24 Giugno 2015

Quei due pazzi al Mugello con la Kawasaki biposto

“Abbiamo pensato che potrebbe piacerti fare un giro sulla biposto”. Si, come no. Ormai ne ho fatte di ogni genere: un folle giro a Hockenheim (quello vecchio, velocissimo…) sul sidecar del campione del Mondo Ralf Steinhausen, le acrobazie aeree con l'Extra EA-300 dei “The Blades”, il lancio col paracadute. Ma stavolta è speciale: girare al […]

“Abbiamo pensato che potrebbe piacerti fare un giro sulla biposto”. Si, come no. Ormai ne ho fatte di ogni genere: un folle giro a Hockenheim (quello vecchio, velocissimo…) sul sidecar del campione del Mondo Ralf Steinhausen, le acrobazie aeree con l'Extra EA-300 dei “The Blades”, il lancio col paracadute. Ma stavolta è speciale: girare al Mugello sul sellino della Kawasaki ZX-10R Superbike “Tom Sykes Replica”, portato in giro da un pilota che al mattino ha fatto le qualifiche e al pomeriggio si giocherà il podio della Supersport. Stefano Cruciani, 36 anni, tre titoli e 22 vittorie nel tricolore: chiedete a Valentino Rossi se è uno che va. E' successo nel CIV, la massima espressione della velocità nazionale e la culla dei nostri campioni del futuro. Com'è andata? Beh, guardate il video…

CIV Migello, biposto Kawasaki. Pronti? Via!

PILOTA VERO– L'esperienza in biposto ormai è una cosa quasi “normale”. Per la MotoGP, sempre la Mugello, la Ducati si è scarrozzato in pista Keanu Reeves, l'attore di Matrix. Ma di solito i piloti sono ex campioni di (molto) tempo fa. Cruciani invece è un pilota in piena attività. Che mi ha portato in giro con addosso l'adrenalina della gara, con l'occhio e i riferimenti della gara. Volete mettere? Speciale, anzi specialissima, la Ninja preparata dal team Platini, antenna italiana di Kawasaki Motor Europe. “Guarda che non è una moto finta, è una Superbike vera, avrà 220 cavalli” mi spiega Stefano. Sul volto ha un sorriso che significa: “Adesso tu che ogni volta pontifichi da una tastiera ti accorgerai che significa correre…”. Okay, accetto la sfida. Salgo dietro mostrando freddezza e disivoltura. Ma dentro ho il fuoco. E adesso, mi ricorderò da che parte gira? Come faccio a non volare via alla prima accelerazione? “Tu devi solo stare attento a non venirmi addosso in frenata, perchè non potrei spostarmi e scendere in piega. Pronto?” Si, vai!

Stefano Cruciani, 36 anni, senza zavorra, punta al CIV Supersport

FISCHIA IL VENTO– Cruciani parte come un missile e poco fuori dalla corsia di box impenna. Già essere seduti così in alto è  assai strano, se poi la moto si alza…la sensazione è da paura. La velocità ti arriva dritta in faccia, non hai davanti il cupolino, niente. Tenere giù la testa è uno sforzo notevole, ma tenersi alla frenata della San Donato ancora di più. Pronti via e sono addosso a Stefano, esattamente quello che NON deve succedere. E poi c'è la sensazione della piega. Noi “normali” non siamo abituati alle inclinazioni da piloti, il mio cervello dopo 10-15 gradi accende la spia rossa “Stai cadendo, stai cadendo!” Invece no, Cruciani sa come fare. Dà un colpo di gas e siamo già dentro la Luco-Poggio Secco, dove in uscita è caduto Marc Marquez. Noi volteggiamo via “tranquilli”, se non fosse che in uscita Stefano la alza di nuovo. “E tienila giù, ma non abbiamo l'antimpennamento??”. Io sarei per farli correre senza elettronica, via tutti i controlli e vinca il migliore. Però adesso ho capito perchè i piloti non sono tanto daccordo…

Stefano Cruciani protagonista CIV: 22 vittorie e 3 volte Campione d'Italia

BIONDETTI BALLASCARY– La piega non è più un problema, il cervello si è resettato passando in modalità “follia”. Mi chiedo che succederà all'Arrabbiata, la doppia destra che mette paura anche ai campionissimi. Cruciani entra dentro deciso, ma a velocità di sicurezza: bravo, mi piaci così! La “S” Scarperia-Palagio e il Correntaio sfilano che neanche le ricordo, il peggio sta per arrivare ma io sono ignaro. Cruciani si infila nella Biondetti come si fosse dimenticato della zavorra, il cambio di direzione è così violento che ho l'impressione che stiamo decollando verso la stazione spaziale. Invece, chissà come, ci stiamo dentro: pfiuuu. Chissà perchè, in quell'attimo, mi viene un pensiero strano. “Se la Biondetti fa così paura, cosa provano i piloti del TT quando passano a Ballascary, che pare dritta ma invece gira, e la chiamano così perchè a 270 km/h mette terrore pure a loro?” Intanto siamo alla Bucine, quant'è veloce pure questa accidenti! Non contento, in uscita Stefano snocciola le marce a raffica saltando sul cordolo con l'avantreno che torna a puntare il firmamento. Sul chilometro di rettilineo la Kawasaki fila come un razzo, chissà forse siamo prossimi ai 300… La San Donato è là in fondo, vedo il cartello dei 200 (metri) e mi concentro bene sul punto di frenata. “Sicuro stacca ai 350, forse prima, mica vorremo saltare aldilà dell'Appennino”. Macchè. Cruciani si attacca al freno interiore ai 250, forse meno. La cosa bella è che a lui sembrerà di aver frenato prestissimo. A me no, però.

Stefano Cruciani è anche direttore sportivo Team Italia FMI per la Stock600

CHE TEMPONE! Ancora mezzo giro, poi prendiamo il raccordo alla Casanova per tornare in corsia box, proprio mentre le Moto3 stanno uscendo per il giro d'allineamento. Da dentro a me sembrava di volare, invece le immagini riprese dalle 14 telecamere del CIV fanno tenerezza. Abbiamo girato in 2'20”, cioè 33 secondi più lenti della MotoGP e 29 secondi più piano del personale di Cruciani con la Kawasaki Supersport. Accidenti, se vanno forte 'sti piloti!! Comunque, con un po' di affiatamento, una decina di secondi li potremmo togliere, vero Stefano? Alla prossima!

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2 commenti

  1. alfa_it ha detto:

    Ciao Paolo,
    peccato per la staccatona…speravo di riuscire a vederla!
    Ti traballava un po’ la voce o sbaglio? 😀

  2. nory ha detto:

    Ma neanche se mi pagassero… 🙂