11 Aprile 2015

Marquez fenomeno ma la Ducati lo fa sudare

Non è più tempo di passeggiate per Marc Marquez, adesso anche il fenomeno deve sudarsela contro questa Ducati che col fantastico Andrea Dovizioso  ha sognato la seconda pole di fila per un paio di minuti. Poi il Piccolo Diavolo ha ristabilito le distanze centrando la terza pole consecutiva in Texas ma l'esito del GP resta […]

Non è più tempo di passeggiate per Marc Marquez, adesso anche il fenomeno deve sudarsela contro questa Ducati che col fantastico Andrea Dovizioso  ha sognato la seconda pole di fila per un paio di minuti. Poi il Piccolo Diavolo ha ristabilito le distanze centrando la terza pole consecutiva in Texas ma l'esito del GP resta in bilico perchè se piovesse, come assicura il meteo, l'anfibio Andrea Dovizioso sarà un avversario ancora più duro che in qualifica. Se sarà asciutto la prospettiva cambia perchè ad Austin Marquez è imbattuto, anzi negli Usa ha vinto tutte e cinque le gare disputate in MotoGP considerando anche Laguna Seca e Indianapolis. Ma intanto si può sognare, è già una novità rispetto alla scorsa stagione dominata in lungo e in largo da MM93.

Andrea Dovizioso, se piovesse il favorito è lui

CORRI MARC CORRI – Che deve succedere perchè Marquez manchi l'obbiettivo non si sa. A meno di tre minuti dalla fine sulla sua Honda si è accesa una spia di allarme, Marc ha subito spento il motore perchè con appena cinque unità per tutti 18 GP romperlo sarebbe stato un problema gravissimo. E' successo proprio sul rettilineo di fronte al box HRC, Marc ha appoggiato la moto al muretto, è saltato di là e con uno scatto da centometrista ha raggiunto il muletto un attimo prima che scadesse il tempo utile per un ultimo, disperato, giro di lancio. Che Marquez ha interpretato guidando forte come mai per 122 secondi di classe purissima.  Record in frantumi, nelle condizioni più difficili. Talento smisurato, spericolatezza, fortuna, perfino un'invidiabile forma fisica nella corsa a piedi: non gli manca proprio niente, chissà dove potrà arrivare questo supercampione che a 22 anni ha già vinto quattro Mondiali…

Marc Marquez, 22 anni, sta riscrivendo le leggi della fisica….

TERRORE ROSSO – Però la Ducati fa di nuovo paura, eccome. La GP15 va fortissimo sull'asciutto, vola su bagnato, insomma è una moto nata benissimo che ormai soffia sempre più pericolosamente sul collo dei giapponesi. Che la nuova rossa sia un portento l'abbiamo già detto e ripetuto, adesso sarà ora di cominciare a riconoscere il giusto merito ad un Andrea Dovizioso che tanti non ritengono  un supertop e invece sta interpretando nella miglior maniera possibile il ruolo di condottiero Ducati. Ci vorrebbe una domenica magica, se cominciasse a vincere chissà dove potrebbe arrivare il DesmoDovi. Acqua benedetta, pensaci tu.

Valentino Rossi riuscirà a difendere il primato nel Mondiale?

VALENTINO IN AGGUATO – Marquez follemente veloce e Dovizioso ad un palmo dalla seconda pole di file hanno un po' oscurato la qualifica di Valentino. Che però è lì, in seconda fila, pronto a sfruttare la nuova occasione. In Qatar ha vinto partendo in quarta linea, cosa volete che sia stavolta. Salvare il primato nel Mondiale nel giardino di casa Marquez sarebbe già un bel risultato, salire sul podio forse è il massimo, fare il bis….Beh non lo diciamo neanche, contro un Marquez così pare impossibile. Ma anche in Qatar Marc era favorito, poi ha sbagliato la prima frenata e sappiamo tutti come sia finita. In questa MotoGP stellare e piena di emozioni e colpi di scena chi lo può mai dire.

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1 commento

  1. Desus80 ha detto:

    Ah, ma Lorenzo non ha girato? Peccato. Sono sicuro si sarebbe qualificato almeno terzo.
    Complimenti per la parzialità del suo lavoro: potrebbe addirittura tornare a Motosprint.