy Bayliss, va in Usa per sfidare gli assi flat track

Altro che “torno a casa per godermi la famiglia”. A 46 anni Troy Bayliss, mito degli appassionati Superbike, ne ha pensata un'altra: vuole andare in America per sfidare i professionisti del Flat Track, le gare sugli ovali in terra battuta da cui sono usciti molti dei fuoriclasse che hanno segnato la storia del Motomondiale negli […]

Il Flat Track è una delle specialità più seguite in Usa

Altro che “torno a casa per godermi la famiglia”. A 46 anni Troy Bayliss, mito degli appassionati Superbike, ne ha pensata un'altra: vuole andare in America per sfidare i professionisti del Flat Track, le gare sugli ovali in terra battuta da cui sono usciti molti dei fuoriclasse che hanno segnato la storia del Motomondiale negli ultimi 40 anni, a cominciare da Kenny Roberts, tre Mondiali in 500GP.  Una roba seria, dunque. La moto da battere è la Harley Davidson ma, se va in porto, TB non tradirà la bandiera Ducati: userà infatti una special con motore bicilindrico 848 cc. Una bomba da 160 cavalli e da oltre 230 km/h. Senza freno anteriore….

Troy Bayliss, 46 anni, nel flat track a Barcellona, scorso dicembre

IL PROGETTO – Archiviata la parentesi nel Mondiale Superbike in Australia e Thailandia sulla Ducati ufficiale dell'infortunato Davide Giugliano, il vulcanico Troy si è messo subito in azione per realizzare il nuovo progetto sbocciato con la complicità di Jared Mees, campione Usa del Flat Track. Si sono conosciuti  lo scorso dicembre a Barcellona nel Superprestigio vinto da Marc Marquez. Lì Troy aveva gareggiato su un pistino di appena 200 metri ricavato nel Palazzetto Olimpico Saint Jordi, in Usa  correrà cinque eventi su tracciati da un miglio (1606 metri), quelli più veloci e impegnativi. Debutto il 24 maggio a Springfield (Illinois), tappe successive a Sacramento (California), Indianapolis (Indiana), Du Quoin (Illinois) e di nuovo a Springfield il 6 settembre. Cinque mesi lontano dall'Australia, dalla famiglia e dai suoi affari.

Ecco la Ducati del Lloyd Brother Team pronta TB21

TOP TEAM – Per questa nuova eccitante sfida avrà pieno supporto di Ducati che a sua volta ha coinvolto la propria filiale Usa. Nel fine settimana della MotoGP ad Austin il direttore di Ducati Corse, Paolo Ciabatti, ha lavorato sui dettagli , ovviamente anche riguardo al budget. Bayliss avrà il supporto del team Lloyd Brother che ha già fatto correre la Ducati la passata stagione nella categoria top, la GNC1 riservata alle bicilindriche più potenti. I fratelli Lloyd sono gli stessi che nel 2010 fornirono supporto per l'ex ufficiale MotoGP Nicky Hayden nel flat track di Indianapolis. Quella fu soltanto un' esibizione nell'ambito del week end MotoGP, stavolta è qualcosa di più serio: Bayliss va in Usa per battere gli specialisti americani!

Nicky Hayden, ex iridato MotoGP, ha corso con la Ducati FT a Indy 2010

TROY EXPERT – Non è un salto nel vuoto perchè dopo aver lasciato la Superbike a fine 2008 da triplice campione iridato Troy si è dedicato quasi a tempo pieno alla velocità su terra. La passata stagione ha vinto due titoli nazionali Supermoto, che non si corre su piste ovali ma ha molti punti in comune col flat tack, soprattutto la superficie di gara. A Barcellona Bayliss aveva fatto ottima figura mancando di pochissimo l'accesso alla finalissima. In quella occasione correva con una KTM messa a posto da solo (o quasi), stavolta ci penserà la Ducati a offrirgli il miglior supporto tecnico. E il fisico? Beh, Troy non ha problemi, è superallenato. “Ho solo quattro chili in più del peso forma 2008, ci metto una settimana a tirarli giù” aveva detto in Thailandia prima dell'ultimo show Superbike, due gare da 90 chilometri  in appena tre ore, terminate a cavallo della top ten.  Neanche il flat track  è uno scherzo: prima eliminatore e semifinale, poi finalissima  su 25 giri, circa venti minuti di follia piegati a sinistra derapando di brutto ad un millimetro dagli avversari. Senza freno davanti.

Seguitemi su Twitter: https://twitter.com/PaoloGozzi1

Facebook: https://www.facebook.com/paolo.gozzi.54

Lascia un commento