10 Dicembre 2014

Marc Marquez contro tutti a caccia della 14° vittoria

Una volta, spenti i motori, i piloti sparivano qualche mese dalla circolazione. Adesso niente, finiscono i gran premi e corrono come prima, più di prima. Prendete Marc Marquez: a 21 anni ha già vinto 4 Mondiali e da due anni è padrone della MotoGP. Uno normale sarebbe andato a rilassarsi su un’isola del Sud gustandosi […]

Marc Marquez, 21 anni, nell’edizione scorsa del Superprestigio

Una volta, spenti i motori, i piloti sparivano qualche mese dalla circolazione. Adesso niente, finiscono i gran premi e corrono come prima, più di prima. Prendete Marc Marquez: a 21 anni ha già vinto 4 Mondiali e da due anni è padrone della MotoGP. Uno normale sarebbe andato a rilassarsi su un’isola del Sud gustandosi l’ombra di una palma in compagnia di un’avvenente fanciulla. E’ ancora single e coi milioni di tasse che risparmierà con la residenza  ad Andorra avrebbe potuto starci qualche anno, o magari comprarsi tutta l’isola. Invece no. Sabato pomeriggio alle 18 indosserà casco, tuta e stivali con l’idea di festeggiare la 14° vittoria dell’anno. Niente MotoGP, né Honda RCV. Marc Marquez proverà a fare il fenomeno nel Superprestigio, una volata di 16 giri su un pistino di 200 metri allestito dentro Palau San Jordi, tempio del basket olimpico e più volte teatro della finale d’Eurolega. Benvenuti al Superprestigio di Barcellona, la sfida delle celebrità con le moto da dirt track, una via di mezzo tra speedway e fuoristrada. Velocità, sfida e adrenalina, altro che isola dei mari del sud.

Sempre Marc Marquez nel Superprestigio scorso

BUONA COMPAGNIA – Marc è un ragazzino matto? No, è solo che i piloti di oggi non stanno più fermi un istante. Finiscono i GP e cominciano le corse per gioco. Valentino Rossi, fuoriclasse in tutto, si è fatto un pistone sulla collina davanti casa per un’inverno intero d’allenamento e sfide tra amici. Il Superprestigio è più glamour: ventimila spettatori,  sponsor e tv. Con un cast di stelle da far invidia al Motomondiale. Ci saranno ovviamente il fratellino Alex, fresco iridato della Moto3, e il compagno di merende Tito Rabat Mondiale della classe di mezzo. Dall’Inghilterra sbarcano Bradley Smith e Scott Redding che non hanno mai battuto MM93 in MotoGP e sperano nella notte magica sulla terra battuta. Non è neanche questione d’età perchè il più pazzo di tutti è uno di 45 anni e di Marc potrebbe essere il padre. Si chiama Troy Bayliss e ha preso apposta l’areo da Brisbane, Australia. E’ già arrivato in Catalogna, giusto per assorbire le dieci ore di fuso orario ed essere al top sabato notte.

BELLA IDEA – Negli anni ’90 il Superprestigio lo facevano in primavera ed era l’antipasto della stagione dei GP. Era una gara di velocità vera, su una pista vera. Si correva con le 250GP perchè gli spagnoli erano forti nella classe di mezzo e ancora in 500 non esistevano. Poi il calendario ha cominciato a dilatarsi e per gli eventi extra non c’è stato più spazio. Adesso rinasce per far divertire il pubblico al calduccio di un palasport in pieno inverno. Il dirt track (letteralmente: pista sporca), molto in voga negli Usa, in Europa pochi sanno cos’è. Peccato, perchè è una disciplina che insegna a controllare la derapata ad alta velocità e precaria aderenza, quindi è utilissima per affinare la guida MotoGP. Marc Marquez, tanto per dire, si è fatto costruire un anello da dirt track a Rufea, dove si allenano anche il piccolo Alex e Rabat: guarda caso i tre campioni 2014. In Italia non c’è neanche un impianto, sarebbe bene pensarci.

Troy Bayliss, 45 anni, tre volte Mondiale SBK è uno specialista del dirt track: 3 titoli australiani

TROY AGGUERRITO – Bayliss sarà il più titolato in campo, dopo Marc: tre Mondiali contro quattro. Anche il vecchio leone conosce i segreti del dirt track, a giugno scorso ha vinto tre titoli australiani. Correrà con una KTM SMR 450 allestita dalla filiale spagnola con la collaborazione di quella australiana. Troy avrà lo stesso tecnico delle sospensioni Ohlins di quando correva in Superbike e ha chiesto di esserci a chi allora lo guidava dal box, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi, ancora oggi uomini Ducati in MotoGP. L’idea  è ripetere il miracolo di Valencia 2006 quando, da campione Superbike, sbancò l’unica gara MotoGP a Valencia da sostituto del titolare Sete Gibernau. Non corre in Europa da fine 2008, quando lasciò il Mondiale da campione Superbike per la terza volta. In realtà non ha mai smesso: quest’anno ha vinto cinque titoli nazionali tra dirt track (tre) e Supermotard (due).

COME FUNZIONA – I ventiquattro assi della velocità correranno nella  Superprestigio. Ci sono anche tre italiani: Lorenzo Baldassarri (Ktm), Enea Bastianini (Honda) e Luca Marconi (Honda). Gli specialisti europei e americani del dirt track se la giocheranno nella Open e i riflettori sono puntati sullo specialista Usa Brad Baker. Qui l’unico velocista è il britannico Guy Martin, l’eterno piazzato del Tourist Trophy. Due gli italiani: Fabrizio Vesprini e il 17enne Francesco Cecchini, neo campione del Mondo di Flat Track nonché figlio di Fabrizio, storico meccanico da GP adesso col team Gresini. Il fittissimo programma parte alle 18 con batterie, eliminatorie, semi e finali di categoria: gare velocissime, senza un attimo di respiro. Alle 21.11 la supersfida tra velocisti e specialisti Open. Marc Marquez contro tutti, sembrerà la  MotoGP.

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