18 Maggio 2016

MotoGP Mercato piloti 2017 Chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso?

Lorenzo, Vinales, Rossi, Iannone, Dovizioso e gli altri: chi è stato il re delle trattative?

Fortuna che le pedine della 2017 sono (quasi) tutte andate a posto. Domenica arriva il Mugello e finalmente si tornerà a parlare di corse. Mentre stiamo per metterci in marcia verso le colline di Scarperia sale un pensiero: chi ha sbancato il mercato? E chi  ci ha rimesso? Ecco i segni più e meno della girandola di accordi 2017.

Jorge Lorenzo segno +

Il campione del Mondo se la ride sotto i baffi. Andando in Ducati: 1. Ha avuto le palle (cit Rossi); 2. Ha alzato il suo ingaggio a dodici milioni contro otto che prendeva in Yamaha; 3. Non sarà più separato in casa, ma avrà alle spalle Audi (proprietaria di Ducati) e Marlboro. 4. Ha avuto la soddisfazione di scatenare il putiferio: se non si fosse mosso sarebbe andata come aveva previsto Marquez: “Vedrete che non si muoverà nessuno”. Invece, che casino! Lascia un capitale tecnico (Yamaha), senza sapere se la Ducati sarà all’altezza di un cinque volte iridato. O meglio, noi non lo sappiamo, ma lui forse si. I piloti, in pista, si fanno idee precise sul potenziale degli avversari. E se Jorge ha deciso si saltare il fosso, dopo otto anni con Iwata, significa che deve aver visto cose che noi umani…

Valentino Rossi segno +

Ha rinnovato e per due anni e si è tolto di torno Jorge Lorenzo, e scusate se è poco, con la prospettiva di  avere in esclusiva la Yamaha che nel 2015 ha vinto tutto.  In realtà ce l’avrà anche Maverick Vinales. Gli amici del Dottore dicono che Maverick arriverà per fare esperienza, poi tra due anni si potrà scatenare. E se invece arrivasse di fretta, come fece Lorenzo nel 2008? Beh, ci sarà tempo per pensarci. Intanto Rossi gode.

Andrea Iannone segno –

E’ quello rimasto col cerino in mano. Ha guidato per due anni il missile Ducati e adesso è alla porta. La Suzuki GSX-RR è cresciuta, ma non è certo all’altezza della Desmosedici. IA29 sarà capace di farle compiere lo scatto in avanti? Boh. I dubbi sono tanti, aldilà dell’ingaggio che – presumiamo – sarà superiore a quello che percepiva in Ducati. Almeno Carletto Pernat (il manager) casca in piedi.

Andrea Dovizioso segno –

Ha salvato il posto accettando un (consistente?) taglio ai suoi tre milioni.  Avrà superbonus, ma la differenza tra ingaggio e premi è sostanziale: il primo è sicuro, i secondi sono un’eventualità. Con Lorenzo in arrivo è destinato a fare la seconda guida. Senza contare che in Ducati aleggia anche Casey Stoner, lo special tester. Che, vedrete, qualche garetta la farà…

Maverick Vinales segno +

Dovrà offrire una pizza a Lorenzo. Se Jorge non si fosse mosso, a Maverick sarebbe toccata la Suzuki chissà ancora per quanto. Invece il 21enne catalano eredita la MotoGP più competitiva. Certo, va a infilarsi nella tana di Rossi. Ma se è vero che sarà  l’astro nascente, è uno stimolo piuttosto che un problema.

Marc Marquez segno =

Non è andata come aveva previsto, alla fine c’è stato tanto movimento e l’unico di cui non si è parlato è stato lui. La RCV213V avrà pure qualche problema ma la Honda è la Honda, sarà difficile che sbagli moto per tre anni di fila.

Dani Pedrosa segno +

La Honda se lo tiene stretto, e perchè no? Il piccoletto è un grandissimo pilota, è solo ingiustamente sottovalutato perchè nel motociclismo moderno i piloti seri passano per ragazzi “tristi”. Se la Honda risolve qualche problema ne farà piangere tanti.

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