5 Settembre 2017

MotoGP: Il motore perduto non sarà un problema per Marc Marquez

L’analisi della tabella dei propulsori punzonati offre indicazioni interessanti. Ecco perché.

La rottura di Silverstone, con tanto di fumata uscita dal quattro cilindri Honda, non ostacolerà Marc Marquez nella corsa al sesto titolo Mondiale. Ecco perchè.

SETTE MOTORI – Intanto ricordiamo le regole. In MotoGP tutti i costruttori entro il giovedì del GP d’apertura devono omologare le specifiche tecniche del motore, che quindi non possono più essere cambiate fino al termine del campionato. I motori disponibili per regolamento sono sette. “Omologare” non significa apporre i sigilli a tutte le unità usabili. Le squadre ne punzano due al primo GP e poi ne aggiungono uno ogni tre-quattro gare: questo per avere facoltà di correre ai ripari in caso di difetto di costruzione o di materiali. In ogni caso non è possibile sviluppo, cioè modificare alcunché, nell’arco dei 18 GP. Aggiungere ulteriori motori oltre il settimo comporta la partenza in fondo allo schieramento ad ogni punzonatura “fuori tetto massimo”. E’ quindi fondamentale gestire i chilometraggi per arrivare all’ultimo round di Valencia coi sette propulsori permessi.

NO PROBLEM – La Honda per Marc Maquez ha già omologato cinque motori e quello che ha ceduto a Silverstone è il numero quattro della lista. Marc ha detto che aveva pochi chilometri, ed è vero. Era stato introdotto a Brno ed è stato utilizzato in queste sessioni: a Brno in FP3, FP4, Q2 e la seconda parte di gara (quella sull’asciutto dopo il flag to flag). Nel successivo GP di Silverstone è stato usato in FP2, FP3, FP4, Q2, warm up e gara fino al momento della rottura. Neanche al controspionaggio delle squadre concorrenti è possibile sapere il chilometraggio esatto, perché in ogni sessione si usano due moto e non è noto su quale è montato il propulsore incriminato. Honda ha una fiducia assoluta sull’affidabilità dei propri motori: in gara hondista a restare appiedato era stato Nicky Hayden in Australia 2007.  Marquez ha usato  il motore numero 1, punzonato in Qatar, nei GP di Austin, Jerez, Le Mans e al Mugello: su uno dei tracciati più veloci Marquez è partito con un quattro cilindri con già tre GP alle spalle!

ROTAZIONE – Lo stesso Marc ha usato il motore 2 a Losail e Termas de Rio Hondo, il 3 in Catalunya, Assen, Sachsering e nel primo spezzone di gara a Brno, prima del flag to flag. Con il 5 ha corso solo Red Bull Ring, quindi stimando che ogni motore Honda può fare quattro GP, Marquez potrebbe ancora correrne…undici, senza incappare in penalità. E ne restano solo sei.

AVVERSARI – E gli avversari per il Mondiale come stanno? La Ducati per Andrea Dovizioso ha punzonato solo quattro motori. Ultimamente è stato usato il numero 3 per Le Mans, Assen, Sachsering e Brno 2, il numero quattro per Mugello, Catalunya, Brno 1, Red Bull Ring e Silverstone. Quindi anche il Ducatone può correre (almeno) 4 GP. Facile, a questo punto, immaginare che a Misano venga introdotto il cinque. La Yamaha con Maverick Vinales ha usato il motore  5 a Brno 2, Red Bull Ring e Silverstone.

Quindi la situazione è perfettamente sotto controllo in tutti i box. Anche in quello di Marc…

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