21 Luglio 2016

Perchè Casey Stoner vince anche senza correre

L'australiano non farà la wild card in Austria. Ma è sempre più veloce. E quando Rossi smetterà volete scommettere che...

“Non avevo l’intenzione di fare la wild card in Austria e non ho cambiato idea dopo le due giornate di test”. Casey Stoner ha smorzato l’entusiasmo del popolo Ducati. Al ritorno dalle vacanze, il 14 agosto, niente clamoroso rientro dell’ultimo pilota riuscito a far vincere la Rossa, nell’ormai lontano 2010. Stavolta tanti ci avevano sperato, ma…

PADRONE – A Casey va benissimo così: non ha bisogno di dimostrare niente e gli basta un test ogni tanto per restare al top della considerazione dei tecnici Ducati e idolo dei tifosi. Mercoledi, quando è salito provvisoriamente in vetta alla classifica dei tempi, il web è esploso. Stoner è un personaggio fantastico, forse l’unico nella MotoGP di oggi, oltre a Valentino Rossi, che riesce a scatenare entusiasmi, sogni, aspettative e mobilitare milioni di appassionati. In Austria  la Ducati può vincere comunque, tanto è stato il vantaggio tecnico mostrato nei due giorni di test, ma con Dovizioso e Iannone, anche quando sembra l’occasione giusta, ogni volta succede qualcosa. Ci fosse stato Stoner i ducatisti avrebbero vissuto una vigilia ben più elettrizzante. E’ evidente che a Casey questa consapevolezza basta e avanza. Vince anche senza correre.

DETRATTORI – Chi non ama Stoner dirà che okay, ha girato forte ma tutto sommato ha preso paga dai due titolari. Beh, ci andrei piano con le valutazioni tecniche, perchè non è stato un confronto alla pari. Intanto CS27 non ha usato le alette, perchè la Ducati ha voluto sperimentare le carenature in configurazione 2017, quando saranno vietate. Se il gran capo Luigi Dall’Igna si è così infuriato per la bocciatura del dispositivo, significa che l’impatto è grande, specialmente su un tracciato veloce come Zeltweg. Stoner inoltre non ha usato il telaio nuovo che, a giudizio di Iannone che ha potuto provarlo per la prima volta in questa occasione, dà ottime sensazioni e, si ipotizza, un ulteriore vantaggio. Inoltre lo stesso Casey, nella dichiarazione ufficiale riportata dalla Ducati, ha fatto capire di aver girato solo con gomma dura, al contrario dei due Andrea. Eppure nell’ultimo tentativo, secondo il ds Davide Tardozzi, sarebbe arrivato vicinissimo al miglior riferimento (Iannone), se non fosse scivolato. E’ stata la  prima caduta  da quando è special tester Ducati. A giudicare dall’entusiasmo con cui i tecnici Ducati parlano dell’esito del test si direbbe che anche in Austria, aldilà dei tempi, Stoner abbia fatto meraviglie.

E ADESSO? – E’ chiaro che alla Ducati farebbe gran gioco se Casey Stoner facesse almeno una wild card da qui alla fine del Mondiale. La Rossa neanche quest’anno ha ancora vinto:  in attesa dell’arrivo del messia Jorge Lorenzo rompere il digiuno sarebbe un bel colpo. Con Stoner sarebbe il massimo perchè i ducatisti potrebbero dimostrare  il pensiero comune, cioè che la Desmosedici c’è, manca solo il cavallo vincente. Ma Casey ne avrà voglia? Oltre ai motivi imprescrutabili noti solo al pilota (e magari alla moglie Adriana…) la mia idea è che Stoner non voglia buttarsi in pasto ai leoni, perché è chiaro che tutti lo aspetterebbero al varco pronti a sbeffeggiarlo  se non dovesse centrare il bersaglio grosso. E poi, se ci pensate, si rimetterebbe in gioco nello stesso mondo Valentino-centrico che lui stesso, nel 2012, disse di non amare più, tanto da sbattere la porta al top della forma,  a soli 27 anni, rinunciando a qualche decina di milioni  stagione. Quando Rossi smetterà, fra due anni, Stoner ne avrà solo 32: volete scommettere che torna a correre a tempo pieno?

Le parole di Casey

Tempi e cronaca dei test

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7 commenti

  1. Dlindlon ha detto:

    Tutto giusto a parte l’ultima frase. E’ chiaro che Rossi rappresenti simbolicamente gran parte delle motivazioni che hanno spinto il canguro a lasciare le competizioni. Rossi fa parte del sistema, ne è parte integrante e preponderante, ma quando smetterà di correre non sarà di certo l’anno zero del Motomondiale. A maggior ragione con l’attuale promoter. Quindi anche se il canarino smetterà di correre Stoner rimarrà coerente con se stesso poiché non ha nulla da dimostrare. E poi, se tornasse a correre dopo il ritiro di VR46, i detrattori ammaestrati direbbero che aveva paura del confronto…

  2. Sbulbor ha detto:

    1) Stoner non è fisicamente pronto per reggere un intero GP, in Ducati avevano cercato di organizzare un test di durata, ma non l’hanno ancora fatto.
    2) Stoner si oppone al Circo del motomondiale, non tanto a Valentino, ma allo showbusiness che sull’altare dello spettacolo sacrifica la sicurezza dei piloti
    3) Dopo quello che ha fatto in Ducati è già “legend” di nome e di fatto, se non hai nulla da dimostrare, se non ti serve il denaro, perchè impegnare i migliori anni della tua vita in tensioni, turni, gare quando puoi girare il mondo con quel pezzo di figliola di tua moglie, senza obblighi di sponsor, interviste, polemiche etc.? Ti manca la moto? Ti fai un test con la moto più veloce del pianeta, che vuoi di più dalla vita…non sono mai stato un tifoso di Stoner, gran manico che ha vinto anche per alcune congiunzioni astrali, ma io lo capisco. Eccome se lo capisco…e per inciso che senso ha fare una gara? O lo fa per deontologia da tester oppure non ha senso…

  3. fabu ha detto:

    Stoner lo sa bene, i tests sono una cosa, le gare un’altra. un conto è fare qualche giro, fermarti, ripartire, fermarti ancora, diverso fare tre quarti filati di gara tirati al massimo con 20 e passa cagnacci che vogliono portarti via l’osso, per non parlare di quello che ti combinano i primi 3-4. tutti sogniamo ad occhi aperti, lo vorremmo nella mischia, ma stiamo coi piedi per terra, non riuscirebbe ad arrivare davanti fino in fondo alla gara. si sarà anche mantenuto fisicamente in allenamento, avrà resistenza, ma mai quanto chi passa da anni le giornate in sella a bestie di 260 cavalli. il lavoro in palestra non può sostituire quello in pista. non lo sapremmo mai, e non lo saprà neanche lui, fintanto che non ci provi. ma oggi il buon senso e l’orgoglio dicono di lasciar perdere, per il momento.