6 Febbraio 2015

Marquez vola, ma c'è ancora tempo per Vale (e la Ducati)

Beh, mica avrete pensato che sarebbe stato facile. Marc Marquez, il piccolo diavolo volante, straccia il record di Sepang e apre il 2015 della MotoGP esattamente come ha concluso le ultime due stagioni: da dominatore. Più che il primato, già emerso nella prima uscita di mercoledi,  impressiona la prestazione, 1’58”867, come Marc nessuno mai.  Il […]

Marc Marquez (Honda) precede Jorge Lorenzo nei test di Sepang

Beh, mica avrete pensato che sarebbe stato facile. Marc Marquez, il piccolo diavolo volante, straccia il record di Sepang e apre il 2015 della MotoGP esattamente come ha concluso le ultime due stagioni: da dominatore. Più che il primato, già emerso nella prima uscita di mercoledi,  impressiona la prestazione, 1’58”867, come Marc nessuno mai.  Il quattro volte iridato (a soli 21 anni…) è stato l’unico ad abbattere la barriera del 1’59” lasciando Valentino Rossi a mezzo secondo.  Tra il ragazzino da battere e VR46 c’è la Ducati del fantastico (per adesso solo sul giro secco) Andrea Iannone. La Rossa riuscirà a metterci il becco nel titanico duello Honda vs Yamaha?

Valentino Rossi, buona la prima?

SUPREMAZIA HONDA – Nella giornata finale di questa prima uscita invernale l’unico a reggere l’urto è stato Dani Pedrosa, con l’altra RC231V. Lo scudiero HRC ha accusato appena 139 millesimi di ritardo, quindi niente. La doppietta è la conferma che la Honda è ancora un passo (o due?) avanti alla Yamaha e che nella varietà di soluzioni tecniche (ameno quattro configurazioni diverse!) ingegneri e piloti non si sono persi. Dalla seconda giornata Marc e Dani hanno preso la direzione e, con la pista fresca e gomme soffici, hanno spaventato tutti. Anno scorso non c’è stata storia, perchè neanche il pilota più talentuoso dell’universo può vincere dieci gare di fila (e 13 su 18 in stagione) senza  chiara superiorità tecnica. Il finale di stagione e le due vittorie di Valentino Rossi avevano lasciato supporre che Yamaha fosse tornata alla costole, ma torna il  dubbio che Honda abbia sempre qualcosa nel taschino da tirare fuori ogni volta che i concorrenti si avvicinano. Bisognerà aspettare 2-3 GP (e l’arrivo del cambio simil Honda)  per avere un’idea precisa della situazione. Sempre sperando, nell’ottica di Vale, che nel frattempo Marquez non sia già al comando a punteggio pieno…

Marc Marquez (Honda), ancora lui

NASCONDINO – Nella giornata finale quasi tutti i big si sono prodotti in simulazioni sulla distanza gara ma, a questo stadio dello sviluppo, indagare i cronologici è un esercizio abbastanza futile. Perchè nell’arco della giornata malese le condizioni di temperatura aria-asfalto non sono omogenee e i top team usano provare la configurazione gara su distanze più brevi rispetto al GP (20 giri). Coi dati raccolti dai sensori di bordo e simulazioni al computer riescono comunque a calcolare il deperimento dell’aderenza e altri parametri d’esercizio (consumo di carburante, ect.) facendosi comunque un’idea della prestazione globale.  Non è più necessario ricorrere ai trucchetti di un tempo quando i fuoriclasse nascondevno il potenziale spingendo in determinati settori del circuito, e rallentando in altri.

Andrea Dovizioso (Ducati)

DUCATI SUPER – Iannone a mezzo secondo da Marquez non è una sorpresa, le sue doti sul tutto-o-niente con gomma soffice sono ormai note. La Desmosedici GP14 release 3 però è andata forte fin dal primo giorno anche con Andrea Dovizioso facendo cresce a dismisura l’attesa per l’arrivo della GP15 che sarà svelata in fabbrica il 16 febbraio e andrà in pista a Sepang nella prossima uscita di fine mese. Quando i giorni di collaudo saranno quattro perchè dopo i tre turni canonici i protagonisti MotoGP faranno per la prima volta conoscenza con le coperture Michelin fornitore unico dal prossimo anno. Sarà interessante vedere se Marc Marquez, il piccolo diavolo, riesce a fare la differenza anche con pneumatici diversi dai Bridgestone.

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2 commenti

  1. Desus80 ha detto:

    Caro Gozzi, leggendo il suo pezzo apprendo con dispiacere che Yamaha abbia schierato soltanto una moto, quella del Messiah. Peccato per Lorenzo, avrebbe potuto fare degli ottimi test e candidarsi al titolo. Spero che lo spagnolo riesca a trovare una sella per il 2015,e lei un minimo di pudore.

  2. Real_SBK ha detto:

    Che strano questo blog della SBK, si parla solo di MotoGp e di Valentino.
    Va bene che l’organizzatore (Dorna) è lo stesso, ma onestamente chiamarlo “Inside SBK” a me lascia un pò perlplesso.
    Mah…
    Saluti, Bruno.